La strategia di Mini per il futuro: nel 2025 ultimo modello termico, poi solo elettrico
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 03 Novembre 2021, alle 16:13 nel canale Auto Elettriche
Il marchio segue la strategia di BMW verso una completa elettrificazione. L'ultimo modello con motore endotermico sarà presentato nel 2025, per un passaggio totale all'elettrico negli anni successivi
Mini è di proprietà di BMW, e come il gruppo principale è quindi entrata in una fase di azzeramento delle emissioni che porterà inevitabilmente verso l'elettrico. Oggi sono stati comunicati i punti che attraverserà il marchio per ottenere questo risultato.
Mini lancerà sul mercato l'ultimo modello con motore endotermico nel 2025. Non significa che in quel momento non si affiderà più ai combustibili fossili, ma solo che i modelli lanciati in quell'anno saranno gli ultimi a farne uso, e proseguiranno per la loro normale carriera. Vita di un singolo modello che può arrivare nel mondo automotive anche a 7 anni, ed è dunque plausibile fissare al 2032 l'ultimo anno in cui verranno vendute Mini a benzina o diesel.
Nel frattempo però la quota di elettrico e elettrificato aumenterà gradualmente, anche con l'introduzione di nuovi modelli. Già nel 2023 arriverà una nuova elettrica, che molto probabilmente sarà la nuova Mini Countryman.
Per sfruttare la popolarità dell'elettrico Mini cercherà anche di posizionarsi meglio nel mercato cinese, e lo farà con altre due auto elettriche, prodotte direttamente in Cina. In Europa invece la produzione dovrebbe essere concentrate nello stabilimento di Leipzig, dove vedranno la luce anche ibride e ibride plug-in, oltre alla sopracitata nuova elettrica, simile alla BMW X1, che avrà anch'essa una variante a batteria, iX1.
L'ultimo dettaglio riguarda la fase industriale. Sostenibilità non significa solo zero emissioni alla ruota, ma anche minor inquinamento in fase di produzione. Mini e BMW contano di ottenere una riduzione del 20% di emissioni di CO2 anche dalla catena di approvvigionamento, e ben l'80% in meno durante la produzione, grazie anche all'uso di più energia rinnovabile. Si integrerà con questa strategia anche l'uso di un maggior numero di materie prime riciclate o a basso impatto ambientale.
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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoche diventino a pile o meno mi cambia nulla..
mi preoccupa di più la sparizione della M4 .. quella si.. ma non è un problema.. fra qualche anno ne prenderò una usata e poi me la terrò.. a differenza di chi vuole le pile io sto riducendo i viaggi aumentando la tele-assistenza e questo porta un beneficio ecologico molto superiore a comprare una macchina a pile..
i km che farò per vacanze li farò a benzina compensando le emissioni con buona pace dell'ecologia e con piena soddisfazione mia.
bmw.. è un mio cliente come un altro.. specie quando non avrà più auto interessanti
Con buona pace delle macchine a pile...e dei bimbi.
questo è sicuramente vero e come già noto in termini di sostenibilità l'opzione migliore è sempre quella di limitare gli spostamenti superflui e quando necessario utilizzare mezzi condivisi rispetto alla mobilità privata, o se il tragitto è molto breve semplicemente le proprie gambe per chi ne è dotato o al più una bicicletta (o i tanto criticati monopattini...)
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