Tesla evita il ban delle vendite di New York aprendo in terra dei nativi indiani
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 07 Giugno 2023, alle 11:16 nel canale Auto ElettricheUna vecchia legge vieta a Tesla in alcuni stati americani di vendere auto direttamente al pubblico. Ma c'è una scappatoia già usata in altre occasioni
Il metodo di vendita diretta al pubblico è stato praticamente introdotto da Tesla, mentre in precedenza le case costruttrici, anche le più esclusive, si sono sempre appoggiate verso i classici concessionari.
Questo è vero anche negli Stati Uniti, dove però una vecchia legge ha reso le cose più difficili a Musk e soci. Questa legge venne introdotta per vietare alle case di aprire propri punti vendita, magari vicino a concessionari aventi in licenza lo stesso marchio, dopo che questi ultimi avevano sostenuto spese ingenti per investire nella location.
Si trattava di una legge a protezione degli imprenditori, per evitare una concorrenza sleale, visto il potere economico delle case nettamente superiore. Questa legge però, all'arrivo di Tesla, è stata faziosamente interpretata per impedire a tutte le case di aprire vendite dirette, anche per chi, come Tesla appunto, non aveva mai avuto concessionari.
In molti stati Tesla (e chi è venuto dopo, come Rivian o Lucid) ha saputo far valere le proprie ragioni, ma in alcuni il divieto permane oppure, come nello stato di New York, l'azienda di Elon Musk ha avuto il permesso di aprire un numero limitato di store, solo in determinate aree urbane.
Ma c'è una scappatoia, già usata da Tesla in altre occasioni, e che a breve vedremo utilizzata proprio nello stato di New York. Tesla ha trovato un accordo con la Oneida Indian Nation, una porzione di terra dei nativi indiani, per costruire uno store e service di 2.300 metri quadrati.
Le terre native hanno libertà legislativa, hanno spesso scuole dedicate, ed anche forze di polizia interne, e per questo Tesla, nel caso specifico, non deve rispettare il ban, che non ha effetto in terra indiana. Tesla aveva già usato lo stesso escamotage in New Mexico, aprendo in un ex casinò di Nambé Pueblo, ed anche a nord di Albuquerque, su terra di Sandia Pueblo.
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