Opel Astra Electric, prima guida. Comoda e affidabile, in attesa del salto di qualità
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 09 Novembre 2023, alle 13:10 nel canale Auto ElettricheAbbiamo provato per la prima volta la Opel Astra in versione completamente elettrica. Silenziosa e comoda, con un motore che conosciamo benissimo, ultimi colpi prima del salto alle nuove piattaforme
L'Opel Astra è una vettura che conosciamo benissimo, avendo provato nei mesi e anni passati le versioni elettrificate portate sul mercato da Stellantis. Si sapeva, fin dall'inizio, che sarebbe arrivata anche la variante completamente elettrica, e così é stato. Abbiamo dunque avuto l'opportunità di guidarla per una giornata, prima che i primi esemplari arrivino nelle concessionarie.
La Opel Astra Electric è lunga 4,37 metri, larga 1,86 metri e alta 1,47, con un passo di 2.675 mm. Il peso è intorno ai 1.700 kg, lo stesso peso della versione plug-in hybrid, ottenuto grazie all'utilizzo di alcuni materiali leggeri, che hanno permesso di risparmiare qualche kg. Il bagagliaio è appena sopra i 350 litri di capacità, anche qui, la stessa della plug-in.
Il powertrain è quello che ormai conosciamo benissimo, poiché utilizzato su quasi tutte le piccole e le medie Stellantis. Il motore è la nuova unità da 115 kW, o 156 CV, con 270 Nm di coppia. È alimentato da una batteria da 54 kWh, realizzata con celle di ultima generazione con composizione NMC 811. La ricarica arriva fino a 100 kW in corrente continua, mentre si ferma a 11 kW in corrente alternata. Tutto questo dà origine a un'autonomia di 418 km secondo il ciclo WLTP. Durante la nostra prova abbiamo ipotizzato un'autonomia reale, senza troppi accorgimenti, superiore ai 300 km, ma per una verifica più precisa servirà la classica prova su più giorni.
Dal punto di vista del design l'auto cambia pochissimo, con un paraurti frontale rivisto, semplificato, e reso più accattivante, stessa cosa che succede al posteriore dove, ovviamente, non ci sono più tubi di scarico. I cerchi sono dedicati, con un disegno più chiuso tra le razze, per renderli più aerodinamici. All'interno l'auto è identica alla versione plug-in hybrid. Questa, infatti, già non era dotata di alcuna leva del cambio, con la console centrale ad accogliere solo il pulsante di selezione di marcia, quello della modalità di guida, e quello per il freno di stazionamento elettrico.
Dunque l'organizzazione del design e degli spazi resta invariata, così come i materiali utilizzati per portiere, cruscotto e vani di riponimento. Nello spazio anteriore della console centrale troviamo le prese USB-C e il pad di ricarica wireless. Il pannello della strumentazione incorpora due distinti display, con quello centrale, per l'infotainment, rivolto verso il guidatore. Si possono comunque replicare le indicazioni del navigatore satellitare anche nella strumentazione dietro il volante o, in alternativa, le troviamo anche sull'head up display, un optional sempre molto apprezzato.
Meritano sempre una menzione particolare i sedili ergonomici certificati AGR. un plus per Opel non da poco, poiché davvero la qualità del viaggio migliora, con più comodità e meno stanchezza anche dopo alcune ore. Lo spazio per gli occupanti posteriori è discreto, con il posto centrale un po' sacrificato, ma in generale almeno quattro adulti sulla Opel Astra possono viaggiare senza particolari difficoltà.
Il motore, come detto, lo abbiamo provato già in diverse occasioni, e si è rivelato come al solito molto progressivo nell'erogazione (anche se scattante da fermo, soprattutto in modalità sport), con una buona frenata rigenerativa, che con l'opzione B attivata consente di utilizzare la guida a un pedale in molte situazioni, senza gravare sui freni meccanici. L'auto ci ha dato una sensazione di maggiore silenziosità (rispetto alla marcia solo elettrica della plug-in), segno che forse si è lavorato per meglio insonorizzare l'abitacolo, o forse semplicemente dipende dal fatto che la trazione anteriore è meno rumorosa grazie al nuovo motore prodotto in società con Nidec.
Le sospensioni, che spesso per Opel sono tarate in modo più rigido (insieme al volante molto diretto) ci sono parse nella media, con una impostazione adatta ad accontentare un'ampia fetta di clientela. Poco rollio, grazie al baricentro basso, ma non un'auto con un'impostazione sportiva, la giusta via di mezzo per un veicolo che appare più generalista rispetto al passato. Tutte sensazioni che andranno meglio approfondite su una prova più lunga, con differenti percorsi, così come sarà da verificare il consumo nelle varie situazioni. Al momento della nostra prova il listino italiano non era ancora stato definito, ma sappiamo che il prezzo di partenza sarà di 39.900 euro, quindi con accesso agli incentivi, ovvero fino a 5.000 euro in caso di rottamazione di un vecchio veicolo.
La Opel Astra Electric arriverà a breve nelle concessionarie, con consegne che potrebbero iniziare già entro la fine del 2023. Per noi invece appuntamento alla prova lunga, dove analizzeremo meglio anche la ricca suite di ADAS.
14 Commenti
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--il prezzo di partenza sarà di 39.900 euro
Breve check. No, il mio stipendio non é raddoppiato da quando una Astra la portavi a casa con 20k euro :-(
Poi:
--il prezzo di partenza sarà di 39.900 euro
Breve check. No, il mio stipendio non é raddoppiato da quando una Astra la portavi a casa con 20k euro :-(
E ricordiamoci che non è un sostituto al 100% vista la carenza di infrastrutture. 40'000€, sembra una barzelletta ma è la triste realtà.
Grazie, sistemato
ragion per cui, guarda a caso, in queste ultime settimane fioccano notizie di problemi, riduzione di investimenti da parte delle case, tutte notizie che hanno come comune denominatore un fatto: la domanda di questi veicoli non decolla
nessuno che seriamente si chieda il perchè
-fabbisogno energetico ancora distantissimo da quello che occorrerebbe per una elettrificazione di massa (già oggi importiamo oltre il 10% di energia dal nucleare francese e svizzero), figuriamoci quando milioni di veicoli con batterie da diverse decine da KWH saranno da ricaricare
-anche se si trovasse il modo di produrre tale quantità di energia necessaria, ricordiamoci che (per coerenza) deve assolutamente arrivare da fonti green rinnovabili, altrimenti casca l'asino...
-infrastruttura energetica completamente inadeguata (colonnine, wallbox, ecc.)
-veicoli costosissimi
-batterie ancora pesanti, con poca capacità in relazione al volume/peso occupati
-batterie costosissime (circa il 40-50% del costo del veicolo)
-valore dell'usato? bell'incognita... chi si comprerà una di queste macchine con garanzia batteria in scadenza, con il rischio potenziale di trovarsi a spendere 15-20mila euri per sostituirla
-tempi di caricamento ancora distanti da ciò che avviene oggi con i combustibili fossili (ricordiamo inoltre che la "salute" della batteria è inversamente proporzionale dalla velocità con cui la si ricarica)
in sostanza, ridurre al massimo i tempi di ricarica stressa di brutto la batteria
si doveva avere come faro la cosiddetta "neutralità tecnologica", ovvero porsi degli obiettivi senza propendere subito e in fretta per una delle possibili strade percorribili al fine di raggiungere tali obiettivi
Poi:
--il prezzo di partenza sarà di 39.900 euro
Breve check. No, il mio stipendio non é raddoppiato da quando una Astra la portavi a casa con 20k euro :-(
La piattaforma è quella, batterie e motore sono quelli, se si conosce un minimo il mercato attuale non ci dovrebbe aspettare nulla di rivoluzionario.
nessuno che seriamente si chieda il perchè
-fabbisogno energetico ancora distantissimo da quello che occorrerebbe per una elettrificazione di massa (già oggi importiamo oltre il 10% di energia dal nucleare francese e svizzero), figuriamoci quando milioni di veicoli con batterie da diverse decine da KWH saranno da ricaricare
-anche se si trovasse il modo di produrre tale quantità di energia necessaria, ricordiamoci che (per coerenza) deve assolutamente arrivare da fonti green rinnovabili, altrimenti casca l'asino...
Questi due punti però all'Uomo Comune interessano poco\niente, non credo che siano in molti a pensare "ohmioddio, quando saremo milioni come faremo?".
vero
vero
dinamicamente lo senti, ma interessa a così tanti?
-valore dell'usato? bell'incognita... chi si comprerà una di queste macchine con garanzia batteria in scadenza, con il rischio potenziale di trovarsi a spendere 15-20mila euri per sostituirla
Più che il pensiero della batteria il dubbio è "spendo 30.000€ oggi, tra 2 anni le batterie permetteranno il triplo di percorrenza...chi mi compra questo cadavere?"
No infatti non me ne sorprendo, speravo solo che dopo tutti questi anni a parlare di elettrico quando finalmente se ne uscivano con un modello piú "tradizionale" e "popolare" avrebbero fatto il possibile per proporlo ad un prezzo il piú possibile "tradizionle" e "popolare".
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