Il fallimento delle auto a idrogeno, ora anche Toyota si arrende? Ecco i motivi
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 26 Gennaio 2022, alle 15:02 nel canale Auto ElettricheLe auto a idrogeno, spesso decantate come soluzione per il futuro, sono gradualmente abbandonate da tutte le aziende, anche da quelle che più le hanno sostenute. Colpa di problemi irrisolvibili
73 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'unica alternativa è come dice calabar, grandi centri di accumulo distribuiti per la rete per efficentare il trasporto e lo stoccaggio.
altrimenti aspettiamo 20 anni e sotto con nucleare ah no 20 anni non ce li abbiamo.
allora sotto col nucleare..
PS: complimenti al genio che vuole disboscare il mondo per farsi un giretto in macchina.. very green my friend.. o come direbbe il maestro.. sei forte ragazzo ;-)
NUCLEARE ?
Shhhh ....... non si possono dire certe cose quì !
Se bestemmi compi un atto meno grave in confronto.
Purtroppo di sognatori ad occhi aperti e di gente che vive nelle favole ne è pieno ( troppo ) il mondo.
Notizia di oggi (nel senso che l'ho sentita al [U]TG5 oggi[/U]): Transizione energetica, annunciati 1200 esuberi tra i più importanti produttori di componenti per auto (700 alla Bosch, 500 alla Marelli).
è tutto il settore della z.i di bari a essere in crisi
getrag,nuovo pignone,isotta fraschini, graziano trasmissioni...rimarrà solo la bridgestone (che pure a suo tempo ha ridotto il personale) e solo in quanto le gomme serviranno anche all'auto elettrica.
E non illudiamoci di sopperire con le rinnovabili perchè anche se coprissimo l'intero deserto del Sahara di fotocelle non saremo neanche a metà del fabbisogno.
E non illudiamoci di sopperire con le rinnovabili perchè anche se coprissimo l'intero deserto del Sahara di fotocelle non saremo neanche a metà del fabbisogno.
Panzane
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Shhhh ....... non si possono dire certe cose quì !
Se bestemmi compi un atto meno grave in confronto.
Purtroppo di sognatori ad occhi aperti e di gente che vive nelle favole ne è pieno ( troppo ) il mondo.
considera che per costruire il reattore 3 di Flamanville ci sono voluti 15 anni (e ancora non è operativo) e 20 Miliardi di euro. In Italia, visto che un opera come la TAV costa 3 volte per km più della Francia, un reattore sarebbe costato 50-60 Miliardi e ci sarebbero voluti 30 anni ad essere realisti e anche un pò ottimisti, tenendo anche conto che sarebbe di una generazione successiva rispetto a quello francese..
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Fortunatamente, nonostante la palese ignoranza totale in ambito ecologico dei cosiddetti "ecologisti", nessuno potrà mai ricoprire il deserto del Sahara di pannelli solari: il danno ecologico che ne deriverebbe sarebbe colossale per tutto l'ecosistema del Sahara e anche per gli ecosistemi adiacenti. Già, perché c'è ancora chi crede che nel deserto non ci sia vita e non ci siano dei delicatissimi equilibri da tutelare perché fondamentali per tutta la macro-regione del Nord Africa, dalle coste mediterranee fino alla savana.
Il V2G è da molti considerato assurdo per sua stessa definizione.
Invece non hai considerato che almeno l'80% della ricarica, per ora, la si fa a casa senza stravolgere nulla.
invece ti assicuro che il v2XXX è il game changer per chi è dell'ambiente
credimi
Il problema è che l'idrogeno non si vende a fette ma sotto forma di gas quindi, per quanto possa essere compresso, offrirà comunque un'autonomia minore rispetto alla benzina/gasolio.
Oltre al fatto che comprimere a 700-1000 bar l'idrogeno è tutt'altro che comodo e semplice (lasciando totalmente da parte i costi e il pericolo che comporta la compressione).
Questo commento mi fa pensare che non hai compreso l'immagine che ho postato...
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