STLA Medium sarà la prima nuova piattaforma elettrica di Stellantis al debutto nel 2024
di Paolo Corsini pubblicata il 06 Luglio 2023, alle 12:51 nel canale Auto ElettricheAl debutto nel 2024 con DS4 la prima delle 4 nuove piattaforme elettriche che Stellantis adotterà per le proprie vetture: autonomia sino a 700Km e versioni anche con doppio motore e trazione integrale
Stellantis è al lavoro nel processo di migrazione verso l’elettrificazione delle proprie vetture, che la porterà ad avere per il 2030 una offerta fatta solo di veicoli elettrici nei mercati europei. Per ottenere questo risultato l’azienda utilizzerà, come già anticipato, quattro diversi tipi di piattaforme elettriche native indicate con i nomi di STLA Small, Medium, Large e Frame.
La prima a debuttare darà quella STLA Medium, a partire dal prossimo anno. Di questa sono emersi i dettagli tecnici della nuova piattaforma, che Stellantis intende utilizzare per produrre sino a 2 milioni di vetture all’anno in differenti configurazioni. La piattaforma è pensata per essere installata in vetture con lunghezza compresa tra 4,3 e 4,9 metri, con passo compreso tra 2,7 e 2,9 metri.
Le configurazioni di motore saranno variabili, a singolo o doppio motore per trazione che potrà essere sulle ruote anteriori o integrale. La potenza dei motori sarà compresa tra 160kW e 285kW, mentre la batteria potrà arrivare sino a 98kWh di capacità nella versione più ampia per un’autonomia che dovrebbe raggiungere i 700km nel ciclo WLTP ovviamente nella versione con batteria più capiente. L’architettura della batteria sarà a 400V, con una potenza di ricarica massima di 150kW e un tempo stimato in 27 minuti per la ricarica della batteria dal 20% all’80%.
Stellantis avvierà la produzione delle prime vetture basate su piattaforma STLA Medium già nel corso del 2023, ma la vendita inizierà solo nel 2024: la prima vettura prevista sarà la DS 4, sino ad oggi proposta in motorizzazione plugin hybrid.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAdesso c'è da vedere se questo viene usato "bene" (ed è sufficiente) per portare verso il basso in modo importante l'asticella del prezzo di vendita finale.
Adesso c'è da vedere se questo viene usato "bene" (ed è sufficiente) per portare verso il basso in modo importante l'asticella del prezzo di vendita finale.
le piattaforme condivise esistono da 20 anni, l'industria dell'automobile da mo che ha ottimizzato i costi di produzione.
Che tradotto sta a significare che i prezzi resteranno alti..
(se vado a 130 km/h o poco più, mi fermo dopo poco perché si è scaricata la batteria)
direi anche 30 o meglio 40 anni...
non sono assolutamente nè una novità nè una cosa collaudata: sono la storia.
(se vado a 130 km/h o poco più, mi fermo dopo poco perché si è scaricata la batteria)
mettere cv su un motore elettrico costa pochissimo, una frazione irrisoria rispetto ad un termico senza contare che dichiarano il picco e poi si può agire sul drive per limitare la coppia e quindi avere una meccanica più economica,
costa poco, fà il numerone sulla brochure il bollo non si paga quindi gli acquirenti non pagano un migiaio di euro di tasse l'anno quindi perchè no
costa poco, fà il numerone sulla brochure il bollo non si paga quindi gli acquirenti non pagano un migiaio di euro di tasse l'anno quindi perchè no
tipo le casse audio da PC negli anni 90-2000, quando cassettine di plastica da 4 soldi dichiaravano wattaggi mostruosi...
Non solo vuoi che l'asticella vada verso il basso...è più probabile che diventiamo entrambi miliardari entro stasera...ma pure "in modo importante"
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