Ora sappiamo quanti Cybertruck ha prodotto Tesla, grazie a due richiami per difetti

Molto spesso quando si legge di richiami per vetture Tesla, si scopre infine che si trattava di qualche problema risolvibile con un aggiornamento software da remoto, senza che il cliente si rechi in officina. Questa volta però pare che il richiamo, anzi due richiami, siano reali.

Riguardano il pick-up elettrico Cybertruck, sul quale Tesla non ha ancora rivelato numeri ufficiali di produzione e vendita, e che questa volta è stata costretta a dichiarare. Sono diverse online le segnalazioni di clienti che hanno perso, o quasi perso, una parte estetica che copre il binario della chiusura elettroattuato del vano di carico, un componente chiamato sail applique.

Si tratta di una cover plastica, per cui con rischio basso dovuto a impatti, ma che lascia scoperte alcune parti funzionali. È fissata in sede tramite classici gancetti, insieme a strisce biadesive. Da alcune testimonianze sembra che in fabbrica si siano spesso dimenticati di rimuovere la pellicola protettiva di un lato del biadesivo, lasciando i gancetti a supportare tutto il carico. Il richiamo interessa tutti i Cybertruck prodotti fino al 26 maggio 2024, cioè 11.383.

Riusciamo però ad andare ancora oltre questa data per un secondo richiamo, questa volta per un difetto al motore del tergicristallo. Come forse saprete, Tesla ha scelto di utilizzare un unico e molto grande tergicristallo, e sembra che in quasi tutti i pick-up prodotti ci sia un problema di surriscaldamento del motore. Precisamente al 6 giugno 2024 sono 11.688 i veicoli coinvolti. Il problema è già stato individuato con la collaborazione dei fornitori Valeo e USI, e il motore verrà sostituito.

Plausibile dunque immaginare che ad oggi la produzione sia arrivata intorno a quota 12.000 esemplari, ancora decisamente limitata, ma che inizia ad essere comunque consistente, e con un certo impatto a livello annuale.