Polestar 0, auto completamente a impatto zero entro al 2030: primi accordi
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Febbraio 2022, alle 14:01 nel canale Auto ElettrichePolestar punta a realizzare una vettura completamente a impatto zero, dalla nascita alla morte (e al post-morte), entro il 2030. Il progetto Polestar 0 sta registrando i primi accordi di collaborazione e si apre alle idee di chi ha qualcosa da proporre, anche privati.
Polestar, spin-off di Volvo (a sua volta in mano alla cinese Geely) per lo sviluppo di auto solo elettriche, si è data un obiettivo più che ambizioso: realizzare un'auto completamente a impatto zero entro il 2030.
Cosa significa? In pratica l'azienda vuole trovare un modo per fare una vettura "senza fare affidamento su soluzioni a basse emissioni di carbonio o schemi di compensazione ingannevoli. Il nostro obiettivo è eliminare tutte le emissioni derivanti dall'estrazione delle materie prime, dalla fabbricazione dei materiali, dalla fabbricazione dei prodotti e dal fine vita".
Il risultato di quello che rappresenterà un cambiamento epocale nel modo di costruire le auto prenderà il nome di Polestar 0. Da quasi un anno una "task force" interna è attiva e funzionante sotto la guida dell'ingegnere e veterano automobilistico Hans Pehrson, ma il cammino è lungo e soprattutto serve la collaborazione di tutti per centrare l'obiettivo.
Diverse realtà industriali hanno siglato lettere d'intenti per collaborare con Polestar nella ricerca delle soluzioni adatte. Il produttore norvegese di alluminio Norsk Hydro, il produttore svedese di airbag e cinture di sicurezza Autoliv, ZKW Group (divisione di LG impegnata su illuminazione ed elettronica), ZF e SSAB hanno deciso di contribuire al progetto. SSAB, ad esempio, lavorerà con Polestar per ottenere acciaio senza coinvolgere nel processo fonti fossili.
Il progetto è stato suddiviso in tre fasi e la prima sta prendendo forma proprio in questi giorni con il lancio di un bando aperto per la ricerca e la collaborazione. Questo invito globale non si rivolge solo ai fornitori, ma anche a imprenditori, innovatori, investitori, università, ricercatori, autorità e consumatori in generale. Dal 23 febbraio al 23 marzo gli interessati possono, tramite questo indirizzo, candidarsi per proporre idee e partecipare allo sviluppo.
"Dobbiamo approfondire i problemi globali che devono ancora essere risolti. Sono fiducioso che attraverso la ricerca e la collaborazione, non solo possiamo rifondere le grandi innovazioni del passato, creando risultati finali uguali o simili senza emissioni di gas serra, ma attingere a soluzioni che sono ancora in fase di ideazione", ha dichiarato Hans Pehrson. "Una società completamente sostenibile ci richiede di lavorare insieme in modi mai sperimentati. Ecco perché è necessario spostare l'attenzione e vogliamo unire le forze con coloro che sono ugualmente determinati a trasformare questa visione in realtà".
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer esempio, le gomme consumandosi e diffondono polveri sottili nell'aria.
è un concetto troppo complesso per i nuovi "green"... lascia perdere, non sprecare tempo
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