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Toyota e CATL chiudono le loro fabbriche nel Sichuan tra siccità e crisi energetica

di pubblicata il , alle 10:25 nel canale Auto Elettriche Toyota e CATL chiudono le loro fabbriche nel Sichuan tra siccità e crisi energetica

Toyota e CATL, principale produttore mondiale di batterie agli ioni di litio per auto elettriche, stanno chiudendo i loro stabilimenti nella provincia cinese del Sichuan a causa del peggioramento della crisi energetica.

 

I due colossi cinesi Toyota Motor Corp e CATL (Contemporary Amperex Technology Co. Limited), sono stati costretti a chiudere i propri stabilimenti interrompendo la produzione nella provincia del Sichuan, in Cina. La causa è legata all'aggravarsi della crisi energetica indotta dalla siccità.

Toyota è tra le aziende leader nel settore della mobilità elettrica, mentre CATL è il primo produttore mondiale di batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, con un market cap del 32,6% nel 2021. Nel dettaglio, Toyota ha chiuso una fabbrica nella capitale Chengdu e interromperà la produzione fino al 20 agosto. CATL invece ha sospeso le operazioni nello stabilimento di Yibin, principale base per la produzione di batterie al litio, per lo stesso periodo di tempo.

Lo Sichuan è una provincia chiave per i grandi produttori che utilizzano energia idroelettrica. L'ondata di caldo ha portato a una forte siccità e il susseguirsi di una grave crisi energetica. Numerose fabbriche di qualsiasi genere stanno sospendendo la produzione in questa provincia cinese. Ad esempio, le interruzioni di corrente hanno colpito oltre il 70% delle acciaierie del Sichuan, eppure i problemi non finiscono qui. Il governo locale ha incaricato le fabbriche di sospendere le attività fino al 20 agosto, ha affermato Shiori Hashimoto, portavoce di Toyota. 

Il Sichuan è un territorio fondamentale per la produzione di riso e mais, principali ingredienti della cultura culinaria cinese. Di conseguenza, la siccità sta danneggiando i raccolti e impedendo la crescita della semina.

5 Commenti
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Sandro kensan17 Agosto 2022, 19:24 #1
Stessa cosa in Europa: manca il cibo. Quest'anno possiamo sfangarla con le scorte e con la produzione americane e canadese che pare essere andata bene ma le scorte durano un paio d'anni. Tutto il mondo sta producendo meno mais, riso e grano eppure tutti mangiamo e siamo 8 miliardi in aumento.
Unax17 Agosto 2022, 22:53 #2
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Stessa cosa in Europa: manca il cibo. Quest'anno possiamo sfangarla con le scorte e con la produzione americane e canadese che pare essere andata bene ma le scorte durano un paio d'anni. Tutto il mondo sta producendo meno mais, riso e grano eppure tutti mangiamo e siamo 8 miliardi in aumento.


no in Europa non mancherà il cibo, al limite mancherà in altre parti dove non hanno i soldi
Alekx18 Agosto 2022, 09:11 #3
Oggi il vero pericolo della morte degli esseri umani non e' una guerra ma la possibilita' di morire di fame e di sete.

Un articolo riportava che se non si inverte il trend circa 1/3, o negli scenari piu' apocalittici i 2/3, della popolazione morira' per guerre, di fame e di sete nei prossimi decenni.

D'altronde se il 70% della superficie agricola e' destinata ad alimentare allevamenti sempre più intensivi pieni di malattie, virus e ormoni, vuol dire che non abbiamo capito nulla.

Bisogna rivedere le politiche agricole e di allevamento, eliminare gli allevamenti intensivi e sovvenzionare gli agricoltori non facendoli morire di fame.
maxnaldo18 Agosto 2022, 15:04 #4
Originariamente inviato da: Alekx
Oggi il vero pericolo della morte degli esseri umani non e' una guerra ma la possibilita' di morire di fame e di sete.

Un articolo riportava che se non si inverte il trend circa 1/3, o negli scenari piu' apocalittici i 2/3, della popolazione morira' per guerre, di fame e di sete nei prossimi decenni.

D'altronde se il 70% della superficie agricola e' destinata ad alimentare allevamenti sempre più intensivi pieni di malattie, virus e ormoni, vuol dire che non abbiamo capito nulla.

Bisogna rivedere le politiche agricole e di allevamento, eliminare gli allevamenti intensivi e sovvenzionare gli agricoltori non facendoli morire di fame.


e soprattutto non bombardarli durante la mietitura.

sarà ma visto chi governa oggi le varie potenze mondiali, è già tanto se non ci tirano giù tutti a bombe nucleari.
Alekx19 Agosto 2022, 11:27 #5
Originariamente inviato da: maxnaldo
e soprattutto non bombardarli durante la mietitura.

sarà ma visto chi governa oggi le varie potenze mondiali, è già tanto se non ci tirano giù tutti a bombe nucleari.


Ma quali bombe nulceari, quelle oramai non fanno paura a nessuno perche' anche chi le ha sa che sarebbe danneggiato.

La verita' e' che il metodo per piegare il mondo e' la fame e la sete, il nucleare oramai e' passato in secondo piano.

Basti guardare quello che sta succedendo oggi, moltiplicalo per 100 e vedrai che non solo in africa ci saranno i morti ma anche nei paesi cosi' detti piu' "evoluti".

Quello che mi fa incaxxare piu' di tutti e' che alla fine nel mondo chi detta legge a livello mondiale sono quei paesi dove regna la dittatura, le democrazie hanno fallito miseramente sotto questo punto di vista.

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