Italia, ad agosto immatricolazioni elettriche a +83%. Ora c'è lo spettro della fine degli incentivi

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Auto Elettriche Italia, ad agosto immatricolazioni elettriche a +83%. Ora c'è lo spettro della fine degli incentivi

Ad agosto le vendite di auto elettriche in Italia mantengo il trend positivo, ma proprio negli ultimi giorni del mese gli incentivi si sono esauriti. Senza un intervento del Governo il mercato potrebbe avere un contraccolpo

 

Con sempre più modelli in arrivo sul mercato, e con diversi incentivi statali e regionali, il mercato delle auto elettriche ed ibride plug-in in Italia si è mantenuto su alti livelli. Ad agosto, nonostante un mercato automotive palesemente in calo, sia rispetto al 2019 ma anche rispetto al 2020, le immatricolazioni di auto PEV (somma di BEV e PHEV) sono cresciute dell'83%, con 6.459 unità, suddivise in 3.233 BEV (auto elettriche a batteria) e 3.226 PHEV (ibride plug-in).

Ormai la quota mercato sfiora il 10%, e da inizio anno sono ben 86.040 le auto immatricolate. Tra tutte le auto elettriche la più venduta è la Fiat 500e, con 6.557 esemplari, seguita dalla sempre presente smart fortwo con 4.082, mentre al terzo posto c'è un'altra city car di successo, la Renault Twingo ZE con 3.951. Al quarto posto troviamo invece la Tesla Model 3 con 3.430 immatricolazioni, e chiude la top five l'immortale Renault Zoe, ferma a 2.627.

Mercato BEV e PHEV

Un particolare settore che si direbbe fin qui abbia tenuto botta, ma sul quale ora pesa come un macigno l'esaurimento degli incentivi statali Ecobonus. Come abbiamo visto in un nostro precedente articolo, l'esaurimento dell'Ecobonus ha di fatto bloccato anche il secondo fondo, Extrabonus, risultando quindi in un azzeramento improvviso degli incentivi. Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, lo sottolinea ancora una volta nel suo report mensile, e denuncia come i suoi ripetuti avvertimenti siano per mesi caduti nel vuoto.

Motus-E ricorda ancora che allo stato attuale ci sono 57 milioni di euro bloccati nel fondo Extrabonus, e che è necessario un tempestivo intervento del Governo per spostare parte di questa cifra sull'Ecobonus esaurito. Ma cosa succederà dunque alle vendite nelle prossime settimane? Con molta probabilità non vedremo un crollo immediato delle immatricolazioni, per via del meccanismo degli incentivi.

La quota spettante a ogni cittadino viene infatti prenotata sul portale ministeriale all'atto dell'ordine della vettura. È plausibile dunque ritenere che buona parte degli incentivi terminati sia stata prenotata per auto che verranno consegnate da settembre in poi. Il mercato avrà comunque un freno, per la mancanza delle vendite delle auto elettriche in pronta consegna, ma è probabile che gli effetti più negativi si avranno verso fine anno, se non addirittura a gennaio 2022.

31 Commenti
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sbaffo02 Settembre 2021, 16:08 #1
Secondo me farebbero bene a non rinnovare gli incentivi sulle auto e spendere quei soldi sulle infrastrutture di ricarica:
- le auto sono una spesa effimera, le infrastrutture sono investimenti duraturi.
- i prodotti attuali sono acerbi e l'evoluzione importante, vedi la Aion che si ricarica in 8 minuti. Se si diffonderà tra un paio di anni le auto di oggi a ricarica "lenta" non le vorrà più nessuno e varranno nulla. Comunque le auto elettriche hanno una data di scadenza, che coincide con quella della batteria (finchè i prezzi non scendono).
- se non ci sono le condizioni infrastrutturali il mercato più di tanto non potrà crescere pur se dopato dagli incentivi. Meglio creare le condizioni per cui si sviluppi da solo in maniera naturale che doparlo per poi rottamare tutto tra qualche anno.
No?
nickmot02 Settembre 2021, 16:17 #2
Originariamente inviato da: sbaffo
Secondo me farebbero bene a non rinnovare gli incentivi sulle auto e spendere quei soldi sulle infrastrutture di ricarica:
- le auto sono una spesa effimera, le infrastrutture sono investimenti duraturi.
- i prodotti attuali sono acerbi e l'evoluzione importante, vedi la Aion che si ricarica in 8 minuti. Se si diffonderà tra un paio di anni le auto di oggi a ricarica "lenta" non le vorrà più nessuno e varranno nulla. Comunque le auto elettriche hanno una data di scadenza, che coincide con quella della batteria (finchè i prezzi non scendono).
- se non ci sono le condizioni infrastrutturali il mercato più di tanto non potrà crescere pur se dopato dagli incentivi. Meglio creare le condizioni per cui si sviluppi da solo in maniera naturale che doparlo per poi rottamare tutto tra qualche anno.
No?


92 minuti di applausi.
Molto meglio investire in infrastrutture piuttosto che aiutare qualche benestante a comprarsi la tesla o la 500e per molgie e figli.
Perché senza infrastrutture, nessuno le comprerá anche se dovessero costare 5000€.
tommy78102 Settembre 2021, 16:20 #3
non c'è solo la fine degli incentivi, il mercato di chi dispone di un garage per ricaricare la macchina ogni sera è ben definito e destinato a saturarsi presto rispetto alla moltitudine di persone che non ha questa possibilità e sceglierà quindi sempre auto classiche.
ulk02 Settembre 2021, 16:39 #4
Senza prezzi popolari non si va da nessuna parte, si ci sarebbe la Dacia che con gli incentivi costa meno di 10.000 euro ma ha scarsa autonomia. Qui si che ci vorrebbe un impegno europeo con incentivi a tutto tondo dalla A alla Z.
Massimiliano Zocchi02 Settembre 2021, 16:39 #5
Originariamente inviato da: sbaffo
Secondo me farebbero bene a non rinnovare gli incentivi sulle auto e spendere quei soldi sulle infrastrutture di ricarica:
- le auto sono una spesa effimera, le infrastrutture sono investimenti duraturi.
- i prodotti attuali sono acerbi e l'evoluzione importante, vedi la Aion che si ricarica in 8 minuti. Se si diffonderà tra un paio di anni le auto di oggi a ricarica "lenta" non le vorrà più nessuno e varranno nulla. Comunque le auto elettriche hanno una data di scadenza, che coincide con quella della batteria (finchè i prezzi non scendono).
- se non ci sono le condizioni infrastrutturali il mercato più di tanto non potrà crescere pur se dopato dagli incentivi. Meglio creare le condizioni per cui si sviluppi da solo in maniera naturale che doparlo per poi rottamare tutto tra qualche anno.
No?


Potrebbe anche essere giusto, se non che in realtà l'Italia non è messa così male a infrastruttura, cresce di continuo e ci sono diversi soggetti molto grandi già impegnati. Allo stato attuale la rete di ricarica non sembra aver bisogno di incentivi (oltre a quelli già presi dall'Europa), le auto invece hanno ancora prezzi alti, e gli incentivi sono serviti per vendere molte auto che altrimenti i clienti non si sarebbero potuti permettere, non benestanti. Non fate i conti in tasca agli altri. C'è chi ha imparato a ragionare in termini di spesa mensile sostenibile, non di costo assoluto.
Mparlav02 Settembre 2021, 17:16 #6
Originariamente inviato da: sbaffo
Secondo me farebbero bene a non rinnovare gli incentivi sulle auto e spendere quei soldi sulle infrastrutture di ricarica:
- le auto sono una spesa effimera, le infrastrutture sono investimenti duraturi.
- i prodotti attuali sono acerbi e l'evoluzione importante, vedi la Aion che si ricarica in 8 minuti. Se si diffonderà tra un paio di anni le auto di oggi a ricarica "lenta" non le vorrà più nessuno e varranno nulla. Comunque le auto elettriche hanno una data di scadenza, che coincide con quella della batteria (finchè i prezzi non scendono).
- se non ci sono le condizioni infrastrutturali il mercato più di tanto non potrà crescere pur se dopato dagli incentivi. Meglio creare le condizioni per cui si sviluppi da solo in maniera naturale che doparlo per poi rottamare tutto tra qualche anno.
No?


Gli investimenti sulle infrastrutture di ricarica, pubblici e privati, sono di gran lunga superiori a quelli per l'acquisto delle auto elettriche e sono cominciati molto prima.
sbaffo02 Settembre 2021, 17:16 #7
Originariamente inviato da: Massimiliano Zocchi
Potrebbe anche essere giusto, se non che in realtà l'Italia non è messa così male a infrastruttura, cresce di continuo e ci sono diversi soggetti molto grandi già impegnati. Allo stato attuale la rete di ricarica non sembra aver bisogno di incentivi (oltre a quelli già presi dall'Europa), le auto invece hanno ancora prezzi alti, e gli incentivi sono serviti per vendere molte auto che altrimenti i clienti non si sarebbero potuti permettere, non benestanti. Non fate i conti in tasca agli altri. C'è chi ha imparato a ragionare in termini di spesa mensile sostenibile, non di costo assoluto.


Si ma quelle auto hanno ancora problemi di gioventù (scarsa autonomia come dicono sopra, cerica lenta, ecc.) e finiranno in discarica tra non molti anni. Se qualcuno non può permettersele le prenderà al prossimo giro quando saranno migliorate e di molto. Tutti quelli che non hanno un box anche se possono permettersela non la comprano comunque.
In realtà se uno davvero vuole non sono i 4000e circa di differenza a fermarlo (ibride mediogamma) ma il fatto che non conviene ancora. Se proprio sei tirato basta rinuciare ai sedili in pelle/cerchi maggiorati /qualche optional fuffa che più o meno vai in pari. I tassisti invece girano con le prius dal primo giorno perchè gli conviene.
Se uno si prende la tesla invece non ha problemi di soldi.

Io vedo mio padre che ha preso una plugin ibrida, autonomia solo elettrica 45km circa, dopo i primi tempi in cui la ricaricava si è stufato e in pratica ora va a benzina portadosi dietro 400kg di zavorra (batterie). Senza parlare dei viaggi in autostrada che ovviamente superano di molto i 30km elettrici a quelle velocità. Di fatto ora consuma di più del modello solo a benzina, l'ibrido è servito solo a migliorare l'omologazione, e a spendere incentivi statali per consumare di più, soldi buttati anzi controproducenti. E tra qualche anno ci saranno 400kg di batterie in più da smaltire, per nulla.

@ Mparlav
che incentivi ci sono per le colonnine/ricariche private? Il mio condominio tra un po' dovrà "ristrutturare" i box per portare più corrente, ora chi ricarica rischia di far saltare la corrente di tutti i box (già successo a mio padre e a un vicino)

P.S: come vedete anche chi ha un box ha problemi a ricaricarla.
Non ci arrischiamo a ricaricarla di notte, se lo fa anche qualcun'altro salta tutto e il mattino dopo la gente con la serranda elettrica che non si alza quando deve andare al lavoro ci aspetta coi forconi...
Bluknigth02 Settembre 2021, 18:17 #8
In realtà se vuoi ricaricare nel box dovresti avere il tuo wallbox con linea indipendente.

Peraltro mi spiegava in ingegnere che c’è una normativa riguardo a queste cose, che come spesso accade tutti ignorano (in entrambi i sensi, non la conoscono o semplicemente se ne fregano).
Lui dopo aver fatto un corso di formazione al riguardo ha detto che l’auto elettrica può rimanere in concessionaria per quello che lo riguarda. La cosa buffa è che prima era un grande sostenitore della stessa.

Opteranium02 Settembre 2021, 18:29 #9
Originariamente inviato da: sbaffo
Io vedo mio padre che ha preso una plugin ibrida, autonomia solo elettrica 45km circa, dopo i primi tempi in cui la ricaricava si è stufato e in pratica ora va a benzina portadosi dietro 400kg di zavorra (batterie). Senza parlare dei viaggi in autostrada che ovviamente superano di molto i 30km elettrici a quelle velocità. Di fatto ora consuma di più del modello solo a benzina, l'ibrido è servito solo a migliorare l'omologazione, e a spendere incentivi statali per consumare di più, soldi buttati anzi controproducenti. E tra qualche anno ci saranno 400kg di batterie in più da smaltire, per nulla.

scusa ma l'errore è di tuo padre, che evidentemente non ha preso un prodotto allineato alle sue esigenze (di guida e di spostamenti).
Da parte mia non passerò all'elettrico almeno per altri 10 anni, dato che faccio anche 100km al giorno.
Precisazione: con 45 km di autonomia in elettrico le batterie saranno si e no da 5-6 kWh di capacità, quindi non 400 kg (che è il peso del pacco di una model s, per intendersi) ma una cinquantina di kg a occhio
ciolla200502 Settembre 2021, 18:40 #10
Finiti gli incentivi -83%

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