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NIO inizia le consegne del SUV coupé EC7. Con batteria a noleggio costa fino a 17.000 euro in meno

di pubblicata il , alle 09:46 nel canale Auto Elettriche NIO inizia le consegne del SUV coupé EC7. Con batteria a noleggio costa fino a 17.000 euro in meno

NIO ha iniziato con leggero anticipo le consegne del SUV elettrico EC7, nel tentativo di spingere le vendite nel trimestre. L'esportazione in Europa è ancora in dubbio

 

Una nuova auto elettrica NIO ha iniziato a circolare sulle strade cinesi. Si tratta del SUV coupé EC7, le cui consegne sono appena iniziate, con circa 10 giorni di anticipo rispetto alla tabella di marcia.

Secondo alcune fonti asiatiche NIO avrebbe spinto per anticipare i tempi, nel tentativo di alzare le vendite nel secondo trimestre. A marzo, infatti, la casa cinese era riuscita a consegnare più veicoli anno su anno, ma ben 2.000 in meno rispetto al mese di febbraio.

NIO EC7

Il SUV EC7 è costruito sulla piattaforma NT2.0 di NIO, e condivide molte caratteristiche del powertrain con la ET7. La potenza totale è di 480 kW, divisa tra il motore a induzione posteriore da 300 kW, e quello a magneti permanenti frontale da 180 kW. L'accelerazione da 0 a 100 km/h ferma il cronometro a 3,8 secondi.

NIO EC7

I clienti hanno la possibilità di scegliere la batteria da 75 kWh o quella da 100 kWh, per un prezzo che è l'equivalente di 64.000 euro o 76.000 euro. Come ben sappiamo, però, NIO propone anche la funzionalità di scambio batteria nelle sue numerose stazioni, e per chi vuole usufruire di questo metodo di "ricarica" la batteria non è di proprietà.

Il prezzo della vettura con Battery as a Service scende dunque a 55.000 euro o 59.000 euro. Per contro, ovviamente, c'è da pagare la quota mensile per lo scambio batteria, che è rispettivamente di 128 euro o 220 euro. Lo stile del modello ben si adatta ai gusti europei, ma pare che NIO non abbia ancora deciso se esportare EC7 anche alle nostre latitudini. Molto probabilmente dipenderà dalle vendite in patria.

3 Commenti
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WarSide08 Maggio 2023, 10:30 #1
Penso che il modello a subscription per la batteria sia l'unico sostenibile e da implementare per le auto elettriche, ma:

1. Senza i punti di cambio batteria le persone non la compreranno.
2. I costi dell'auto "nuda" sono ancora proibitivi e la subscription dovrebbe essere basata sul numero di "km" (aka numero di cambi batteria) fatti e non su un fisso mensile.

Ci vedo un tipico "chicken & egg problem" che potrebbero provare a risolvere vendendo sottocosto le auto, ma mi immagino che gli investitori non ne sarebbero troppo felici. Spero riescao nell'impresa e non facciano la fine di Better Place ( https://en.wikipedia.org/wiki/Better_Place_(company) )
TorettoMilano08 Maggio 2023, 10:38 #2
Originariamente inviato da: WarSide
Penso che il modello a subscription per la batteria sia l'unico sostenibile e da implementare per le auto elettriche, ma:

1. Senza i punti di cambio batteria le persone non la compreranno.
2. I costi dell'auto "nuda" sono ancora proibitivi e la subscription dovrebbe essere basata sul numero di "km" (aka numero di cambi batteria) fatti e non su un fisso mensile.

Ci vedo un tipico "chicken & egg problem" che potrebbero provare a risolvere vendendo sottocosto le auto, ma mi immagino che gli investitori non ne sarebbero troppo felici. Spero riescao nell'impresa e non facciano la fine di Better Place ( https://en.wikipedia.org/wiki/Better_Place_(company) )


lato "sostenibilità" non vedo problemi nelle batterie. si utilizzano finchè si può e poi o si mettono nei sistemi di accumulo o si riciclano.
per lo swap delle batterie le vedevo bene agli inizi per diffondere le auto elettriche, adesso è anacronistico. piuttosto, per chi ne ha necessità, si potrebbe implementare su alcune auto una piccola batteria aggiuntiva (30 km autonomia?) da poter staccare alla bisogna e ricaricare in ufficio o a casa
..Fabio08 Maggio 2023, 15:06 #3
Originariamente inviato da: TorettoMilano
...si potrebbe implementare su alcune auto una piccola batteria aggiuntiva (30 km autonomia?) da poter staccare alla bisogna e ricaricare in ufficio o a casa


L'idea non è affatto male, permetterebbe ad esempio a chi ha un impianto fotovoltaico di ricaricare l'auto (anche se molto parzialmente) anche quando non è in casa.
30km coprirebbero il percorso casa-lavoro della maggior parte della popolazione.
Certo ci sono le batterie di accumulo domestiche, ma hanno ancora costi esagerati e ci sarebbe un'ulteriore perdita di energia nel trasferimento tra batteria di accumulo e batteria dell'auto.
Al momento il grosso problema sarebbe il peso, per fare 30km ci vogliono mediamente 4.5kWh, una batteria con tale capacità ed una scocca che la renda resistente peserebbe attualmente circa 40kg...

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