Stellantis al Regno Unito "O rinegoziate la Brexit, o chiudiamo la produzione"
di Giulia Favetti pubblicata il 18 Maggio 2023, alle 15:34 nel canale Auto ElettricheUno dei maggiori gruppi automobilistici al mondo, Stellantis, ha dato un aut-aut al Regno Unito, puntando il dito contro le condizioni imposte sulla produzione di auto elettriche dall’accordo commerciale Brexit-UE: secondo Tavares, queste ultime renderebbero impossibile essere concorrenziali
Il gruppo multimarchio Stellantis non ha dubbi: se il Regno Unito non rinegozierà parte degli accordi commerciali (nati dopo la Brexit) con l'Unione Europea, sarà impossibile produrre auto sul suolo britannico. Questo perché, scrive la società:
"Se il costo della produzione di veicoli elettrici nel Regno Unito diventa non competitivo e insostenibile, le operazioni chiuderanno"
Il gruppo – che in Gran Bretagna è presente con i marchi Vauxhall, Peugeot, Citroen e Fiat e occupa circa 5.000 persone - ha esortato l'esecutivo conservatore guidato da Rishi Sunak a raggiungere un'intesa con l'Ue sull'estensione delle attuali regole sulla provenienza delle componenti automobilistiche fino al 2027, rinviando quindi il cambiamento previsto per il 2024.
I termini dell'accordo post-Brexit (nata ufficialmente il 1° Febbraio 2020) stabiliscono infatti che fino al 1° Gennaio 2024 almeno il 40% dei componenti dei veicoli elettrici e il 30% delle batterie debbano provenire dall'Unione Europea o dal Regno Unito.
Dal 1° Gennaio 2024 al 1° Gennaio 2027, le percentuali aumenteranno al 45% (per quanto riguarda le componenti delle auto) e progressivamente prima al 50%, poi al 60% per le batterie.
Nel caso in cui questa percentuale non venisse rispettata, sottolinea Stellantis, sarà applicato un dazio del 10% tra l'UK e la UE, rendendo produzione ed esportazioni non competitive rispetto a Giappone e Corea del Sud, da cui arrivano buona parte dei modelli elettrici che circolano sulle nostre strade.
Tavares ha quindi messo in chiaro, letteralmente nero su bianco, come queste condizioni rischino di mettere in difficoltà la produzione negli stabilimenti di Ellesmore Port e Luton e che pertanto il gruppo multimarchio potrebbe "non essere in grado di soddisfare queste regole di origine" a causa dell'aumento dei costi delle materie prime e dei prezzi dell'energia.
La soluzione, secondo il manager, risiederebbe in una ri-negoziazione delle condizioni stabilite anni fa e nella nascita di un nuovo accordo con l'UE per mantenere le regole attuali fino al 2027.
Un portavoce del Governo britannico ha garantito che il Regno Unito intende mantenere la propria competitività nel settore automobilistico: a tal propositivo, secondo il Guardian è previsto un incontro tra la Ministra dell'Industria e del Commercio, Kemi Badenoch, e i vertici di Stellantis, al fine di trovare un accordo.
91 Commenti
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Nell'ottantasei qualche geniazzo ha pensato bene di fare un referendum sull'energia nucleare in italia.
Nell'ottantasei qualche geniazzo ha pensato bene di fare un referendum sull'energia nucleare in italia.
E, per almeno una volta, ci e' andata di gran lusso.
sì effettivamente nel regno unito dopo la brexit non si contano più i morti, pestilenza, carestie, disoccupazione...
l'uk è importatore netto dall'UE, l'unica a perderci è l'UE sai che gliene frega
l'uk è importatore netto dall'UE, l'unica a perderci è l'UE sai che gliene frega
Appunto.
Ma qualcuno pensa che senza la UE finisca tutto.
Beati gli inglesi.
E' già qualche anno che i nostri supplier aventi siti produttivi in UK hanno trasferito la produzione in EU per via del fatto che non erano più competitivi causa dazi/tasse per l'ingresso/uscita dei grezzi/prodotti finiti.
Credo che in UK siano rimasti solo gli uffici commerciali.
Esempio banale, prima acquistavo parecchia chincaglieria meccanica/elettronica dall'uk su ebay, adesso causa brexit mi conviene prendere le stesse parti in EU, molto spesso dalla germania.
Nell'ottantasei qualche geniazzo ha pensato bene di fare un referendum sull'energia nucleare in italia.
Mi trovi perfettamente d'accordo
l'uk è importatore netto dall'UE, l'unica a perderci è l'UE sai che gliene frega
Magari non ci sono pestilenze e carestie, ma bene bene non se la passano, informati e vedrai che la situazione non è migliorata grazie alla brexit.
Comunque il mio discorso voleva essere di carattere più generale, certe decisioni non andrebbero fatte prendere alle masse
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