Indy Autonomous Challenge, una sfida di guida autonoma con veicoli Dallara

di pubblicata il , alle 14:21 nel canale Auto Elettriche Indy Autonomous Challenge, una sfida di guida autonoma con veicoli Dallara

Si terrà il 23 ottobre 2021 e vi parteciperanno più di 500 studenti universitari suddivisi in 30 squadre, di cui 2 italiane. La monoposto viene messa a disposizione da Dallara

 

Indy Autonomous Challenge (IAC) è una sfida di guida autonoma la cui fase finale è prevista per il 23 ottobre 2021 sul famoso circuito di Indianapolis. L'iniziativa ha ricevuto molto spazio al CES 2021, dove è stato annunciato, tra le altre cose, che i veicoli per la gara saranno forniti da Dallara. L'azienda automobilistica italiana si trova di nuovo coinvolta, già fornitore unico di vetture ai campionati IndyCar negli Usa e a Formula 2, 3 e Formula E in Europa.

La IAC prevede una serie di sfide di Hackathon che coinvolgeranno più di 500 studenti provenienti da tutto il mondo, suddivisi in 30 squadre. Due le compagini italiane, "Polimove" del Politecnico di Milano ed "Euroracing" dell'università di Modena e Reggio Emilia. La sfida finale si terrà sull'ovale di Indianapolis appositamente modificato con una serie di coni che le auto a guida autonoma dovranno riconoscere per individuare, tramite GPS, la migliore traiettoria al fine di massimizzare la prestazione.

Indy Autonomous Challenge

Dallara fornisce i veicoli, mentre gli studenti dovranno rifinire i loro software di guida autonoma allo scopo di primeggiare. Il montepremi dell'iniziativa è di un milione e mezzo di dollari, dei quali 500 mila verranno assegnati durante la fase di Hackathon, mentre il primo premio per la sfida del 23 ottobre sarà di un milione di dollari. Altri dettagli sono disponibili all'interno del sito della competizione.

Basato sulla Dallara IL-15, questo veicolo verrà dotato di hardware e controlli in grado di abilitare l'automazione. Questo tipo di integrazione sarà curato da CU-ICAR all'interno del progetto Deep Orange 12 (DO12), il quale dà modo gli studenti di sperimentare le comunicazioni da veicolo a veicolo. Questi, infatti, potranno trasmettersi vicendevolmente dati sulla posizione sulla pista, la velocità, l'accelerazione, la frenata ed eventuali guasti sul veicolo. Gli studenti, inoltre, avranno la facoltà di determinare la quantità e il posizionamento dei sensori, che potranno essere di tipo RADAR e LIDAR, ma anche videocamere, ultrasuoni e sensori all'infrarosso. Un software per la gestione del veicolo interagirà poi con attuatori elettronici e sistemi di controllo progettati per mimare le tipiche azioni dei piloti in pista.

L'iniziativa è volta alla promozione delle tecnologie di guida autonoma e all'individuazione di nuove soluzioni che possano far progredirne il più velocemente possibile lo sviluppo. L'assistenza alla guida, come noto, promette una consistente riduzione dei rischi alla guida e un aumento della sicurezza stradale.

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