UK, dopo il 2030 ci saranno altri 5 anni di tolleranza per i motori a scoppio
di Giulia Favetti pubblicata il 12 Settembre 2023, alle 17:46 nel canale Auto ElettricheIl governo britannico ha accennato a una 'flessibilità' circa divieto di vendita di veicoli a combustione interna che dal 2030 entrerà in vigore nella UE, seppur con alcune modifiche rispetto al progetto iniziale
Fra febbraio e marzo abbiamo seguito da vicino il travagliato iter riguardo al divieto di vendita dei motori a scoppio, o ICE (Internal Combustion Engine) all'interno dei confini dell'Unione Europea a partire dal 2035.
Quella che a fine 2022 sembrava una strada stabilita e approvata (legalmente mancavano solo gli ultimi passaggi) si è rivelata in seguito una sorta di via crucis, che ha visto gli Stati Membri dividersi in due grandi blocchi, pro o contro il ban.
Dal canto suo il Regno Unito (dal 1° febbraio 2020 fuori dalla UE) il ban alle vendita di motori termici dal 2030 lo ha stabilito da tempo, con la pubblicazione sul sito ufficiale del governo anglosassone il 18 novembre del 2020.
La decisione, non diversamente da quanto accaduto sul continente, è stata presa quale misura per il raggiungimento della net-zero, che l'esecutivo ha fissato entro il 2050. Ed esattamente come avvenuto in Europa, il governo si è ritrovato a dover valutare, se non un posticipo del divieto, una certa tolleranza rispetto alle auto che potranno essere vendute, allargando le maglie del settore ibrido.
Secondo quanto riportato da Autocar, infatti, il segretario agli affari e al commercio Kemi Badenoch ha riferito che le autorità britanniche sono attualmente impegnate in trattative con alcune case automobilistiche impegnate nel settore dei motori ibridi, Toyota in testa.
Scopo del confronto è consentire la vendita di auto con motore a combustione con una "significativa capacità di emissioni zero", ovvero sia le ibride, per cinque anni dopo il divieto iniziale, ma al momento non è chiaro cosa possa rientrare in questa definizione.
"Sappiamo che non è una transizione facile, quindi ciò su cui stiamo lavorando è come possiamo essere il più flessibili possibile per facilitare l'adattamento delle persone", ha dichiarato Badenoch durante la conferenza stampa che ha seguito l'annuncio di lunedì del sostegno del governo alle auto a zero emissioni.
"Non ha senso fissare una scadenza se le persone non sono in grado di effettuare la transizione dalla benzina all'elettrico", ha concluso il segretario.
Sul tavolo, insomma, non ci sarebbe né la tutela dell’industria automotive britannica, né il timore di dare troppo potere economico alla Cina, ma una fondata preoccupazione riguardo il potere d'acquisto dei cittadini britannici: da qui, l'idea di usare le auto ibride come "cuscinetto" in forza del loro essere economicamente più accessibili rispetto alle elettriche pure.
In questo contesto è entrata in scena anche VW UK, cogliendo l'occasione dell'ampliamento della ULEZ (Ultra Low Emission Zone) di Londra, che ora comprende quasi tutta l'aerea metropolitana della capitale. Allo scopo di rendere più facile, per i londinesi auto-muniti, il passaggio a questa nuova mobilità cittadina, il gruppo tedesco ha stabilito sconti che oscillano fra £ 1.750 (per le ICE Euro 6) e £ 4.500 (unicamente per 100% elettrica ID.5).
136 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe non erro in veneto stanno provando un altro esperimento, la scatola nera nelle auto dove si verrà costantemente monitorati, ma ti danno il contentino se accetti di usarla, un eco bonus se non usi troppo la macchina e sei virtuoso.
Se non vedete un potenziale problema qui alzo le mani.
Non carico mai in strada... non faccio mai la fila.
La faccio solo se faccio lunghi viaggi... cioè raramente.
Quindi con uno come me, non si creano certo le file ai caricatori in strada, anzi... uno in meno alle code dei benzinai.
Non carico mai in strada... non faccio mai la fila.
La faccio solo se faccio lunghi viaggi... cioè raramente.
Quindi con uno come me, non si creano certo le file ai caricatori in strada, anzi... uno in meno alle code dei benzinai.
Non carico mai in strada... non faccio mai la fila.
La faccio solo se faccio lunghi viaggi... cioè raramente.
Quindi con uno come me, non si creano certo le file ai caricatori in strada, anzi... uno in meno alle code dei benzinai.
In effetti in centro a Milano e Torino hanno tutti 2 impianti FV a testa
No... ma magari hanno un garage con una presa 240...
Oggi come oggi comprare una EV senza avere la possibilità di caricarla di notte e una scelta un po azzardata...
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