Pandina Jones, si chiama così l'ultimo progetto di Garage Italia su base della storica Panda 4x4
di Carlo Pisani pubblicata il 20 Gennaio 2020, alle 10:01 nel canale Auto ElettricheSi chiama molto fantasiosamente Pandina Jones e, oltre a sfruttare la piattaforma elettrica sviluppata in collaborazione con Newtron Group, adotta una serie di accorgimenti estetici per donare alla vettura un aspetto da fuoristrada in tutto e per tutto
Garage Italia e Lapo Elkann ne hanno pensata un'altra, dopo l'idea di convertire all'elettrico il famoso Pandino 4x4, per celebrare il traguardo di mezzo milione di followers su Instagram di Car&Vintage, presentano un nuova nuova versione del medesimo modello Fiat che vuole, almeno nel design e nella dotazione tecnica, rendere onore all'indole avventurosa di questa quattro ruote ispirandosi al personaggio di Indiana Jones per nome e design.
Si chiama molto fantasiosamente Pandina Jones e, oltre a sfruttare la piattaforma elettrica sviluppata in collaborazione con Newtron Group, adotta una serie di accorgimenti estetici per donare alla vettura un aspetto da fuoristrada in tutto e per tutto.
Rispetto al progetto Pandaris di qualche mese fa, questo nuovo modello acquista una nuova colorazione della carrozzeria sviluppata in collaborazione con BASF R-M, portapacchi sul tetto con annessa ruota di scorta, interni in tessuto Alcantara arancio acceso, nuovo impianto audio JBL ed un allestimento per il fuori strada costituito da griglie di protezione fanali, due grossi fari Carello installati davanti la griglia del radiatore e l’inclinometro posto sul cruscotto.
Per quanto riguarda la meccanica sostanzialmente nessuna novità dal precedente progetto, il motore elettrico risulta direttamente accoppiato alla trasmissione originale lasciando invariato trasmissione e marce, offrendo un'autonomia di soli 100 km, che poco si sposa al concetto di avventura, e velocità massima pari a 115 km/h, in abbinamento ad un sistema di ricarica tramite presa tipo 2 collocata al posto dell'originale bocchettone di rifornimento.
Un esercizio di stile che vuole sicuramente rendere omaggio all'importanza che il Pandino 4x4 ha avuto all'interno del segmento delle attività in fuoristrada, e che in alcune realtà continua a garantire, ma tutto sommato può essere considerato un progetto che fa parlare dell'avvento della tecnologia elettrica anche se, su progetti di retrofit come questo, certe specifiche non possono essere ancora migliorative rispetto a quanto hanno saputo offrire i rispettivi modelli a combustione.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo pensato anch'io alla Gipippa!
Così avrebbe avuto un suo perché. Ma elettrica ... con 100 km di autonomia...
100km sono pochi, ma per l'uso che molti facevano della 4x4 andrebbero benissimo. Il problema è che così possono prenderla giusto quelli che la tenevano in garage a Bardonecchia ai tempi del nonno di Lapo.
QUando questi retrofit scenderanno a prezzi realistici, sarò il primo a farne una...
Praticamente al primo attacco se non hai esaurito le batterie hai frantumato i conici e disintegrato i semiassi.
ma questi dove prendono il fumo?
hanno uno spaccia che vende meraviglie?
Poi dicono di renderla legale, gia' cosi' guarda che danni.
hanno uno spaccia che vende meraviglie?
Poi dicono di renderla legale, gia' cosi' guarda che danni.
scusa ma... hai visto chi ha "partorito" questa cosa?
non dovresti farti certe domande
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