Formula 1 nel caos? I problemi del nuovo motore elettrico e l'introduzione dell'ADUO
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Agosto 2025, alle 11:50 nel canale Motorsport
Nel 2026 esordirà il nuovo regolamento tecnico, ma i problemi nello sviluppo sono tutt'altro che risolti, con regole che cambieranno all'ultimo momento
Come ben sappiamo il 2025 sarà l'ulimo anno di questa (breve) era regolamentare della Formula 1. Nel 2026 ci sarà una grande rivoluzione, che coinvolgerà sia le monoposto, sia la motorizzazione. Vetture più piccole, meno condizionate dall'aerodinamica, ma soprattuto motori che saranno in pratica al 50% elettrici.
Proprio lo sviluppo dei nuovi motori sta preoccupando i team, ed in particolare i piloti che hanno già testato la nuova soluzione al simulatore. La parte elettrica del motore, che coprirà circa il 50% della potenza totale, avrà bisogno, più di oggi, della ricarica in decelerazione, e si era sparsa la voce che i piloti avrebbero dovuto volutamente rallentare in alcuni punti dei tracciati per recuperare energia elettrica.
Sulla questione è intervenuto il capo dello sviluppo monoposto Nikolas Tombazis, rispondendo a delle domande di Auto Motor und Sport. Secondo il numero 1 dell'area tecnica, è troppo presto per dei giudizi, in quanto lo sviluppo e le regole sono in continua modifica sulla base dei feedback ricevuti dai team.
In particolare Tombazis ha parlato proprio del problema del recupero: "Da qui all'inizio della prossima stagione implementeremo alcune misure aggiuntive per migliorare il flusso di energia e garantire che le monoposto non decelerino improvvisamente sui rettilinei o commettano altri errori innaturali". Inoltre ha spiegato anche i processi di sviluppo: "Più i team e i motoristi saranno coinvolti nello sviluppo, e più i piloti testeranno le vetture al simulatore, più feedback riceveremo. Non tutti i team e i costruttori sono trasparenti con i loro dati, alcuni sono piuttosto reticenti su ciò che fanno. Dobbiamo avviare un processo di coordinamento con i costruttori. Ciò significa che non possiamo cambiare nulla dall'oggi al domani, ma nel complesso c'è accordo su come risolvere i problemi".

Soprattutto Tombazis ci tiene a sottolineare come non ci sia alcuna volontà di trasformare la Formula 1 in un campionato dove puntare sulle strategie energetiche (come succede invece in Formula E), ma si voglia sempre avere una serie che spinge al massimo, ma con le migliori ultime tecnologie. I piloti non dovranno essere distratti dal controllo dell'energia, anche se sicuramente gli sarà richiesto di tenere sott'occhio un certo numero di parametri.
Tiene banco poi la questione dell'introduzione dell'ADUO, acronimo di Additional Development and Upgrade Opportunities. Trovandosi in una situazione di tale novità tecnica, la Formula 1 non vuole che i motoristi possano irrimediabilmente restare indietro sulle prestazioni dei nuovi motori. Il meccanismo non sarà però simile al Balance of Performance di altre serie, ma permetterà invece a chi ha problemi di recuperare.
Ogni 5 gare ci sarà una valutazione delle prestazioni dei motoristi, e se qualcuno dovesse trovarsi sotto una soglia stabilita, avrà diritto a delle agevolazioni, proporzionali al suo svantaggio. Più fondi per lo sviluppo, ore aggiuntive al banco prova, e anche nuova omologazione del motore. Senza l'ADUO chi dovesse sbagliare il progetto sarebbe tagliato fuori dalla logica del budget cap. Infine si discute anche su come bilanciare le possibili rotture provenienti da problemi di affidabilità. Nei casi gravi, ovvero rotture frequenti, il costo dei motori extra verrebbe scorporato, o scorporato in parte, dal budget cap.










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142 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUfficialmente sarà difficile che lo facciano, ma in caso procederanno sottobanco.
Lo danno già "per scontato" nell'ambiente.
Se è una questione di migliore tecnologia, non imponete tecnologia che non lo è. Lasciate libertà di sviluppo: chi vuole la motorizzazione ibrida la metta, chi invece preferisce meno chili e complicazioni non la metta. La tecnologia migliore è quella che funziona meglio ottenendo migliori prestazioni con le stesse risorse.
Complicare inutilmente la vita a tutti imponendo una cosa e dicendo che così è il meglio è una sciocchezza che uccide l'innovazione. E infatti negli ultimi anni l'unica innovazione è stata fregare il regolamento con interventi all'aerodinamica là dove non si poteva, vincere così campionati e poi vedersi dare un buffetto con un "birichino" come punizione.
Ormai la F1 è morta: noia totale e regolamenti sempre più cavillosi per cercare di mettere una pezza sulla pezza della pezza sopra un'altra pezza dell'ultimo minuto perché il principio fondamentale di ricerca e innovazione del sistema di propulsione insieme a meccanica e aerodinamica migliori è morto.
E in tutto questo la cosa peggiore in assoluto è il cambiamento di regolamento a sviluppo finito o peggio a campionato in corso. Come se a metà di una partita di calcio l'arbitro decidesse che il fuorigioco non è una regola da rispettare, o che colpire la palla con le mani è consentito, o che la palla da usare è quella del basket perché così limita i goal realizzati dalle punizioni fuori area perché ci sono giocatori con tiro troppo potente.
Roba folle che nessun altro sport ammetterebbe mai.
Se è una questione di migliore tecnologia, non imponete tecnologia che non lo è. Lasciate libertà di sviluppo: chi vuole la motorizzazione ibrida la metta, chi invece preferisce meno chili e complicazioni non la metta. La tecnologia migliore è quella che funziona meglio ottenendo migliori prestazioni con le stesse risorse.
Complicare inutilmente la vita a tutti imponendo una cosa e dicendo che così è il meglio è una sciocchezza che uccide l'innovazione. E infatti negli ultimi anni l'unica innovazione è stata fregare il regolamento con interventi all'aerodinamica là dove non si poteva, vincere così campionati e poi vedersi dare un buffetto con un "birichino" come punizione.
Ormai la F1 è morta: noia totale e regolamenti sempre più cavillosi per cercare di mettere una pezza sulla pezza della pezza sopra un'altra pezza dell'ultimo minuto perché il principio fondamentale di ricerca e innovazione del sistema di propulsione insieme a meccanica e aerodinamica migliori è morto.
E in tutto questo la cosa peggiore in assoluto è il cambiamento di regolamento a sviluppo finito o peggio a campionato in corso. Come se a metà di una partita di calcio l'arbitro decidesse che il fuorigioco non è una regola da rispettare, o che colpire la palla con le mani è consentito, o che la palla da usare è quella del basket perché così limita i goal realizzati dalle punizioni fuori area perché ci sono giocatori con tiro troppo potente.
Roba folle che nessun altro sport ammetterebbe mai.
È sempre stato così, la F1 ha messo al bando il CVT, le sospensioni attive, l'aerodinamica attiva, l'effetto suolo attivo, le 6 ruote etc. ben prima che si arrivasse all'elettrificazione.
Ciò che vediamo oggi non è per nulla diverso da come la F1 è stata gestita negli ultimi 50 anni.
Ad ogni modo la certezza è sempre la stessa: la Ferrari non vince più un gaz.
Tra l'altro non puoi più neanche sviluppare la macchina per anni se cambiano di continuo, devi sempre ripartire da zero o quasi. Meno male che vogliono contenere i costi.
ACCIDENTI A QUESTE MERDATE ECONAZISTE
volutamente rallentare in alcuni punti dei tracciatiquesta frase mi gela il sangue
Ciò che vediamo oggi non è per nulla diverso da come la F1 è stata gestita negli ultimi 50 anni.
Eliminare l'effetto suolo ha salvato vite, non diciamo scemenze!
La F1 prima dell'era turbo-ibrido era più divertente non giriamoci attorno per giustificare le solite scelte eco-compatibili..
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".