NIO investe sulle batterie LFP per abbassare i prezzi delle sue auto
di Giulia Favetti pubblicata il 11 Dicembre 2023, alle 17:59 nel canale Auto ElettricheIl marchio cinese starebbe valutando la chimica LFP (litio-ferro-fosfato) per le batterie delle sue auto elettriche, in modo da abbassare i prezzi delle vetture ed aumentare al contempo i suoi margini di guadagno (ad oggi molto bassi)
Secondo quanto riportato da CNEVPost, il marchio automobilistico 100% elettrico NIO, famoso soprattutto per i suoi pacchi batteria facilmente rimovibili e per le batterie di scambio (viste come valida alternativa alle classiche colonnine di ricarica) sarebbe intenzionato a puntare sulle batterie con chimica LFP (litio-ferro-fosfato) "pura" per le sue vetture.
Questa scelta, nelle intenzioni della casa, avrebbe molteplici vantaggi, fra cui abbassare il prezzo finale delle auto e al contempo ampliare i margini di guadagno (su singola unità) dell'azienda, al momento molto risicati.
Ad oggi NIO utilizza prevalentemente batterie con chimica NMC (nichel-manganese-cobalto) con due tagli di capacità, da 75 kWh o da 100 kWh, e un celle LFP "ibride" che utilizzano quattro moduli chimici al nichel per avere buone prestazioni anche a basse temperature.
Sulla propria pagina Facebook, il marchio ha postato un video in cui ha spiegato come funziona questa chimica ibrida: qui il link al video.
La scelta di investire massicciamente nelle LFP pure – che secondo i documenti ufficiali verranno fornite da CATL – sarebbe funzionale soprattutto per portare nuova linfa dentro le casse di NIO, che come accennato prima ha margini di profitto molto bassi.
Una maggior flusso di liquidità potrebbe, nel medio – lungo periodo, permettere a NIO di investire nella ricerca di chimiche più efficienti, andando a smorzare i limiti delle LFP che, come abbiamo detto in altre articoli dedicati a batterie alternative alle classiche agli ioni di litio, hanno una densità energetica e prestazioni a basse temperature molto più modeste rispetto alle celle tradizionali.
D'altra parte, queste nuove chimiche utilizzano materiali più economici e maggiormente diffusi (due aspetti che si riflettono sul prezzo finale dell’auto, legato a doppio filo al costo del pacco batteria) e rispetto alle celle agli ioni di litio hanno una maggiore stabilità (sono quindi meno suscettibili a rotture e/o incendi) e si degradano più lentamente.
NIO entro la fine del mese corrente dovrebbe presentare la sua nuova berlina di lusso, per ora riservata al mercato cinese, che verosimilmente sarà anche il primo a ricevere auto con batterie LFP.
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