La Toyota bZ4X non parte al meglio: la AWD impiega un'ora per caricare all'80%
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 16 Maggio 2022, alle 11:29 nel canale Auto ElettricheI primi test di ricarica indicano scelte estremamente conservative, soprattutto sulla potenza supportata e sulla relativa velocità di ricarica. Colpa dell'enorme garanzia promessa?
Il canale YouTube "Out of Spec Reviews" ci ha abituato a video con prove rigorose e precise misurazioni delle potenzialità di ricarica delle auto elettriche, e questa volta è passata per le loro mani una delle prime Toyota bZ4X. Si tratta della prima vera auto esclusivamente elettrica della casa giapponese, arrivata dopo anni di resistenza alla crescente elettrificazione del mercato.
L'auto avrà anche due gemelle, che sono la controparte di casa Lexus, e la Subaru Solterra, ma da quello che traspare dalla prova di ricarica sembra partirà con un metaforico freno a mano tirato. A dire il vero qualche sospetto già era nato dalle specifiche tecniche che Toyota aveva rivelato.
La bZ4X è infatti disponibile in due versioni, con due pacchi batteria differenti. La prima è a trazione anteriore, con batteria da 71,4 kWh, fornita da Panasonic, mentre quella che sarebbe la top di gamma ha trazione integrale e batteria leggermente più grande, 72,8 kWh, fornita da CATL. Il problema nasce dalla massima potenza supportata in ricarica DC: la prima arriva a 150 kW, mentre la seconda solo a 100 kW.
Quello che in realtà è stato notato (in attesa di verifica con altre prove, ovviamente) è che tale picco non viene raggiunto. Cosa normale si potrebbe dire, ma il problema arriva quando nel corso della ricarica le potenze in gioco si fanno davvero troppo limitate, tanto da calare a circa 50 kW già al 50%, come si vede dal grafico qui sopra. Il risultato è che per arrivare all'80%, percentuale spesso citata nel marketing, la bZ4X americana ha impiegato ben 62 minuti, ed addirittura 93 minuti per il 90%. Impietosa poi l'attesa per gli ultimi punti percentuali, con la potenza che crolla a 1 kW dal 94%.
Un altro dato molto interessante che emerge dalla prova è la quantità di energia immagazzinata dalla vettura. Secondo l'infrastruttura di ricarica, l'elettrica giapponese ha totalizzato circa 61 kWh, al lordo di eventuali dispersioni, il che indica un buffer inutilizzabile dall'utente molto generoso. La scelta potrebbe ricondurre all'estrema longevità della batteria sbandierata da Toyota. La casa infatti promette una capacità residua del 90% dopo 10 anni o 240.000 km percorsi. Davvero tanto, ma forse a scapito della velocità di ricarica e dell'autonomia.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoScusa da cosa si capirebbe che la batteria è usurata?
Vedendo grafici simili di altre auto mi pare abbiano lo stesso andamento, il problema mi sembra essere proprio la limitazione della potenza.
Vedendo grafici simili di altre auto mi pare abbiano lo stesso andamento, il problema mi sembra essere proprio la limitazione della potenza.
perchè una batteria al litio nuova regge cariche di 2C almeno fino al 60-70% di SoC. ovviamente la mia è solo una teoria, sarebbe da testare sui banchi prova. non sappiamo che celle vengono usate ne le tensioni limite imposte dalla centralina
è già stato implementato un regolatore di potenza di ricarica indipendente dalla potenza erogata alla spina?
la vedrei una implementazione importante, non mi interessa nulla se ci mette un'oretta se devo pranzare come esempio ma anche a casa se la ricarico durante la notte, mentre avendo disponibilità (di potenza erogata) e fretta qualche ricaricarica veloce e potente in alcuni frangenti particolari potrebbe "salvare"
Ma se è un'auto appena presentata, come può essere una batteria usurata?
è già stato implementato un regolatore di potenza di ricarica indipendente dalla potenza erogata alla spina?
la vedrei una implementazione importante, non mi interessa nulla se ci mette un'oretta se devo pranzare come esempio ma anche a casa se la ricarico durante la notte, mentre avendo disponibilità (di potenza erogata) e fretta qualche ricaricarica veloce e potente in alcuni frangenti particolari potrebbe "salvare"
Molte auto permettono di regolare la potenza di ricarica, ma solo in corrente alternata, in corrente continua auto e colonnina negoziano la potenza massima e quella ti prendi
2C sarebbe il doppio della capacità della batteria?
Quindi dovrebbe reggere 140kw circa fino al 50-60% di soc?
Però come suggerisce la parte finale dell'articolo potrebbe essere voluto dalla casa per preservare la durata della batteria.
Toyota è molto attenta su queste cose di solito e non è la prima volta che fa scelte strane per via della loro mentalità giapponese.
Mi sembra una visione troppo superficiale delle strategie Toyota.
Non hanno mai puntato all'idrogeno come tecnologia di punta ma solo come possibile alternativa.
Dall'altra parte sono l'unica casa automobilistica ad aver cominciato a investire 30 anni fa nella tecnologia che oggi va per la maggiore, l'ibrido, in questa tecnologia sono oggi i numeri uno e oggi ne stanno raccogliendo i frutti confermandosi primo gruppo al mondo come vendite e in crescita nonostante le difficoltà del 2021.
Questo probabilmente li rende anche abbastanza esperti su come trattare le batterie e se limitare la ricarica in questo modo è veramente una scelta come sembra e hanno voluto farlo anche a discapito della velocità di ricarica stai pur certo che avranno una buona ragione.
Ci sarà pur una ragione se Toyota ti garantisce la batteria al 90% per 10 anni mentre Tesla te la garantisce al 70% per 8 anni, o sono matti o sanno quello che fanno, lo scopriremo nei prossimi anni.
P.S: si ho una Toyota ibrida e sono un po' di parte
magari è una di quelle usate dai giornalisti che la strapazzano quando la provano
Quindi dovrebbe reggere 140kw circa fino al 50-60% di soc?
si una batteria buona lo fa...
ci sta, da capire le tensioni delle batterie per vedere quanto sono conservativi in toyota
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