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Inarrestabile Cina: sia in Occidente che in patria, le EV cinesi raggiungono quote da capogiro

di pubblicata il , alle 09:11 nel canale Auto Elettriche Inarrestabile Cina: sia in Occidente che in patria, le EV cinesi raggiungono quote da capogiro

NIO, Xpeng e BYD, i tre marchi cinesi più noti, guidano il mercato cinese delle auto elettriche, in una lotta interna per affermarsi come leader.

 

Chi sono i protagonisti delle auto elettriche in Cina? Le case più famose sono indubbiamente NIO, Xpeng e BYD. Ma come vanno? I dati del mese appena concluso vedono NIO in rapida crescita in madre patria, con 10.677 auto vendute (7.551 SUV e 3.126 berline), vale a dire un 82% in più rispetto ad agosto 2021; il cavallo di battaglia della Casa è la berlina ET7, in arrivo anche in Europa, e che ha registrato più di 3000 immatricolazioni nel mese di agosto.


La società può ora contare su una flotta composta da cinque modelli a zero emissioni (EC6, ES6, ES7, ES8 ed ET7) a cui si aggiungerà la ET5, prevista per settembre, a sua volta prodotta nello stabilimento di Hefei.

Xpeng, invece, sta subendo un leggero rallentamento nel suo ritmo di crescita, con un distacco, da un mese a un altro, sempre più ridotto: il brand di Guangzhou ha registrato 9.578 immatricolazioni nel mese di agosto, con un 33% in più rispetto a dodici mesi prima, che per quanto buono è un risultato molto lontano dai massimi picchi del marchio, pari al 100% o addirittura il 200% di crescita e con un passato record di 16000 immatricolazioni in un solo mese. Anche in questo caso è previsto un nuovo modello per l'autunno, il SUV G9 dotato di ricarica ultrarapida a 480 kW.

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BYD invece sembra lontana da qualsiasi preoccupazione, visto che da sola detiene oltre il 30% del mercato elettrico cinese; la forza del marchio, i cui dati di agosto non sono ancora noti, risiede nella sua ineguagliabile capacità produttiva (per avere un'idea da inizio 2022 BYD ha consegnato 700.000 vetture) che le permette di avere un canale privilegiato con i fornitori di batterie e altre componenti per le auto elettriche, con taglio netto sui costi di produzione pari ad almeno il 5%.

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A sua volta il brand ha in serbo diverse strategie per imporsi sia in Cina che all'estero; secondo quanto riportato da Insideevs è previsto per il 2023 in Europa la presentazione di un nuovo brand dedicato ai modelli top di gamma, dotati delle ultime novità tecnologiche in ambito di connettività e assistenza alla guida.

44 Commenti
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gd350turbo05 Settembre 2022, 09:18 #1
Quando arriveranno in europa, ci sarà da ridere...
xyrus05 Settembre 2022, 09:32 #2
Sono giá in coda per una MG Cyberster. La mia collega per una MG4 o una BYD Atto 3
Unrue05 Settembre 2022, 10:54 #3
Originariamente inviato da: gd350turbo
Quando arriveranno in europa, ci sarà da ridere...


La Nio ci è già arrivata.
Douglas Mortimer05 Settembre 2022, 11:51 #4
Il suicidio economico-industriale della UE si sta compiendo.

Hanno approvato regolamenti per vietare i motori termici su cui l'Europa ha il predominio tecnologico mondiale, ed hanno reso obbligatori i motori elettrici che vedono la Cina in vantaggio. Stessa cosa per le batterie.

Vantaggi ambientali ? NESSUNO.
La mobilità europea è responsabile di meno del 2% mondiale delle emissioni. Le auto elettriche non sono ad emissioni zero, sono ad emissioni delocalizzate, per quantità simili a quelle delle auto termiche.

Stiamo sperimentando la dipendenza dal gas russo, molto peggio sarà per auto, batterie (90% materie prime controllate dalla Cina), pannelli fotovoltaici (80%), turbine eoliche. Il partito comunista cinese potrà decidere di spegnere l'Europa quando vuole.

Le responsabilità è di politici europei ambientalisti, dirigisti e pianificatori, nemici del libero mercato, della libertà, dell'ordine spontaneo e della proprietà privata.
gd350turbo05 Settembre 2022, 11:56 #5
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Stiamo sperimentando la dipendenza dal gas russo, molto peggio sarà per auto, batterie (90% materie prime controllate dalla Cina), pannelli fotovoltaici (80%), turbine eoliche. Il partito comunista cinese potrà decidere di spegnere l'Europa quando vuole.

E' esattamente questo !
nickname8805 Settembre 2022, 12:07 #6
La Cina fornisce la maggior parte delle materie prima non solo per la produzione delle batterie ma anche la sabbia per i semiconduttori che sforna TSMC e forse anche altri ( samsung ? ).

Questi sono i limiti della società occidentale ( tranne gli USA ) che mette al primo posto il "perbenismo" estremo a discapito dei propri interessi.
rigelpd05 Settembre 2022, 12:17 #7
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Il suicidio economico-industriale della UE si sta compiendo.

Hanno approvato regolamenti per vietare i motori termici su cui l'Europa ha il predominio tecnologico mondiale, ed hanno reso obbligatori i motori elettrici che vedono la Cina in vantaggio. Stessa cosa per le batterie.

Vantaggi ambientali ? NESSUNO.
La mobilità europea è responsabile di meno del 2% mondiale delle emissioni. Le auto elettriche non sono ad emissioni zero, sono ad emissioni delocalizzate, per quantità simili a quelle delle auto termiche.

Stiamo sperimentando la dipendenza dal gas russo, molto peggio sarà per auto, batterie (90% materie prime controllate dalla Cina), pannelli fotovoltaici (80%), turbine eoliche. Il partito comunista cinese potrà decidere di spegnere l'Europa quando vuole.

Le responsabilità è di politici europei ambientalisti, dirigisti e pianificatori, nemici del libero mercato, della libertà, dell'ordine spontaneo e della proprietà privata.


La cosa che ti sfugge è che l'elettrico è già destinato a diventare il futuro dell'automobile indipendentemente dagli incentivi e dalla messa al bando europea, queste azioni servono a svegliare dal torpore le nostre imprese automobilistiche che se non si danno una mossa rischiano davvero di finire stritolate dalla concorrenza

Tra qualche anno aziende come Tesla e BYD (e altre) avranno rosicchiato una tale fetta del mercato dell'auto che le aziende tradizionali non avranno più la liquidità necessaria per affrontare la riconversione all'elettrico dei loro impianti. Gli investimenti devono farli adesso e devono sbrigarsi pure!
rigelpd05 Settembre 2022, 12:22 #8
Originariamente inviato da: nickname88
La Cina fornisce la maggior parte delle materie prima non solo per la produzione delle batterie ma anche la sabbia per i semiconduttori che sforna TSMC e forse anche altri ( samsung ? ).

Questi sono i limiti della società occidentale ( tranne gli USA ) che mette al primo posto il "perbenismo" estremo a discapito dei propri interessi.


La situazione è questa perchè in occidente finora non si è dato il giusto peso alle risorse strategiche per le energie rinnovabili, bisogna far capire che le energie rinnovabili sono il futuro e che non esiste futuro per il fossile, a quel punto anche i occidente si inizierà ad investire pesantemente in questo come ha fatto al Cina nel decennio scorso.
FAM05 Settembre 2022, 12:30 #9
Nessun problema, noi siamo protetti da Santa Nafta, nei suoi scarichi vinceremo.
nickname8805 Settembre 2022, 14:24 #10
Originariamente inviato da: rigelpd
La situazione è questa perchè in occidente finora non si è dato il giusto peso alle risorse strategiche per le energie rinnovabili, bisogna far capire che le energie rinnovabili sono il futuro e che non esiste futuro per il fossile, a quel punto anche i occidente si inizierà ad investire pesantemente in questo come ha fatto al Cina nel decennio scorso.

Il problema non risiede solo nelle risorse energetiche.
Quelle sono solo uno dei tantissimi aspetti.
All'UE manca tutta la materia prima, non è al momento nemmeno in grado di produrre l'intero apporto di grana per sfamare l'intera sua popolazione, figurati i metalli e i minerali rari.

Dipendiamo sempre da qualcuno.

Le rinnovabili e il nucleare ci potranno salvare solo lato energia, ma in tutto il resto dipenderemo sempre o da nazioni che poi definiamo "non affidabili" salvo poi scoprire che siamo noi quelli che interferiscono, o dagli USA.

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