La Commissione Europea apre ufficialmente l'indagine antidumping sulle auto elettriche cinesi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 15 Gennaio 2024, alle 17:32 nel canale Auto ElettricheL'indagine della Commissione Europea si concretizza con la visita degli investigatori presso le sedi cinesi di diversi gruppi che esportano nel nostro continente
Ursula von der Leyen lo aveva gridato a gran voce, "posso annunciare oggi che la Commissione sta avviando un’indagine antisovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina", e oggi questa indagine assume contorni molto più concreti, secondo quanto apprendiamo da Reuters.
L'agenzia stampa fa sapere, grazie a fonti anonime, che gli investigatori della Commissione Europea visiteranno nelle prossime settimane le sedi cinesi di tre grossi gruppi automotive. Si tratta di BYD, che vende da poco in Europa con il suo marchio, Geely, a cui sono legati tanti brand, tra cui Volvo, Zeekr o Lotus, e SAIC, il cui esempio di elettriche a basso costo è MG.
L'indagine antidumping in corso si basa sul presupposto che gli importatori cinesi di veicoli elettrici beneficino di eccessivi sussidi statali nel loro paese d'origine, come aveva chiarito la stessa von der Leyen: "i mercati globali sono ora inondati da auto elettriche cinesi più economiche, e il loro prezzo è mantenuto artificialmente basso da enormi sussidi statali. Questo sta distorcendo il nostro mercato".
In realtà non è del tutto chiaro a quali prezzi chiaramente bassi si riferisse, in quanto, ad eccezione di MG, gli altri brand hanno prezzi più o meno in linea con il mercato europeo, se non addirittura leggermente superiori. Sembra comunque che i produttori occidentali che costruiscono auto elettriche in Cina, come BMW, Tesla o Renault, non saranno coinvolti nelle indagini.
La Cina, tramite un portavoce del Ministero del Commercio cinese, ha ovviamente rimandato al mittente le accuse: "Questa indagine sui dazi compensativi da parte dell’Europa si basa solo su presupposti soggettivi sui cosiddetti sussidi. Mancano prove sufficienti a sostegno di ciò e non sono coerenti con le norme pertinenti dell’OMC, e la Cina ne è fortemente insoddisfatta".
Le visite di verifica degli investigatori europei servono per confermare (o smentire) i questionari compilati in anticipo dai produttori di automobili. L'indagine dovrebbe concludersi entro 13 mesi dal suo avvio, con i dazi provvisori che possono essere imposti fino a 9 mesi dopo, mentre quelli definitivi per l'appunto entro 13 mesi dall'inizio della procedura, ovvero entro novembre 2024.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià. Il bello è che più di tutti ci rimette l'UE, ovvero noi.
Avete ragione, dobbiamo dargli il culo ed in silenzio.
Prego, dopo di voi.
La terza guerra c'è già: quella nel canale di Suez.
La quarta sarà probabilmente la Cina alla conquista militare di Taiwan.
Poi in canna abbiamo anche la Corea del Nord e Iran e in generale un po' di BRICS che a regola si sono messi d'accordo per fare casino tutti insieme e destabilizzare l'ordine mondiale con una sorta di "terza guerra mondiale diffusa".
Perdonaci, dovremmo metterci a novanta, far fallire le nostre industrie (che già soffrono) e farci comprare direttamente dai cinesi
Comprare? Dobbiamo regalarci!
Dove erano quando hanno massacrato la produzione Italiana dei Bachi da seta ?
Dove erano quando hanno fatto a pezzi le nostre aziende di filati ?
Dove erano quando abbiamo eliminato la nostra produzione di pannelli FV perché la Cina faceva dumping ?
Perchè si svegliano adesso ? Perchè è la Germania ad essere colpita dal dumping cinese e allora l’Europa si mobilita per aiutare i poveri tedeschi.. ma quando ci svegliamo e iniziato a fare in Europa come fanno in Cina ?
Dumping ?.. ma se ci sono distese di pannelli FV in meridione pagate dal governo cinese e sovvenzionate dai conti energia italiani ?.. stiamo versando miliardi in sovvenzioni dalle tasche degli italiani al governo cinese e ci svegliamo adesso per il dumping delle auto cinesi ?.. meglio di niente ma tardi e poco..
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