LightYear ha infine dichiarato fallimento, ma è tornata, ancora
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 21 Febbraio 2023, alle 11:13 nel canale Auto ElettricheI fondatori di LightYear non vogliono lasciar morire la propria creatura. Dopo pochi giorni dallo stop delle operazioni, è arrivato il fallimento, ma ora anche la rinascita, con nuovi fondi
Chi segue le peripezie di LightYear, l'azienda olandese che ha realizzato un'auto elettrica fotovoltaica, si ricorderà molto probabilmente quando alla fine di gennaio venne annunciato un improvviso stop alle operazioni di produzione, con richiesta di sospensione dei pagamenti.
In realtà quella situazione si è rivelata essere il preludio alla dichiarazione di fallimento, presentata presso il tribunale competente pochi giorni dopo, con l'annuncio che il curatore fallimentare si sarebbe occupato in prima istanza dei dipendenti e poi dei fornitori e di eventuali altri debiti.
Ma i fondatori non hanno gettato la spugna, e ora annunciano di essere ritornati, praticamente sotto forma di una nuova società, finanziata da nuovi investitori, e che si occuperà esclusivamente della LightYear 2, la seconda vettura che dovrebbe essere per il mercato di massa. Ciò, indirettamente, conferma la morte prematura del progetto della prima LightYear da 250.000 euro.
I nuovi investitori però non si butteranno nella mischia senza garanzie, anche se credono nel progetto. I fondatori di LightYear, ancora al timone in questa nuova incarnazione, hanno dovuto mettere sul piatto la proprietà intellettuale sviluppata in questi anni, come garanzia in caso di ulteriore fallimento.
La momento l'azienda informa di essere al lavoro per definire tutti i dettagli della rinascita, mentre i vecchi dipendenti sono formalmente disoccupati, in attesa di conoscere il loro destino.
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