Anche la nuova Renault Twingo avrà una gemella Nissan, si chiamerà Wave. Poi arriverà la Dacia Spring
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Agosto 2025, alle 15:48 nel canale Auto Elettriche
Renault e Nissan sono pronte a riproporre il risultato della loro alleanza anche nel segmento delle piccole elettriche
Da poco Nissan ha svelato la nuova Micra, 100% elettrica, ed in maniera molto evidente una gemella della nuova Renault 5 (e della Alpine A290). Questa collaborazione, iniziata con Renault Scenic e Nissan Arya, è destinata a continuare anche nel segmento delle piccole elettriche.
Non è un segreto che la casa francese stia preparando il ritorno della Twingo, che abbiamo per altro già avuto modo di vedere nella prima versione prototipo, ed anche per questa nuova elettrica ci sarà una gemella Nissan.
Secondo le indiscrezioni che arrivano dalla stampa francese, la nuova Nissan si chiamerà Wave, e non Pixo come trapelato inizialmente. Si tratta di un nuovo nome per il marchio giapponese, che in passato aveva avuto solo un allestimento della Micra con questo suffisso.
Diversamente dalle già citate Scenic e Arya, prodotte rispettivamente in Francia e Giappone, Twingo e Wave usciranno dalla stessa fabbrica, quella Renault di Novo Mesto, in Slovenia. La Twingo arriverà prima, nella primavera del 2026, mentre per la controparte Nissan si dovrà attendere il 2027.
La piattaforma utilizzata è la AmpR Small del Gruppo Renault, che però presenterà anche il risultato della collaborazione con Geely, dato che il motore elettrico da 63 kW sarà di produzione cinese. Così come la batteria, fornita da CATL, e che dovrebbe avere circa 30 kWh di capacità. Una quantità di energia che eravamo abituati a trovare sulla Dacia Spring, che infatti dovrebbe essere la terza gemella, l'ultima ad arrivare, e quindi per la prima volta non prodotta in Cina.










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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTutte le auto dei marchi europei da molti anni hanno una considerevole percentuale di componenti prodotti in Cina, come anche una miriade di altri oggetti, più o meno tecnologici, che usiamo tutti i giorni. Questo "puritanesimo" ipocrita sbandierato solo per le auto ha stancato. O vi lamentate di tutti i prodotti con componenti cinesi, o di nessuno.
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