Toyota
Toyoda: auto elettriche sopravvalutate, danni all'ambiente e settore destinato al collasso
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Dicembre 2020, alle 11:11 nel canale Auto Elettriche
Dichiarazioni in controtendenza rispetto alla direzione imboccata dal mercato arrivano da Akio Toyoda, presidente di Toyota Motor Corporation
91 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocalmino. avevo capito parlassi di consumo, non di disponibile.
si parlava della potenza di un contatore e quindi per definizione potenza disponibile o comunque potenza non consumi..
qualcuno ricordava che valori di potenza ci sono in giro per l'europa.. dai 30 kW classici in Svizzera ai 15 kW della Francia etc... e ho ricordato che in Italia mediamente un'abitazione ha 33 kW (o 34 kW se uno si è ricordato di dichiarare il fornello) solo che la maggior parte della gente scorda di avere anche il metano.. che, per inciso, in buona parte dell'europa non si fattura in Smc ma in kWh.. tanto per dire.. è un vettore per avere energia e quindi lo fatturano come tale..
Stanno evolvendo la stesa tecnologia ibrida da 15 anni.
E la loro tecnologia fuel cell ad idrogeno, in commercio da 5 anni, per quanto vogliano spingerla nel mercato, non sta' decollando.
Restano sempre 80.000 euro di Toyota Mirai. al di là dei costi infrastrutturali e di produzione dell'idrogeno ad oggi ancora molto elevati, nonostante gli investimenti siano enormi.
L'idrogeno viene fornito quasi tutto dalla stessa società giapponese che lo importa dall'Australia, dove viene prodotto dal carbone.
La produzione interna è minima.
D'altro canto il Giappone importa tutto a livello energetico: negli ultimi 10 anni, i 250 TWh di produzione dal nucleare, lo hanno compensato con 100 di gas, 90 di carbone e la restante parte dalle rinnovabili.
Uno scenario in cui il Giappone mette al bando i veicoli endotermici di certo, apre le porte alla concorrenza straniera attualmente inesistente (il 95 % del mercato dell'auto è di produttori giapponesi) ovvio che la Toyota, primo produttore, non digerisca la cosa.
Il consumo elettrico in Italia è sceso di 15 TWh l'anno rispetto al 2008.
Stessa cosa per il consumo di gas metano: -15 miliardi di m^3.
Se anche l'infrastruttura elettrica e del gas metano fossero le stesse, e non lo sono, significa che la rete è in grado di supportare un aumento dei consumi, sia per il termoelettrico a gas delle centrali, sia per le auto elettriche.
Era ora!
L'esempio in assoluto più calzante, per descrivere questa enorme bolla delle auto elettriche è lo scopare per terra e nascondere lo sporco sotto al tappeto. Il pavimento quindi sembra pulito, ma, in realtà, lo sporco si accumula inesorabilmente, a poca distanza, fino a quando non sarà più possibile nasconderlo.Come sempre, queste "nuove" e "fighe" tecnologie sono "fighe" fino a che vengono utilizzate dall'uno per 10.000 della popolazione mondiale. Immaginiamoci 1.500.000.000 di automobilisti guidare auto elettriche. Come e dove la produciamo tanta energia? In ogni via dovrebbe essere installata una mini centrale atomica. Per non parlare delle batterie, e dei componenti che le compongono. Da dove vengono presi, e in che modo, tutti quei componenti? Bisognerà di struggere miliardi di metri di terra, montagna, collina, pianura. Alla fine, il vero problema che affligge il mondo è sempre lo stesso. Siamo in troppi. E tutti, ovviamente, ambiscono ad avere tutto quello che la tecnologia, la modo, il costume, gli mette a disposizione. Continuiamo a produrre tonnellate e tonnellate di beni, e siamo oberati da ogni cosa. E ognuna di quelle cose è stata prodotta rubando degli elementi alla terra. Altro che macchine elettriche, per inquinare di meno ci dovrebbero essere leggi che le cose non vanno cambiate fino a che non si rompono. Una macchina dovrebbe durare 20 anni, per legge. Un computer 10. La moda dovrebbe essere dichiarata illegale e dovremmo indossare gli stessi pantaloni/scarpe/maglioni/magliette fino alla loro concreta usura.
Stessa cosa per il consumo di gas metano: -15 miliardi di m^3.
Se anche l'infrastruttura elettrica e del gas metano fossero le stesse, e non lo sono, significa che la rete è in grado di supportare un aumento dei consumi, sia per il termoelettrico a gas delle centrali, sia per le auto elettriche.
concordo appieno.
la deindustializzazione che abbiamo avuto in particolare con aree industriali che erano DENTRO le città e che sono state abbandonate, ha lasciato disponibile un'imponente infrastruttura energetica che può essere usata ad altri fini
Stanno evolvendo la stesa tecnologia ibrida da 15 anni.
E la loro tecnologia fuel cell ad idrogeno, in commercio da 5 anni, per quanto vogliano spingerla nel mercato, non sta' decollando.
L' idrogeno sarebbe promettente se esistesse un modo economico ( e poco inquinante ) per produrlo, al momento non esiste nessuna concreta speranza che si possa fare.
Non c' è niente da fare, Toyota è ormai 10 anni indietro rispetto a Tesla e chiaramente non ha grandi speranze di recuperare, per chi non ha investito a suo tempo nell' elettrico il futuro potrebbe essere molto magro, molti paesi hanno programmato il divieto di vendita di auto a combustione nel giro di qualche decennio, cosa che potrebbe portare a un grosso cambiamento delle quote di mercato.
C' è chi ha già investito parecchio nell' elettrico
C' è chi sta cercando di recuperare investendo e facendo partnership con chi ha il know how
C' è chi invece racconta stupidaggini e investe in lobbying a favore del petrolio sperando di cambiare la rotta e fregandosene del futuro
La frenata di emergenza, qui a Roma con spazi ristretti tende a frenare anche quando non è necessario, la proprietaria lo reputa troppo invasivo e qualche volta anche pericoloso, tipo con i ciclisti che tendono a sorpassarti in mezzo al traffico e la macchina si pianta perché gli passano molto vicino...io posso solo riferire quello che mi dice, l'ho guidata una volta sola e a parte il tipo di guida che non mi piace la strada era completamente vuota.
anche la Alessandro Volta sta per chiudere con la sua potenzialità di oltre 20 TWh.. etc etc..
inoltre le infrastrutture di cui si parla.. le città abbandonate dalle industrie.. favole.. le città consumano e consumano più di prima.. e le zone industriali dismesse fanno smantellare anche le cabine primarie per fare spazio ad altro e quindi sparisce la capacità di trasporto..
se vogliamo l'elettrico c'è da cacciare fuori molti miliardi.. se Conte ha detto che servono 74 miliardi per la digitalizzazione della PA figuriamoci di quante centinaia di miliardi si parla per rifare il sistema elettrico italiano..
se poi andate a vedere questo https://www.isprambiente.gov.it/fil...ici_al_2050.pdf
vedrete che l'ambiente domestico è dato in enorme aumento dei consumi nei prossimi 10 anni per l'aumento della penetrazione di elettrodomestici e per il graduale passaggio a piani cottura ad induzione al posto del gas che verrà appesantito dai costi della CO2 per renderlo antieconomico a livello domestico.
l'ISPRA parla, in soli 10 anni, di + 5 TWh per lavastoviglie, +0,5 TWh per frigoriferi, + 2 TWh per freezer, + 2,5 TWh per asciuga biancheria senza parlare di pompe di calore, boiler a pompa di calore etc..
alla fin fine le città guadagneranno velocemente 10 TWh in 10 anni
a livello di uffici poi ipotizzano una forte digitalizzazione che porterà i consumi dagli attuali 18 TWh ad oltre 40 TWh in 30 anni.
il domestico ha via via assorbito la delocalizzazione delle imprese e il sistema italiano, complici gli italiani e la ridicola liberalizzazione del '99, non ha avuto sviluppi decenti.. si pensi ai blackout a Roma di qualche anno fa per inadeguatezza delle linee.. e parlo di Roma solo perchè finì sul giornale ma molte città ebbero problemi e ci furono molti interventi per aggiornare le linee di MT e AT in ingresso ad alcune città.. ma sono interventi già vecchi..
l'idro fra l'altro è dato in pesante calo da qua ai prossimi 20 anni per la riduzione teorica delle piogge e degli invasi.. parzialmente sostituito dall'aumento degli impianti eolici e fotovoltaici..
ma dobbiamo tagliare carbone e gas per la co2 nei prossimi anni per cui mi domando come dovremmo mai recuperare quei 100 TWh che servono a caricare le automobili..
E quelli ipotizzati al 2020 infatti non corrispondono a quelli rilevati, a malapena si è verificato lo scenario Base e molto lontano dallo scenario di "Alta domanda"
Il loro scenario sui trasporti prevedeva un consumo di 15.7 TWh dalle auto elettriche, al 2030.
E 5.7 TWh al 2020, ma siamo MOLTO lontani da questo valore.
Questi sono gli scenari di consumi di Terna elaborati nel 2019:
https://download.terna.it/terna/DDS...22176896aeb.pdf
per vedere l'andamento dei consumi e fabbisogni fino al 2040.
Un auto elettrica consuma diciamo 4 MWh l'anno per 15.000 Km.
Significa 1 milione di auto per 4 TWh, ma in Italia vengono vendute 10.000-15.000 auto elettriche l'anno.
Il piano nazionale prevede circa 5 milioni circolanti al 2030 (in realtà full electric + ibride plugin)
Se nel 2035 anche l'Italia bloccasse la vendita di auto endotermiche come altri Paesi allora sì che lo scenario di metà del parco auto elettrico, al 2040, potrebbe anche verificarsi.
Mancano le infrastrutture per le ricariche nelle città, a chiacchiere possono fare tutto, ma poi ci vogliono pesanti investimenti per rendere la cosa realizzabile.
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