Stellantis
Stellantis al Regno Unito "O rinegoziate la Brexit, o chiudiamo la produzione"
di Giulia Favetti pubblicata il 18 Maggio 2023, alle 15:34 nel canale Auto ElettricheUno dei maggiori gruppi automobilistici al mondo, Stellantis, ha dato un aut-aut al Regno Unito, puntando il dito contro le condizioni imposte sulla produzione di auto elettriche dall’accordo commerciale Brexit-UE: secondo Tavares, queste ultime renderebbero impossibile essere concorrenziali
91 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi, sì, è vero che a me piacerebbe che un governo avesse più polso nelle questioni che contano ma non è un supporto interiore alla dittatura; è un supporto dichiarato ad un governo democratico E responsabile.
Come scrivi tu, ci sono governi (penso alla Finlandia) che su alcuni temi (energetico) sono molto più coesi tra partiti diversi (nucleare).
Il problema è: come arrivare a questa condizione?
O ce l'hai di partenza e sei bravo a mantenere il popolo correttamente informato e quindi te la tieni.
Oppure devi trovare il modo di farlo per forza di cose contro la volontà di una buona fetta di popolazione. Il che non vuol dire dittatura ma responsabilità (rigassificatore di Piombino).
Per questo 5 anni di governo sono pochi per i tempi moderni occidentali. Se ne avessero una decina molte opere osteggiate da molte persone sarebbero portate a compimento (stante la reale volontà politica di farle e non solo quella propagandistica) e apporterebbero vantaggi alla popolazione che quindi diverrebbe favorevole e tutti i partiti di opposizione inizierebbero a supportare quell'opera parimenti. Inizierebbe così un circolo virtuoso e non vizioso.
Ecco, io oggi vedo principalmente circoli viziosi qui e non vedo né polso né responsabilità in buona parte dei nostri partiti.
Il che non significa essere pro oligarchie, significa quello che ho scritto: serve polso e responsabilità.
Il buon genitore non è quello che lascia fare al figlio tutto ciò che vuole né il padre padrone ma quello che sa dire di no quando serve. Ecco perché mi piacerebbe testare una società matriarcale.
Tutto qui.
Una soluzione, ma non a breve termine, sarebbe di formare la popolazione, invece di informarla, se tu informi chi non capisce non ne ricavi nulla, se tu formi una popolazione, quindi le dai gli strumenti per comprendere e fare deduzioni, almeno di base, puoi davvero avanzare.
Se il politico promette di togliere, o abbassare, una tassa e recuperare la spesa utilizzando i fondi recuperati dalla pentola d'oro in fondo all'arcobaleno, la popolazione capra esulta e lo vota, la popolazione formata si chiede che cacchio di copertura sia, portando il politico a dire meno cagate e creando quindi il circolo virtuoso.
Poi, sì, è vero che a me piacerebbe che un governo avesse più polso nelle questioni che contano ma non è un supporto interiore alla dittatura; è un supporto dichiarato ad un governo democratico E responsabile.
Dire che un governo debba avere più polso è piuttosto infelice come termine.
Ritorna nell'ambito semantico delle dittature o degli autoritarismi.
Capisco che vada di modo la "democratura" ma non mi piace proprio a priori.
Il problema è: come arrivare a questa condizione?
O ce l'hai di partenza e sei bravo a mantenere il popolo correttamente informato e quindi te la tieni.
Non è una questione di natura o di etnia...eh
Luigi Einaudi diceva
Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare ma se vedi cosa è profondamente diverso tra Finlandia e Italia è proprio l'educazione.
Il tasso di scolarizzazione in Italia è del 62% vs 91% della Finlandia
I laureati sono il 20,1% vs 47,3% della Finlandia
Ma la cosa più grave è che in Italia l'analfabetismo funzionale tra 25 e 68 anni è del 28% in Finlandia l'11%.
Poi non dobbiamo stupirci se siamo un covo di complottari, no vax, no nuke, no tutto...
Il 28% della popolazione manca delle competenze culturali basilari richieste dalla vita quotidiana...vuol dire leggere un giornale senza capirlo. Figuriamoci quando andiamo su temi più complessi. A quel punto non si è in grado di scegliere in base una conoscenza oggettiva, perchè non puo' discernere le fonti ma si basa sul poco che sa e quello che non capisce si cerca di ricostruirlo pescando sulla rete ma senza avere le basi minime. Chiaro che poi escano fuori delle stupidaggini. Argomentare e ragionare in modo "efficace" richiede un certo livello di educazione e di allenamento.
Questo poi si riflette nelle scelte della politica: per quanto non ci piaccia alla fine chi gestisce il potere è specchio del paese.
Tutt'altro è una garanzia per la democrazia. Non credo esista un paese democratico che abbia una durata pari a 10 anni. Tutte 10 anni sono troppo lunghi senza una verifica elettorale.
E' il modo migliore di creare dei regimi autoritari di cui non abbiamo bisogno. Se il lavoro del governo è stato apprezzato dall'elettorato questo verrà riconfermato altrimenti ci sarà una alternanza con l'opposizione.
Questa è la democrazia.
Vedi è preoccupante quello che dici. Da una parte dici di volere la democrazia ma poi apprezzi forme che con la democrazia hanno poco a che vedere.
Se il politico promette di togliere, o abbassare, una tassa e recuperare la spesa utilizzando i fondi recuperati dalla pentola d'oro in fondo all'arcobaleno, la popolazione capra esulta e lo vota, la popolazione formata si chiede che cacchio di copertura sia, portando il politico a dire meno cagate e creando quindi il circolo virtuoso.
Certo.
E' quello che stiamo dicendo da diversi post.
Gli investimenti sull'istruzione dovrebbero essere ai primi post.
Il problema è: cosa fai quando non è così?
Ritorna nell'ambito semantico delle dittature o degli autoritarismi.
Capisco che vada di modo la "democratura" ma non mi piace proprio a priori.
Prendo atto che non ti piacciono i termini "autoritari"
Luigi Einaudi diceva
Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare ma se vedi cosa è profondamente diverso tra Finlandia e Italia è proprio l'educazione.
Il tasso di scolarizzazione in Italia è del 62% vs 91% della Finlandia
I laureati sono il 20,1% vs 47,3% della Finlandia
Ma la cosa più grave è che in Italia l'analfabetismo funzionale tra 25 e 68 anni è del 28% in Finlandia l'11%.
Poi non dobbiamo stupirci se siamo un covo di complottari, no vax, no nuke, no tutto...
Il 28% della popolazione manca delle competenze culturali basilari richieste dalla vita quotidiana...vuol dire leggere un giornale senza capirlo. Figuriamoci quando andiamo su temi più complessi. A quel punto non si è in grado di scegliere in base una conoscenza oggettiva, perchè non puo' discernere le fonti ma si basa sul poco che sa e quello che non capisce si cerca di ricostruirlo pescando sulla rete ma senza avere le basi minime. Chiaro che poi escano fuori delle stupidaggini. Argomentare e ragionare in modo "efficace" richiede un certo livello di educazione e di allenamento.
Questo poi si riflette nelle scelte della politica: per quanto non ci piaccia alla fine chi gestisce il potere è specchio del paese.
E' esattamente quello che voglio dire. Io non ho scritto di etnie. Ho scritto che in Finlandia la democrazia funziona, che io sappia, piuttosto bene proprio perché mantengono il popolo informato (o formato come scrive ferste che è meglio).
Il problema, ribadisco, è: cosa si fa quando un governo smette di formare la cittadinanza?
E' il modo migliore di creare dei regimi autoritari di cui non abbiamo bisogno. Se il lavoro del governo è stato apprezzato dall'elettorato questo verrà riconfermato altrimenti ci sarà una alternanza con l'opposizione.
Questa è la democrazia.
Vedi è preoccupante quello che dici. Da una parte dici di volere la democrazia ma poi apprezzi forme che con la democrazia hanno poco a che vedere.
Per me è preoccupante sostenere una fobia per gli autoritarismi in governi democratici.
In un governo democratico non c'è rischio di autoritarismi, fossero anche 20 anni. Il punto è che più stanno al governo e più cose realizzano se hanno l'intenzione e la capacità di farlo o più ca**ate fanno se non hanno competenze.
Per me è preoccupante che il mio voto valga quanto quello di chi vota per simpatia (e se questo non è democratico per te, non so cosa farci; come ho scritto nei primi post, la patente di guida funziona esattamente così.
Nel momento in cui c'è un programma realizzabile, non perfetto ma utile, per me vale la pena dare tutto l'appoggio a quel governo purché lo porti a compimento, anche se di colore generalmente diverso (ed io non ho un colore politico, ho votato da sinistra a destra sempre solo sulla base dei programmi).
POI, quando sarà stato verificato che detto governo ha fatto qualcosa di utile, la popolazione accetterà l'opera senza essere no-qualcosa, le opposizioni sposeranno quelle posizioni perché capiranno di non poter strappare voti agli altri semplicemente sostenendo tesi avverse e, lì, ci sarà interesse a formare il cittadino ed iniziare un circolo virtuoso.
Se scritto ciò, ancora credi che strizzi l'occhio agli autoritarismi, mi spiace, non so cosa farci.
Abbiamo obbiettivi simili con punti di vista/modi differenti. Ben vengano la pluralità di idee e le discussioni come queste.
Nell'ottantasei qualche geniazzo ha pensato bene di fare un referendum sull'energia nucleare in italia.
e ha fatto bene.
una delle poche scelte corrette della politica italiana del secolo scorso
esatto
E' già qualche anno che i nostri supplier aventi siti produttivi in UK hanno trasferito la produzione in EU per via del fatto che non erano più competitivi causa dazi/tasse per l'ingresso/uscita dei grezzi/prodotti finiti.
Credo che in UK siano rimasti solo gli uffici commerciali.
Esempio banale, prima acquistavo parecchia chincaglieria meccanica/elettronica dall'uk su ebay, adesso causa brexit mi conviene prendere le stesse parti in EU, molto spesso dalla germania.
idem pure nello svago: ho comprato 1 modellino su ebay dal UK nell'autunno 2021.
arrivato con ulteriori 21€ da pagare al postino (oltre ai 20£ di spedizione mannaggia a loro.. dalla Germania con DHL ho pagato 10€ )
ora siamo senza armi nucleari ed energia nucleare, prendendoci comunque tutti i rischi se scoppia una centrale in Europa e senza alcun deterrente militare
ora utilissime devo dire, siamo in piena seconda guerra mondia..h no
Le parole sono importanti. Se si usano a sproposito certi termini probabilmente non si ha nemmeno idea di cosa significhi la parola "democrazia" e quale sia il suo funzionamento.
Il problema, ribadisco, è: cosa si fa quando un governo smette di formare la cittadinanza?
La cittadinanza forma i governi e non viceversa.
La responsabilità in ogni caso parte dai cittadini.
In un governo democratico non c'è rischio di autoritarismi, fossero anche 20 anni.
Questa è una schiocchezza. La storia è piena di regimi democratici che sono diventati dittature.
Più tempo stai al potere e più hai la possibilità di consolidare il potere fino al punto che puo' essere difficile toglierlo secondo le regole.
Il voto non è la patente di guida e l'obiettivo di una democrazia è la partecipazione più allargata possibile e questo comprende anche le persone ignoranti.
Un programma ben fatto deve tener conto del tempo a disposizione.
E se invece il governo fa disastri?
E poi chi dovrebbe verificare che è stato fatto qualcosa di "utile" se non il parlamento che rappresenta i cittadini? Il voto non puo' essere un mandato senza alcun limite ecco perchè ci sono le consultazioni elettorali e perchè i governi devono avere la fiducia del parlamento.
Poi il fatto che i governi non portino a termine i programmi non è certo dovuta alla durate delle legislature visto che solo 8 governi su i 65 che si sono succeduti hanno concluso il mandato.
Abbiamo obbiettivi simili con punti di vista/modi differenti. Ben vengano la pluralità di idee e le discussioni come queste.
Assolutamente. In realtà la tua visione è molto autoritaria solo che non te ne rendi conto.
A me piace ricordare che nel 1946 il referendum dove vinse la Repubblica fu votato da gente per lo più analfabeta e che quando fu votato il diritto all'aborto la maggior parte dei votanti aveva si e no la quinta elementare.
Invece la Brexit l'hanno votata per lo più laureati.
By(t)e
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