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SEAT diventa anche produttrice di batterie per EV, con tecnologia proprietaria e impianto dedicato

di pubblicata il , alle 16:36 nel canale Auto Elettriche SEAT diventa anche produttrice di batterie per EV, con tecnologia proprietaria e impianto dedicato

Con un investimento pari a 10 miliardi di euro, SEAT – storico marchio spagnolo ora entrato nel Gruppo Volkswagen – intende ritagliarsi uno spazio di prim'ordine all'interno della mobilità elettrica in Europa, producendo autonomamente le batterie per le proprie vetture

 

SEAT (acronimo di Sociedad Española de Automóviles de Turismo), dal 1991 parte integrante del Gruppo Volkswagen, sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti; l'azienda, che per alcuni aspetti è la controparte spagnola della nostra Fiat (che ne possiede una parte) ha deciso di entrare con tutti e due i piedi dentro la mobilità elettrica, producendo non solo auto, ma anche batterie.

SEAT batterie

Ad illustrare il progetto è Wayne Griffiths, presidente di SEAT S.A.; stando alle sue dichiarazioni, il marchio ha presentato ieri la domanda di brevetto per la nuova batteria PERTE VEC, che verranno assemblate nel nuovo centro di Martorell, di cui c’è già un progetto di costruzione.

SEAT batterie

"Il polo produttivo di Martorell garantirà più di 400 posti di lavoro diretti e più di 100 posti di lavoro indiretti; siamo pronti ad investire altri 300 milioni di euro per costruire questa struttura, che servirà anche per assemblare le celle che PowerCo produrrà nella gigafactory di Sagunto, Valencia. Parliamo di oltre 10 miliardi di investimento, il più grande - nel settore industriale - nella storia della Spagna: servirà per elettrificare l'industria automobilistica, creare migliaia di posti di lavoro e mantenere la competitività del Paese".

SEAT batterie

Griffiths ha poi aggiunto:

"L'impianto coprirà un'area di 64.000 metri quadrati, pari a circa nove campi da calcio, e sarà collegato al nostro Workshop 10, dove produrremo alcune delle auto elettriche del Gruppo Volkswagen, tra cui la CUPRA Raval. Questo ci aiuterà a ottimizzare i processi logistici e a ridurre la nostra impronta di carbonio. Prevediamo di iniziare la costruzione entro fine estate, portandola a compimento nel 2025".

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Il presidente ha poi parlato dell'impatto dell'hub produttivo all'interno del tessuto economico della Catalogna e della necessità – sempre più vitale – di creare un connubio fra pubblico e privato:

"Questa struttura è fondamentale per la nostra azienda e farà da apripista per la seconda piattaforma a Martorell. Il momento che stiamo vivendo è cruciale per il settore automobilistico; SEAT S.A. e il Gruppo Volkswagen stanno impegnando grandi risorse per raggiungere una mobilità sostenibile e trasformare la Spagna in un hub per la mobilità elettrica in Europa. La collaborazione pubblico-privato è essenziale per accelerare questa trasformazione e a livello locale sono già stati compiuti alcuni passi nella giusta direzione. Come in altri paesi, è necessario creare un quadro normativo per garantire gli investimenti nel settore e aumentare la competitività".

5 Commenti
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futuristicone18 Luglio 2023, 21:05 #1
produrre batterie cosa vuol dire ? questi assemblano ovvero si limitano a prendere i singoli elementi costruiti in Cina e metterli in serie e parallelo per creare una batteria più grande facendola pagare un botto al cliente dell'auto
gnpb18 Luglio 2023, 22:25 #2
Vero ma le producono in loco invece che in Cina, lasciando ovviamente a loro la parte inquinante e quindi da noi costosa... un minimo di miglioramento c'è.
futuristicone19 Luglio 2023, 00:03 #3
i sacrifici imposti dalla UE per tornare poveri e cavernicoli Green verranno vanificati da 6 miliardi di persone che vivranno normalmente nei Paesi non UE come la Cina, India, Africa etc etc. stanno bruciando milioni di alberi dolosamente per far aumentare la quantità di Co2 e giustificare e far credere alla follia Green i paccho batteria assemblati in Cina saranno sempre più convenienti a causa del minor costo della manodopera, energia e tassazione delle imprese rispetto all' UE e sopratutto Italia e Francia
Tom & Jerry19 Luglio 2023, 07:30 #4
Ottimo, potrebbe essere la prima grossa produzione di celle batterie a partire tra quelle in preparazione in Europa ( Northvolt, VW, Stellantis, etc ) o in America

- celle batterie prodotte da PowerCO (gruppo VW) in gigafactory a Valencia

- assemblaggio in pacchi batteria nello stabilimento a Martorell

PowerCo utilizzerà il procedimento elettrodi ricoperti a secco che riduce costi e l'energia necessaria ( Tesla già lo usa su uno dei due elettrodi ), inoltre alimenterà la fabbrica con un mix energetico europeo, migliore rispetto alla Cina

sommando le cose le batterie dovrebbero avere una impronta carbonica bassa, rispetto alle produzioni in Cina

anche l'impronta di Co2 delle produzioni in Cina in realtà si è già abbassata molto negli anni, per efficentamento dei processi di produzione e della filiera,

in Cina hanno impianti più moderni e più robotizzati degli U.S.A., questo li rende competitivi, molta innovazione

hanno ancora il difetto di avere molto carbone nel mix energetico, ci stanno lavorando per migliorare in meno anni possibile


Per chi si fosse perso le notizie sul riciclo delle batterie:

abbiamo già da più di un anno impianti attivi in Europa (Northvolt) e in Usa (società che collaborano con Tesla) che riciclano le batterie recuperando il 95% dei materiali e usando il metodo idro-metallurgico, a basso impatto ambientale,

sono stati molto rapidi a mettere a punto il processo, anche perchè il riciclo rende molti soldi, ogni pacco batteria esausto ad esempio con chimica NCM contiene metalli per un valore di 1500e (meno per chimica LPF), e vanno a diminuire la quantità degli stessi metalli da estrarre dalle miniere

aspettano solo di ricevere più batterie da riciclare per aumentare il numero di impianti, per ora ricevevono batterie da riciclare quasi solo dalla Norvegia

Quando verranno usati sempre più quantitatativi di materiali di riciclo per rifornire le fabbriche europee delle nuove batterie, l'impronta carbonica delle batterie si ridurrà ulteriormente, di molto, è l'economia circolare messa in pratica


Niente di così inarrivabile o da sognatori, è solo una filiera industriale, moderna, redditizia e per una volta anche ambientalmente sostenibile, e che si sviluppa velocemente nei paesi più svegli

Sarebbe il caso di saltare sul treno di questo ampio sviluppo industriale anche noi italiani il prima possibile, va bene tutto, componentistica, riciclo, fabbriche, etc, molte singole aziende già lo hanno fatto, forse aiuterebbe un po'più di sostegno pianificato, come in altri Stati, invece da noi sembra quasi che si rema contro

basta non stare fermi a lamentarsi e poi se arretriamo dare le colpe, invece che a noi stessi e ai nostri scarsi amministratori in italia, a qualunque altro "colpevole esterno", Americani, Cinesi, Europei del Nord cattivoni, Poteri forti, Invasori spaziali rettiliani, etc
nosio19 Luglio 2023, 21:00 #5
giusto per precisare:
il gruppo VW ha acquisito totalmente il marchio SEAT nel 1994 ed è unico socio...
nell'82 l'aumento di capitale chiesto da FIAT al governo spagnolo (per diventare socio di maggioranza) fu rifiutato e Fiat abbandonò SEAT; nello stesso anno entrò il gruppo VW, con il 25% del capitale; poi nell'86 vW aumentò la partecipazione al 51%, nel 1990 al 99.9% e nel 1094 la sociartà divenne a partecipazione unica VW (100%),
nel 2010 vW ha passato la societàò del Gruppo finanziario VW AG a VW international finance N.V. ed nel 2014 ha passato l'intera azienda a VW Finance Luxemburg S.A. per ovvi motivi finanziari.

FIAT (FCA o Stellaris) non hanno nessuna partecipazione azionaria in SEAT già da quando SEAT faceva le Fura, le Ronda e le Marbella. e si può dire che l'assetto di mercato cambiò radicalmente proprio con quel passaggio, nell'82, spostando gli equilibri del settore in mano alle aziende Tedesche e segnando l'inizio del declino di Fiat automobili Torino.

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