Inarrestabile Cina: sia in Occidente che in patria, le EV cinesi raggiungono quote da capogiro
di Giulia Favetti pubblicata il 05 Settembre 2022, alle 09:11 nel canale Auto ElettricheNIO, Xpeng e BYD, i tre marchi cinesi più noti, guidano il mercato cinese delle auto elettriche, in una lotta interna per affermarsi come leader.
Chi sono i protagonisti delle auto elettriche in Cina? Le case più famose sono indubbiamente NIO, Xpeng e BYD. Ma come vanno? I dati del mese appena concluso vedono NIO in rapida crescita in madre patria, con 10.677 auto vendute (7.551 SUV e 3.126 berline), vale a dire un 82% in più rispetto ad agosto 2021; il cavallo di battaglia della Casa è la berlina ET7, in arrivo anche in Europa, e che ha registrato più di 3000 immatricolazioni nel mese di agosto.
La società può ora contare su una flotta composta da cinque modelli a zero emissioni (EC6, ES6, ES7, ES8 ed ET7) a cui si aggiungerà la ET5, prevista per settembre, a sua volta prodotta nello stabilimento di Hefei.
Xpeng, invece, sta subendo un leggero rallentamento nel suo ritmo di crescita, con un distacco, da un mese a un altro, sempre più ridotto: il brand di Guangzhou ha registrato 9.578 immatricolazioni nel mese di agosto, con un 33% in più rispetto a dodici mesi prima, che per quanto buono è un risultato molto lontano dai massimi picchi del marchio, pari al 100% o addirittura il 200% di crescita e con un passato record di 16000 immatricolazioni in un solo mese. Anche in questo caso è previsto un nuovo modello per l'autunno, il SUV G9 dotato di ricarica ultrarapida a 480 kW.
BYD invece sembra lontana da qualsiasi preoccupazione, visto che da sola detiene oltre il 30% del mercato elettrico cinese; la forza del marchio, i cui dati di agosto non sono ancora noti, risiede nella sua ineguagliabile capacità produttiva (per avere un'idea da inizio 2022 BYD ha consegnato 700.000 vetture) che le permette di avere un canale privilegiato con i fornitori di batterie e altre componenti per le auto elettriche, con taglio netto sui costi di produzione pari ad almeno il 5%.
A sua volta il brand ha in serbo diverse strategie per imporsi sia in Cina che all'estero; secondo quanto riportato da Insideevs è previsto per il 2023 in Europa la presentazione di un nuovo brand dedicato ai modelli top di gamma, dotati delle ultime novità tecnologiche in ambito di connettività e assistenza alla guida.
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa Nio ci è già arrivata.
Hanno approvato regolamenti per vietare i motori termici su cui l'Europa ha il predominio tecnologico mondiale, ed hanno reso obbligatori i motori elettrici che vedono la Cina in vantaggio. Stessa cosa per le batterie.
Vantaggi ambientali ? NESSUNO.
La mobilità europea è responsabile di meno del 2% mondiale delle emissioni. Le auto elettriche non sono ad emissioni zero, sono ad emissioni delocalizzate, per quantità simili a quelle delle auto termiche.
Stiamo sperimentando la dipendenza dal gas russo, molto peggio sarà per auto, batterie (90% materie prime controllate dalla Cina), pannelli fotovoltaici (80%), turbine eoliche. Il partito comunista cinese potrà decidere di spegnere l'Europa quando vuole.
Le responsabilità è di politici europei ambientalisti, dirigisti e pianificatori, nemici del libero mercato, della libertà, dell'ordine spontaneo e della proprietà privata.
E' esattamente questo !
Questi sono i limiti della società occidentale ( tranne gli USA ) che mette al primo posto il "perbenismo" estremo a discapito dei propri interessi.
Hanno approvato regolamenti per vietare i motori termici su cui l'Europa ha il predominio tecnologico mondiale, ed hanno reso obbligatori i motori elettrici che vedono la Cina in vantaggio. Stessa cosa per le batterie.
Vantaggi ambientali ? NESSUNO.
La mobilità europea è responsabile di meno del 2% mondiale delle emissioni. Le auto elettriche non sono ad emissioni zero, sono ad emissioni delocalizzate, per quantità simili a quelle delle auto termiche.
Stiamo sperimentando la dipendenza dal gas russo, molto peggio sarà per auto, batterie (90% materie prime controllate dalla Cina), pannelli fotovoltaici (80%), turbine eoliche. Il partito comunista cinese potrà decidere di spegnere l'Europa quando vuole.
Le responsabilità è di politici europei ambientalisti, dirigisti e pianificatori, nemici del libero mercato, della libertà, dell'ordine spontaneo e della proprietà privata.
La cosa che ti sfugge è che l'elettrico è già destinato a diventare il futuro dell'automobile indipendentemente dagli incentivi e dalla messa al bando europea, queste azioni servono a svegliare dal torpore le nostre imprese automobilistiche che se non si danno una mossa rischiano davvero di finire stritolate dalla concorrenza
Tra qualche anno aziende come Tesla e BYD (e altre) avranno rosicchiato una tale fetta del mercato dell'auto che le aziende tradizionali non avranno più la liquidità necessaria per affrontare la riconversione all'elettrico dei loro impianti. Gli investimenti devono farli adesso e devono sbrigarsi pure!
Questi sono i limiti della società occidentale ( tranne gli USA ) che mette al primo posto il "perbenismo" estremo a discapito dei propri interessi.
La situazione è questa perchè in occidente finora non si è dato il giusto peso alle risorse strategiche per le energie rinnovabili, bisogna far capire che le energie rinnovabili sono il futuro e che non esiste futuro per il fossile, a quel punto anche i occidente si inizierà ad investire pesantemente in questo come ha fatto al Cina nel decennio scorso.
Il problema non risiede solo nelle risorse energetiche.
Quelle sono solo uno dei tantissimi aspetti.
All'UE manca tutta la materia prima, non è al momento nemmeno in grado di produrre l'intero apporto di grana per sfamare l'intera sua popolazione, figurati i metalli e i minerali rari.
Dipendiamo sempre da qualcuno.
Le rinnovabili e il nucleare ci potranno salvare solo lato energia, ma in tutto il resto dipenderemo sempre o da nazioni che poi definiamo "non affidabili" salvo poi scoprire che siamo noi quelli che interferiscono, o dagli USA.
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