Renault vuole rinviare l'addio ai motori termici al 2040: teme il crollo di Dacia
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Settembre 2021, alle 17:05 nel canale Auto Elettriche
Renault, da sempre tra i pionieri della mobilità elettrica, fa marcia indietro sull'abbandono dei motori endotermici. Secondo un dirigente, il 2035 imposto dall'Europa è troppo presto. Il rischio è che le auto costino troppo
Chi visita l'IAA Mobility di Monaco in questi giorni (la fiera chiudere il 12 settembre) può trovare interessanti novità elettriche allo stand di Renault. La casa francese ha presentato la versione di produzione della Megane E-Tech Electric, ed ha mostrato il prototipo della nuova Renault 5 elettrica, in arrivo nei prossimi anni.
In generale la casa con sede a Parigi è sempre stata tra i pionieri del settore elettrico, e per questo forse le ultime dichiarazioni fanno storcere un po' il naso. Anziché spingere per un'adozione dell'elettrico il più velocemente possibile, un dirigente, durante un'intervista, ha spiegato che Renault spingerà per posticipare l'abbandono dei motori endotermici, dal 2035 voluto dall'Europa, al 2040.
Si tratta del vicepresidente esecutivo per l'ingegneria del Gruppo Renault, Gilles Leborgne, che parlando con Auto Express, si è così espresso: "Combatteremo per mantenere in vita l'ibrido dopo il 2034, 2035, perché [nell'attuale proposta dell'UE] abbiamo un divieto totale dei motori a combustione interna. Non è scritto esplicitamente, ma dice emissioni zero entro il 2034, quindi tradotto significa niente ICE. Riteniamo che non sia l'approccio giusto, quindi lotteremo per proporre un modo più fluido di fare le cose, per avere una quota di ibrido fino al 2040 direi".
In un passaggio successivo, Leborgne chiarisce che secondo lui il problema riguarderà in particolar modo il brand Dacia, che notoriamente vende le vetture più abbordabili in termini di costo all'interno del gruppo. Secondo il manager solo il 10% di Dacia potrebbe essere elettrico nel 2030, ragion per cui i motori ibridi, e quindi a combustione, saranno necessari per continuare a proporre vetture di qualità ma economiche.
Continua Leborgne: "Manterremo benzina e GPL, poi passeremo a mild hybrid (48 volt) e ibridi, poi a full electric. Senza dubbio abbiamo la tecnologia, ma non sappiamo se abbiamo già i clienti per essa. Inoltre dobbiamo adattarci: abbiamo molte persone nelle nostre fabbriche; dobbiamo trasformare la nostra gente, e questo richiederà tempo".
Dichiarazioni che certamente faranno discutere, vista anche la posizione presa dall'azienda in più occasioni, assolutamente pro elettrico. A questo si aggiungono i comunicati di molte altre case e marchi, che hanno annunciato di voler addirittura anticipare le tempistiche richieste dalla Comunità Europea.
53 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSiamo nel 2021. 14 anni neanche sono pochi, ma questo fa capire quale sia la situazione.
Un'Euro VIII successivo, a zero emissioni non è così inconcepibile.
L'Euro VI è ormai del 2014, sebbene comprenda 5 mini step successivi, resterà in vigore per i prossimi 5 anni.
Non varrà assolutamente la pena. Già oggi in alcuni casi è di molto preferibile un’elettrica, figuratevi tra 10 anni quando i prezzi delle elettriche saranno crollati e le prestazioni saranno superlative.
Le auto a benzina saranno dei catorci inutili.
Non varrà assolutamente la pena. Già oggi in alcuni casi è di molto preferibile un’elettrica, figuratevi tra 10 anni quando i prezzi delle elettriche saranno crollati e le prestazioni saranno superlative.
Le auto a benzina saranno dei catorci inutili.
Si certo credici.
Non varrà assolutamente la pena. Già oggi in alcuni casi è di molto preferibile un’elettrica, figuratevi tra 10 anni quando i prezzi delle elettriche saranno crollati e le prestazioni saranno superlative.
Le auto a benzina saranno dei catorci inutili.
Forse il problema saranno tutte quelle persone che abitano in condomini in città medio grandi e che non hanno garage o posto auto privato e quindi non possono ricaricare dalla presa di casa con la economica tariffa casalinga. Finché le città non troveranno una soluzione dovranno usare una full-hydrid che in versione euro VII-VIII inquinerà ben poco.
Non varrà assolutamente la pena. Già oggi in alcuni casi è di molto preferibile un’elettrica, figuratevi tra 10 anni quando i prezzi delle elettriche saranno crollati e le prestazioni saranno superlative.
Le auto a benzina saranno dei catorci inutili.
Che sia il futuro non lo metto in dubbio, ma che tra 8-10 anni nessuno comprera' auto endotermiche e' una caxxata madonnale.
Se tutto andra' bene, e dico SE, forse quello che scrivi tu sara' possibile dal 2040 in poi.
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