Immatricolazioni in Italia, giugno al -15%. Secondo UNRAE la platea degli incentivi è troppo ristretta
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 05 Luglio 2022, alle 10:18 nel canale Auto ElettricheAncora un mese in calo per le immatricolazioni italiane, e la partenza degli incentivi per ora non ha impatto. Urge una revisione delle regole degli incentivi, che con questo ritmo a fine anno saranno inutilizzati
Il mercato dell'auto in Italia a giugno fa registrare ancora un segno negativo, con un pesante -15% rispetto allo stesso periodo del 2021. In totale per i primi sei mesi dell'anno il ribasso è del 22,7%, mancano all'appello circa 200.000 immatricolazioni.
In questo scenario faticano anche le auto elettriche, che calano del 12% rispetto al 2021, anche se sale di poco la quota proporzionale, al 4,8% (3,6% nel semestre). Gli incentivi non hanno per nulla spinto la vendita delle auto a batteria, poiché iniziati solo a maggio inoltrato, e per questo possono aver influito solo sulle auto pronta consegna, che notoriamente sono una porzione piuttosto bassa del venduto.
Secondo UNRAE il trend di utilizzo dei fondi è però basso, anche analizzando la situazione a lungo termine, e se non dovesse cambiare porterebbe a fine anno con un grande bottino non utilizzato. Rimarrebbero nelle casse del Ministero il 60% dei fondi per le elettriche e addirittura l'80% di quelli per le ibride plug-in.
Secondo l'associazione dei costruttori la soluzione sarebbe a portata di mano: includere tra gli utilizzatori anche le persone giuridiche, ad oggi escluse. Le grandi società di noleggio, di NLT e di flotte in generale, rappresentano fino al 52% degli acquirenti di auto "alla spina".
A voler essere del tutto onesti, come più volte segnalato da tanti attori del mercato, compresa l'associazione Motus-E, lo scarso utilizzo deriva anche dai troppi paletti introdotti, che limitano il parco auto tra cui i clienti possono scegliere. Restano escluse tutte le auto elettriche migliori e con la migliore autonomia, salvo rare eccezioni. Tutto questo unito a un contributo ribassato rispetto allo scorso anno, che in alcuni casi non riesce nemmeno a compensare gli aumenti di listino ormai frequenti a causa della crisi delle materie prime.
Tra le elettriche più vendute a giugno si conferma in gran forma la Fiat 500 elettrica, con 781 immatricolazioni, seguita dalla Tesla Model Y che, come di consueto a fine trimestre, fa segnare buoni numeri, con 769 nuove auto su strada. La piccola di casa Fiat è anche la più venduta nei primi sei mesi, totalizzando 3.579 immatricolazioni, ben al di sopra del secondo posto, che spetta alla smart fortwo con 2.419. Da gennaio a giugno sono state poco più di 25.000 le auto elettriche immatricolate in Italia, anche questo un numero in calo rispetto al 2021, dove erano state poco più di 30.000.
50 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChi non ha la necessità di cambiare se ne sta alla finestra per vedere cosa succede, magari in attesa che si riequilibri un po' il mercato (e ci sia un minimo di disponibilità in pronta consegna).
si aggiungano i tempi biblici di consegna paventati dai concessionari, magari la gente le ha comprate ma non immatricolate per questo motivo
comunque quello dell'auto è un mercato che vive di incentivi da tanti anni (ben prima dell'avvento dell'elettrificazione). Mi sa che ormai è "drogato di default", senza incentivi le cose sono 2:
- non si vendono auto
- i produttori devono abbassare i prezzi
che se "compri" oggi (cioè firmi) l'auto te la consegnano -se va bene- dopo tre mesi, quando la immatricolerai
Mio padre ad esempio ha ordinato una Yaris: 6 mesi di attesa per la consegna ( )
Un mio conoscente ha preso la Yaris Cross: anche lui 6 mesi.
La vedo lunga...
comunque quello dell'auto è un mercato che vive di incentivi da tanti anni (ben prima dell'avvento dell'elettrificazione). Mi sa che ormai è "drogato di default", senza incentivi le cose sono 2:
- non si vendono auto
- i produttori devono abbassare i prezzi
nel senso che se le auto ordinate non arrivano materialmente al concessionario come possono essere immatricolate?
sarebbe interessante anche conoscere il numero di auto ordinate
detto questo quasi ogni anno si assiste a questo tipo di lamentele
fa freddo si vendono meno gelati
piove meno, si vendono meno ombrelli
arrivano meno turiste svedesi,si tromba meno
Drogano il mercato a favore di singoli settori, creano aspettative e trasferendo i costi sulla comunità.
Si potrebbero fare interventi strutturali, ma dopo come si fa a favorire la lobby di turno???
Basta incentivi alle auto perchè siamo stufi di un mercato "drogato" da questi incentivi che fanno solo aumentare i prezzi e il debito dello Stato (che poi paghiamo in tasse o ticket).
Credici.
C'è uno dei più grossi produttori americani che ha 600k auto ferme nei parcheggi perche mancano componenti elettronici per metterle in strada.
Le auto non arrivano perche mancano i pezzi, e la catena produttiva/logistica è in affanno. Ed è cosi in tutti i settori, non solo quello automotive. Vuoi una moto? L'anno prossimo. Voi una bici? Idem.
Ci sono componenti industriali con attese di 6-12 mesi.
Mio padre ad esempio ha ordinato una Yaris: 6 mesi di attesa per la consegna ( )
Un mio conoscente ha preso la Yaris Cross: anche lui 6 mesi.
La vedo lunga...
vedendo questi tempi stimati, anche se volevo cambiare a fine anno, ho ordinato anche io fine maggio una C-HR. pure honda e altri minimo davano consegne fine anno, se non gennaio
consegna stimata da contratto dicembre, ma il venditore mi dice che potrebbero pure slittare gennaio
è arrivata in concessionaria la scorsa settimana (!) la ritiro la prossima
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