Tesla Model 3 auto elettrica con maggiore autonomia secondo un test commissionato da ... Polestar
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Settembre 2020, alle 17:41 nel canale Auto Elettriche
Polestar ha commissionato un test di autonomia che ha coinvolto, al di là del suo, altri tre veicoli elettrici, ovvero: Tesla Model 3 Performance, Jaguar I-Pace e Audi e-tron
Polestar è il brand utilizzato tradizionalmente da Volvo per identificare le sue vetture ad alte prestazioni. Attualmente è impegnata nella produzione di Polestar 2, un veicolo completamente elettrico che si è prefissato un compito non certo facile, ovvero rivaleggiare con Tesla Model 3. Nello scorso mese di luglio, Polestar ha commissionato un test di autonomia, prevalentemente per misurare le prestazioni della sua berlina contro il veicolo di riferimento della categoria, e non solo.
Nel settore delle auto elettriche in Europa l'autonomia è misurata secondo il ciclo WLTP. Le auto si muovono a una velocità di 47 km/h fino a quando la loro carica non si esaurisce completamente. Negli Stati Uniti, invece, il test di autonomia secondo lo standard EPA viene fatto a velocità doppie e infine viene inserito un 'fattore di sfumatura' che dà esiti non sempre coerenti, favorendo alcuni produttori e sfavorendone altri. È per l'aleatorietà che deriva da queste prove che Polestar ha voluto commissionare un test proprio.
La prova, condotta il 28 luglio su un circuito ovale di 4,8 km a Fowlerville Proving Ground, nel Michigan, ha coinvolto quattro auto elettriche: oltre a Polestar 2, anche Tesla Model 3 Performance, Jaguar I-Pace e Audi e-tron. Ogni vettura è stata portata al 100% di carica e impostata sulla modalità di guida predefinita con la frenata rigenerativa disattivata (o nella sua impostazione più delicata). La temperatura interna è stata impostata a 22° C e gli pneumatici portati alle pressioni raccomandate. I fari sono rimasti in tutti i casi accesi.
Le auto sono state quindi guidate a basse velocità (40 km/h per 2 km) fino all'area di sosta del circuito dove si trova il sistema per la ricarica. In seguito, con un'accelerazione molto docile (a 0,3 G) le auto sono state portate alla velocità di 112 km/h verificata dal GPS e mantenuta tramite i sistemi di cruise control. Le auto hanno mantenuto così il distanziamento sul circuito e sono state guidate fino a quando non hanno più potuto mantenere una velocità di 112 km/h a causa dell'esaurimento della batteria.
L'auto elettrica con la maggiore autonomia è risultata essere Tesla Model 3 che ha raggiunto i 377 km. Una misura che corrisponde a circa il 75% rispetto a quanto registrato con i criteri dello standard EPA. Tesla lavora da più di dieci anni per perfezionare l'efficienza dei suoi propulsori elettrici e ha rivestito i suoi veicoli con carrozzerie a bassa resistenza. Ha accumulato un livello di esperienza che rende la rincorsa delle case automobilistiche rivali, con un vantaggio talmente evidente che viene riconosciuto anche dai competitor.
Polestar 2 si è posizionata al secondo posto di questa speciale classifica, con 330 km percorsi. Un risultato molto valido, considerando che il veicolo Tesla è al momento irraggiungibile per chiunque. Polestar, per il suo nuovo veicolo elettrico, in produzione da marzo, non ha ancora ottenuto la valutazione EPA, ma ci si aspetta che possa essere di 402 km. La misura, quindi, corrisponde all'82% rispetto alla corrispondente misura nello standard EPA.
L'azienda ha fornito un paio di Polestar 2 per il test, e una di queste era equipaggiata con gli pneumatici Performance da 20 pollici e ad alta aderenza. Non si tratta ovviamente delle migliori condizioni quando si testa l'autonomia, e infatti in questa configurazione Polestar 2 ha registrato un risultato peggiore del 3% (13 km) rispetto alla configurazione standard.
Al terzo posto si è piazzata, poi, Jaguar I-Pace, in assetto EV400 HSE con pneumatici da 22 pollici. Ha percorso 302 km, l'80% della sua autonomia nominale EPA di 234 miglia (377 km). All'ultimo posto Audi e-tron, con 300 km percorsi. Tuttavia, nel test la vettura Audi è quella che si è avvicinata di più alla misura nello standard EPA, posizionandosi al 92%. La vettura Audi è stata anche la prima a fermarsi completamente: mentre le altre, quando il cruscotto ha indicato un'autonomia di 0 km, sono riuscite a tornare alla postazione di ricarica, la e-tron si è fermata immediatamente.
Ecco i nostri ultimi test su Tesla Model 3:
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIntanto i prezzi delle utilitarie elettriche, circolando l'usato in misura decente, sta arrivando umano. Rischio di prenderne una presto, e non la solita Ion.
Il problema del'usato e' che ste batterie non si sa ancora bene quando durino. Facile che dopo 10 anni siano da buttare.
Il problema del'usato e' che ste batterie non si sa ancora bene quando durino. Facile che dopo 10 anni siano da buttare.
Le Ion e derivate sembrano muli: dieci anni tranquillissimi, sono tra le migliori dicono un pò ovunque.
Adesso stanno arrivando le Zoe e le eUp a prezzi umani, ma devo informarmi. Dal prossimo anno, se metto la colonnina, ci penso seriamente. Avrei voluto il C-Evolution, ma ha avuto un boost di prezzi sull'usato veramente allucinante, ho dovuto desistere
Il problema del'usato e' che ste batterie non si sa ancora bene quando durino. Facile che dopo 10 anni siano da buttare.
dipende come le usi, ricariche rapide, temperature elevate, piede pesante, cariche al 100% e scariche al 5% riducono notevolemente la vita delle batterie, poi se compri l'auto dal fissato che l'ha tenuta meglio di un figlio allora anche dopo 10% penso che ti ritrovi col 70% di capacità e forse altri 10 anni di utilizzo... però se la utilizzi male ecco che dopo 2 anni devi fare i pacco nuovo
l'hai detta la stupidaggine?
ora sei contento?
La mia appena segnalata la riserva. Piu' tardi sulla strada di ritorno faccio il pieno, saranno 1200km di autonomia. Chi sa se tra una decina d'anni si potra' fare lo stesso con un'auto elettrica.
Una buona parte delle persone non percorre più di un centinaio di chilometri al giorno e la potrebbe ricaricare nel box. Per quei pochi viaggi superiori ai 300 km che si fanno, le ricariche rapide dei supercharger vanno bene e non deteriorano le batterie in modo significativo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".