Stellantis mette 2 miliardi in Italia: in arrivo nuove 500, Giulia, Stelvio, Lancia Gamma e molto altro
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 20 Dicembre 2024, alle 11:50 nel canale Auto ElettricheArrivano buone notizie dal tavolo di discussione con il ministero e le autorità coinvolte: Stellantis è pronta a rilanciare l'Italia con investimenti e tanti nuovi modelli nei vari stabilimenti italiani
Arrivano quelle che sebrano buone notizie, se non addirittura ottime, da quello che è stato denominato "tavolo Stellantis", a cui hanno partecipato i rappresentanti dell'azienda, in primis Jean-Philippe Imparato, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presieduto dal ministro Adolfo Urso, con la partecipazione del Ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, oltre a rappresentanti delle regioni dove sono presenti stabilimenti Stellantis, ANFIA e sindacati.
Stellantis ha presentato il nuovo piano per l'Italia, per un rilancio della produzione, dell'occupazione, e di arricchimento dell'indotto. Nel 2025 sono previsti investimenti per 2 miliardi di euro per gli stabilimenti, e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Il Gruppo punta inoltre ad una propria competitività, senza fare affidamento su incentivi pubblici alla produzione.
Imparato ha poi dettagliato il piano per le varie fabbriche, rivelando indirettamente tante novità, dal punto di vista delle piattaforme e dei modelli dei vari marchi coinvolti, il tutto riassunto nella seguente infografica:
Occhi puntati come sempre su Mirafiori, dove arriverà la già annunciata Fiat 500 ibrida, seguita anche dalla nuova generazione di 500 elettrica, dotata di nuova batteria. Si continuerà in loco il lavoro sui cambi eDCT destinate a tante vetture, oltre al centro di riciclo e Battery Center. Non sono più citate per il futuro le vetture Maserati.
A Pomigliano dal 2028 arriverà la piattaforma STLA Small, per la produzione di 2 nuovi modelli compatti. Nell'immediato si darà continuità alla produzione della Pandina, fino al 2030, a cui seguirà l'introduzione del nuovo modello.
Nuova piattaforma anche per Cassino, con la STLA Large, su cui saranno basati tre nuovi modelli. Dal 2025 in arrivo quindi nuova Alfa Romeo Stelvio, dal 2026 nuova Alfa Romeo Giulia, ed in più una nuova vettura top di gamma. Auto tutte elettriche, per le quali si valuta la possibilità di affiancare anche versioni ibride.
A Melfi sono previsti lanci per addirittura 7 modelli. Dal 2025 la nuova DS n°8, nuova Jeep Compass, nuova DS 7, tutte elettriche, così come lo sarà anche una new entry, la Lancia Gamma. Di queste, Jeep, Gamma e DS7 saranno anche ibride, tutte su piattaforma STLA Medium.
Ad Atessa, dove di recente è iniziata la produzione dei veicoli commerciali elettrici, dal 2027 sarà avviata la produzione di una nuova versione di Large Van. Questo stabilimento giocherà un ruolo fondamentale, grazie alla sua produzione in gran parte destinata a tutti i Paesi del mondo.
Modena diventerà invece il sinonimo di alta gamma, e quindi tornerà probabilmente il nome Maserati. Qui si punta a coinvolgere tutto il noto sistema della Motor Valley, per tutto il procedimento di progettazione e produzione, con valorizzazione del marchio "Made in Italy".
Si chiude con la famosa (o famigerata) Gigafactory di Termoli, per cui la joint venture ACC resta aperta a valutare il sito come possibile sede produttiva, in base all'evoluzione del mercato, una decisione che verrà presa nel corso del 2025.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn ogni caso forza Stellantis, se fallisce l'industria automobilistica Europea per noi è la fine
Certo che appena licenziato Tavernello già la musica cambia in meglio... sperem
la faranno sicuramente con molto meno il problema e a quanto la voglio vendere!
Certo che appena licenziato Tavernello già la musica cambia in meglio... sperem
Già... La vicenda Tavares, da sua intervista dopo le dimissioni " volontarie ", ha dimostrato inequivocabilmente che chi comanda veramente in Stellantis è John John.
Infatti l'altro giorno, mentre Imparatò prometteva mari e monti ( lo ha fatto anche in Germania per Opel ), John John era dalle parti dell'Eliseo per fare una chiacchierata con Macron visto che lo Stato francese è nell'azionariato di maggioranza di Stellantis e, contando anche la famiglia Peugeot, i transalpini hanno la maggioranza dei voti in consiglio.
Quindi le parole di Imparatò vanno prese con le molle fino a quando non verranno vergate su carta, ammesso e non concesso che si firmi un accordo.
Staremo a vedere... nel frattempo FIAT, Lancia e Maserati continuano a prendersi cazzotti in bocca mese su mese, Alfa Romeo invece riesce a rimanere a galla.
Difficile visto che per gli strateghi del marketing Stellantis Lancia è un marchio " premium ". Quindi, sconti ed eventuali incentivi a parte, non si dovrebbe scendere sotto i 20K come prezzo base ( la nuova Y, per esempio, ibrida modello base, di listino costa 24900 Euro!! ).
Il CDA è paritetico, l'ago della bilancia era Tavares (ex A.D. di PSA) ma ora potrebbe essere ipoteticamente Toretto, o Zocchi, o un passante.
2, 5 o 10 miliardi sono palliativi per continuare a far crescere il titolo in borsa
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