Peugeot apre gli ordini per E-3008 e E-5008 LR: sono le più economiche del mercato con quasi 100 kWh
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 17 Ottobre 2024, alle 12:28 nel canale Auto Elettriche
Come previsto arrivano gli ordini per le versioni con più autonomia, ed i prezzi sorprendono in positivo: sono forse i migliori del mercato con batteria di simile capacità
Le auto elettriche costano sempre di più delle termiche, ed in molti casi anche troppo? Stellantis prova a invertire la tendenza, con l'apertura degli ordini di Peugeot E-3008 ed E-5008 Long Range.
Abbiamo visto pochi giorni fa gli sforzi che i costruttori dovranno fare, in termini di vendite di auto elettriche, per rispettare le nuove normative europee del 2025, con Stellantis, forse un po' a sorpresa, messa tutto sommato bene.
Merito di una gamma elettrica ed ibrida varia, e che spazia ormai in tutti i brand del Gruppo, ma spetta al marchio del Leone, Peugeot, una prima assoluta: immettere sul mercato una elettrica di nuova generazione, con batteria long range, ad un prezzo competitivo.
Sì perché le nuove E-3008 ed E-5008 nella versione LR sono equipaggiate con la batteria da circa 97 kWh, prodotta in Francia dalla appena nata ACC. Si tratta di una batteria con celle al litio con chimica NCM, nichel-cobalto-manganese, in proporzione 811, cioè 80%, 10% e 10% rispettivamente. La chimica più moderna, e che assicura le migliori prestazioni in potenza, durata e capacità di ricarica.
Nel caso delle vetture del Leone le prestazioni si traducono anche in autonomia ai massimi del settore, con 700 km per la E-3008, e poco sotto per E-5008, con 668 km, il tutto con il motore elettrico da 230 CV. La ricarica impiega 27 minuti per passare dal 20% all'80%, oppure 10 minuti per aggiungere circa 150 km di autonomia.
Dicevamo però del prezzo competitivo, una cosa che si è vista raramente per batterie così grandi, per non dire praticamente mai. La E-3008 Long Range, con allestimento Allure, parte da 48.980 euro, mentre per la E-5008 si parte da 51.980 euro. Altre elettriche sul mercato, spaziando da Tesla, ai marchi europei ed anche cinesi, con batterie di circa 100 kWh costano ben di più, spesso sfiorando i 100.000 euro. Stellantis ha davvero l'opportunità di attirare i clienti preoccupati dalla poca autonomia dell'elettrico.
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12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn realtà è molto più semplice: è quello che vogliono i clienti. Mettetevi in testa che il 50% dei clienti mondiali, e forse anche di più, vuole i SUV, di qualsiasi forma, formato e dimensione. Se a voi non piacciono siete la minoranza, e dunque vi dovete accontentare della minoranza che viene prodotta in altri segmenti.
Anni fa avevo letto un articolo (statistica sugli investimenti) nel quale spiegavano che il muso alto è un vantaggio per la sopravvivenza dei pedoni. Con il muso basso in caso di investimento la persona (dopo la rottura delle gambe) finiva sul cofano e si schiantava sul parabrezza (molto duro) morendo.
Il frontale alto scaglia la persona lontano dalla macchina dandole più possibilità di sopravvivere. Tante ossa rotte sono meglio di una sola frattura al cranio o al collo.
Ricordo che da questa motivazione (fine anni 90 credo) la linea dei paraurti diretta verso modelli sempre più sottili (fattore CX) ha cambiato tendenza verso modelli più spessi e verticali.
Questa motivazione ha un senso ma non so quanto delle linee attuali delle auto (SUV con frontali alti 1,5 mt) sono giustificate da questa cosa.
Concordo ma in effetti 100Kwh delle batterie più costose (NCM) non te le possono regalare. 48K sono ancora troppi. Devono cambiare chimica verso qualcosa di più economico.
Speriamo sempre nelle batterie a stato solido.
Vedremo. Tra 5 anni dovrò cambiare macchina (del 2016). Speriamo.
Il frontale alto scaglia la persona lontano dalla macchina dandole più possibilità di sopravvivere. Tante ossa rotte sono meglio di una sola frattura al cranio o al collo.
Questa motivazione ha un senso ma non so quanto delle linee attuali delle auto sono giustificate da questa cosa.
ma io avevo letto il contrario esatto, ci sono anche dei video al riguardo di FortNine che mostra le ricerche al riguardo
ma poi scusa vuoi mettere una testata sul parabrezza con il veicolo in frenata rispetto a un frontale fra la tua testa e un muro in movimento?
ma poi scusa vuoi mettere una testata sul parabrezza con il veicolo in frenata rispetto a un frontale fra la tua testa e un muro in movimento?
Euroncap sostiene che il frontale alto sia meglio, c'è un minimo di assorbimento che il parabrezza non ha
ma poi scusa vuoi mettere una testata sul parabrezza con il veicolo in frenata rispetto a un frontale fra la tua testa e un muro in movimento?
Non ho capito da dove esce il tuo muro.
Pedone, auto il pedone rotola sul cofano perdendo poca velocità e si schianta sul parabrezza ad alta velocità (anche se la macchina sta frenando).
Pedone, auto e persona che viene spinta nella stessa direzione di marcia dell' auto dall'impatto dell'auto in frenata. La velocità del pedone sbalzato dall' auto è comunque più bassa della velocità di impatto.
Inoltre le auto non viaggiano verso i muri, quindi teoricamente davanti all'auto c'è spazio libero e non un muro. E non è detto che il pedone sia scagliato di testa lontano dall'auto. Il punto di gravita di una persone è in mezzo al busto non nella testa.
E comunque stiamo parlando di statistiche. A livello singolo il fattore culo è incalcolabile.
Speriamo sempre nelle batterie a stato solido.
Vedremo. Tra 5 anni dovrò cambiare macchina (del 2016). Speriamo.
Cambiare chimica oggi non è possibile. Per avere 97 kWh con le LFP servirebbe troppo spazio e troppo peso. Con lo stato solido si potrebbe, ma prima che i costi abbiamo una scala accettabile passerà del tempo.
La versione hybrid costa 34.000 euro, quindi non tantissimo di meno, considerando appunto il costo di una batteria così grande.
Molto dipende da come uno può ricaricare. Se carichi a casa, magari con fotovoltaico, e magari sul posto di lavoro, in 3 anni rispetto alla termica sei già in guadagno.
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