Ti piace un'auto cinese che da noi non c'è? Ora la puoi comprare online, con omologazione e spedizione

Il mercato delle auto elettriche cinesi è profondamente cambiato negli ultimi anni. I clienti cinesi, anziché acquistare prodotti occidentali, hanno iniziato a preferire aziende locali, e così il numero di auto realizzate solo per il mercato in Cina si è moltiplicato.

Sono nati tantissimi nuovi marchi, come Avatr, Zeekr, Aion, o le più conosciute NIO, XPeng o Leapmotor. Molte di queste vetture però non vengono vendute in Europa (almeno per ora) pur avendo degli estimatori. Clienti che ora, volendo, potrebbero comprare l'auto cinese che desiderano, grazie un nuovo marketplace online.

China Crunch promette esattamente questo, ed a giudicare dai 7.000 veicoli consegnati nel primo semestre, non si tratta solo di una promessa. Ma come funziona esattamente? Sulla homepage è presente un elenco dei marchi più noti, e ci sono vetture già nei lori magazzini, ed altre invece in pre-ordine. Così è possibile avere in pronta consegna una Xiaomi YU7, mentre la berlina SU7, ad esempio, al momento andrebbe ordinata.

L'auto, venduta a prezzi rigorosamente cinesi (quindi bassi), viene quindi spedita in Europa. Una volta arrivata al porto di destinazione, China Crunch può occuparsi anche dello sdoganamento e delle pratiche per le tasse aggiuntive, per un costo di 400 dollari (345 euro). Se volete che ci occupino anche dell'omologazione per la circolazione in Europa, ci vogliono altri 2.500 dollari (2.156 euro). Ma come funziona questa procedura?

L'auto viene trasportata dal porto alla sede di Praga, dove viene assicurato che riceverà un certificato di omologazione individuale E8*X. Si tratta di un documento che attesta la conformità del prodotto alle norme tecniche europee, e la sigla E8 significa che tale certificato è stato rilasciato dalla Repubblica Ceca o dalla Repubblica Slovacca. Questo rende quindi l'auto vendibile e targabile in tutti i Paesi europei.

L'ultimo passaggio prevede la consegna porta a porta dell'auto, oppure il cliente può scegliere di ritirarla direttamente a Praga, con targhe e assicurazione provvisoria. A questo punto avreste a casa vostra un'auto cinese, perfettamente legale, molto probabilmente con software in inglese, ma con connettori di ricarica diversi da quelli europei.

Anche questo però non è più un problema, in quanto online non è difficile trovare ogni sorta di adattatore. Nel caso specifico, il sito voldt.it vende un po' di tutto, tra cui un adattatore da colonnina CCS2 (lo standard europeo di ricarica veloce) a presa GBT sull'auto (la presa cinese), con supporto fino a 250 kW di potenza.

Quindi potreste portarvi a casa una Xiaomi YU7 a 35.280 dollari (30.400 euro), una Onvo L60 all'equivalente di 17.900 euro, o anche una Tesla Model 3 cinese, per risparmiare qualche migliaio di euro rispetto ai prezzi nostrani. E se l'auto dovesse avere un guasto? In quel caso andrebbe spedita dove possano metterci le mani (in Norvegia alcuni marchi cinesi sono presenti) oppure sarebbe un grosso problema...