Pronta un'altra Giga Press italiana per Tesla: la più grande al mondo, serve per l'esoscheletro di Cybertruck
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Giugno 2022, alle 10:10 nel canale Auto Elettriche
L'italiana Idra ha pronta una nuova pressa enorme, ed anche questa volta verrà fornita a Tesla, per la realizzazione del corpo del pick-up elettrico Cybertruck
A partire da Model Y, Tesla ha inaugurato un nuovo sistema produttivo, che consente di creare grandi parti di telaio in un unico pezzo, semplicemente stampandolo, anziché saldare insieme più di 70 componenti. Per far questo si serve di quelle che sono state soprannominate Giga Press, delle presse idrauliche enormi, che sono prodotte dall'italiana Idra.
Non si tratta ovviamente di un macchinario mai usato prima, ma Tesla è stata la prima a sperimentarne l'applicazione in parti così estese e così fondamentali in una vettura. Gradualmente le presse italiane sono entrate in servizio in tutti gli stabilimenti Tesla, da Freemont a Shanghai, passando per Austin e anche Berlino.
Ora scopriamo che una nuova pressa, ancora più grande, denominata NEO 9000, verrà consegnata a Tesla per la realizzazione del pick-up elettrico Cybertruck. Da alcune settimane Idra sta pubblicizzando il nuovo macchinario, ed in seguito è stato Elon Musk a rivelare per cosa sarebbe stata utilizzata.
Diversamente però da Model Y, in cui le presse vengono usate, come detto, per il telaio, la NEO 9000 pare che servirà per l'esoscheletro esterno di Cybertruck, una caratteristica unica che contribuisce alla sua incredibile resistenza. Come scoperto fin dalla prima presentazione, infatti, l'esterno di Cybertruck è realizzato in un particolare acciaio ripiegato a freddo, e la sua carrozzeria viene descritta come "un esoscheletro quasi impenetrabile, con forza e resistenza superiori". Parte di questa alta resistenza verrà dunque dal metodo produttivo, tramite lo stampaggio a pressione in un pezzo unico.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoRispecchieranno quello che dice la tipica donna americana al volante di un SUV grosso il doppio di quelli europei: "Se faccio un incidente non voglio essere io a subire danni" (purtroppo non riesco a trovare il video con l'intervista da postare come riferimento, lo sentii anni fa in televisione e mi rimase impressa)
In realtà se non è deformabile i danni li subisci eccome. Non l'auto, ma chi ci sta dentro.
Dipende; l'importante e' assorbire l'impatto. Se viene assorbito dalle deformazioni della tua macchina piuttosto che dall'altra con cui vai a sbattere, l'energia si dissipa comunque. Comunque mi fermo qua perche' non conosco i dettagli delle normative americane a riguardo e di come effettivamente hanno fatto i crash test su quest'auto, quindi potrei dire capperate.
Il problema e' se non va a sbattere su un'auto o su una che non si deforma come la sua.
Si ma se si deformano entrambe è meglio in generale. Poi se vai contro un albero allora è come essere in un frullatore.
Comunque la mia domanda era più che altro riferita alla commercializzazione in Europa, se prevista.
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per il resto spero abbiano previsto la deformazione strutturale in caso di incidente, altrimenti è come una smart
Hai le idee molto confuse. Questa è una pressa per la pressofusione, che è una tecnica di stampaggio di metalli bassofondenti. Ci si stampano alcune leghe di alluminio, non certo gli acciai, perciò non ha nulla a che vedere con la carrozzeria in acciaio inox del Cybertruck. Servirà ovviamente a stampare le parti del telaio di quel mezzo, come del resto ha detto lo stesso Musk: "Cybertruck body".
Mi piacerebbe anche sapere se secondo te oltre agli "esoscheletri esterni" esistono anche quelli interni..
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