Solo auto elettriche dal 2035? Bruxelles pensa alla marcia indietro
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 06 Febbraio 2025, alle 14:33 nel canale Auto Elettriche![Solo auto elettriche dal 2035? Bruxelles pensa alla marcia indietro](/i/n/IncentiviAuto_720.jpg)
Secondo indiscrezioni, Bruxelles starebbe valutando una revisione dello storico divieto di vendita di auto a combustione interna dal 2035, aprendo alle ibride plug-in e ai veicoli elettrici con range extender.
L'ipotesi, ancora non ufficiale, emerge dai colloqui tra Commissione Ue e rappresentanti dell'industria automobilistica, con un ruolo chiave giocato da Eckart von Klaeden, ex politico tedesco oggi responsabile delle relazioni istituzionali di Mercedes-Benz. "La regolamentazione deve restare aperta alle innovazioni tecnologiche", ha dichiarato von Klaeden.
Un compromesso per salvare la transizione
Il dialogo, accelerato dalla recente nomina del CEO di Mercedes Ola Källenius a presidente dell’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori Automobilistici), punta a trovare un equilibrio tra gli obiettivi climatici e le pressioni del settore.
La proposta prevede di mantenere l'obiettivo di neutralità carbonica al 2035, ma di allargare la gamma delle tecnologie ammesse. Un documento interno della Commissione, diffuso la scorsa settimana, parla esplicitamente di “approccio neutrale dal punto di vista tecnologico”, lasciando spazio a carburanti sintetici (e-fuel) e soluzioni ibride evolute. Una mossa che potrebbe placare le critiche di Paesi come la Germania e l'Italia, preoccupati per l'impatto socioeconomico di una transizione troppo rapida all'elettrico puro.
Cosa cambia rispetto al 2023?
Fino a ieri, il regolamento Ue prevedeva lo stop totale alla vendita di auto nuove a benzina, diesel, GPL, metano e ibride (incluse mild e plug-in) dal 2035. L'unica eccezione riguardava i piccoli produttori (meno di 1.000 veicoli l'anno) e le auto usate. La nuova bozza stravolge questo scenario:
- Ibride plug-in: potranno essere vendute se in grado di garantire emissioni prossime allo zero in modalità elettrica, con il termico usato solo in casi limitati.
- Range extender: verranno equiparate alle elettriche “pure”, purché il motore a benzina serva esclusivamente a ricaricare la batteria, senza azionare direttamente le ruote.
Perché questa inversione?
I numeri del mercato raccontano una transizione più lenta del previsto. In Italia, a gennaio 2023, solo il 2,5% delle nuove immatricolazioni riguardava auto elettriche pure, contro il 72% di modelli termici o mild hybrid. Anche la rete di ricarica è ancora carente: 36.772 colonnine in 15.000 aree, con appena 50 punti ad alta potenza sull'intera rete autostradale Aspi. "Serve pragmatismo: le colonnine non crescono per magia, e molti automobilisti hanno ancora dubbi sull'autonomia elettrica", spiega un manager del settore sotto condizione di anonimato. Le ibride plug-in, oggi escluse dal 2035, potrebbero rappresentare un ponte tecnologico accettabile, soprattutto per chi percorre lunghe distanze.
La posizione di Mercedes-Benz, sostenuta da altri big dell'automotive, ha trovato terreno fertile a Bruxelles. "Non si tratta di abbassare gli obiettivi climatici, ma di renderli raggiungibili senza destabilizzare il mercato", precisa una fonte comunitaria. Tuttavia, la proposta divide gli ambientalisti. C'è chi teme un allentamento della pressione sulle case automobilistiche, con il rischio di ritardi nello sviluppo di veicoli 100% elettrici. Altri sottolineano che le ibride plug-in, se usate correttamente, possono ridurre le emissioni fino all80% rispetto ai modelli termici.
Cosa succederà ora?
La palla passa al Parlamento Europeo, chiamato a valutare la modifica entro il 2026 durante la revisione intermedia del pacchetto Fit for 55. Intanto, i consumatori possono tirare un sospiro di sollievo: le auto acquistate prima del 2035 continueranno a circolare, e il mercato dell'usato (comprese le km zero) resterà vitale. Ma la domanda cruciale rimane: questa apertura alle ibride rallenterà la corsa all'elettrificazione? Per l'Italia, paese in ritardo cronico, potrebbe essere l'ultima chance per aggiornare infrastrutture e incentivi. Con un avvertimento: "Se vogliamo davvero arrivare a emissioni zero nel 2050, servono scelte chiare. Le mezze misure sono un lusso che il Pianeta non può permettersi", conclude un analista del settore energetico.
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa anche no, grazie. Mi tengo il mio diesel. Ciao EU.
Qui si pendono gioco di noi!!!
Ragazzi, qui bisogna andare subito a protestare a Bruxelles allo stile della buona Greta!
Tutti giù in piazza, fuori al parlamento di questi politici prezzolati ad urlare tutti a gran voce GREEN!!
Andate!
Qui si pendono gioco di noi!!!
Ragazzi, qui bisogna andare subito a protestare a Bruxelles allo stile della buona Greta!
Tutti giù in piazza, fuori al parlamento di questi politici prezzolati ad urlare tutti a gran voce GREEN!!
Andate!
Arrivo ! Fammi noleggiare però un'auto IGNORANTE a nafta che la mia inquina troppo poco, poi parto subito ! Una con 600.000 chilometri sul gruppone, indomita, EURO -50 che faccia quelle BELLE FUMATE NERE stile anni 80, da blocco del traffico immediato e morte di tutto l'ecosistema sotto i 2 mt di altezza !
Bruxelles "pensa" alla marcia indietro....poracci !
Aspetto di commentare quanto faranno marcia indietro ufficialmente.
Quanto a Greta...che fa di bello ultimamente ???
Bruxelles "pensa" alla marcia indietro....poracci !
Aspetto di commentare quanto faranno marcia indietro ufficialmente.
Quanto a Greta...che fa di bello ultimamente ???
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Sempre allegra ! Però non invecchia un giorno, la invidio !
Eh lo so, rispetto a quello di "Bruxelles" è roba da principianti.
Le vere comiche erano/sono queste:
Questa SI che era/è una roba da sbellicarsi e piegarsi in due, che speriamo di superare...
Certo chi diceva che la Tesla era da "ricchi" perchè non ha 39000€ per una Model Y dovrà sbrosarne 50 per una Tiguan PHEV.
Ma questo lo scopriranno solo in concessionaria.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".