Stellantis
Il CEO di Stellantis sempre contrario alle elettriche: meglio altre tecnologie
di Paolo Corsini pubblicata il 22 Gennaio 2022, alle 16:01 nel canale Auto ElettricheCarlos Tavares, a capo di Stellantis, manifesta nuovamente il proprio scetticismo verso una transizione all'elettrico che a prescindere la sua azienda ha già definito come prioritaria
162 Commenti
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Il problema principale non è tanto il riscaldamento del pianeta, ma l'inquinamento e la sparizione progressiva della risorsa suolo.
Il suolo è il substrato dove l'intero ciclo biologico negli ecosistemi su terra emersa ha origine e si completa, svolge il ruolo di fissazione del carbonio e del suo passaggio dalla biosfera alla litosfera, consente scambi di materiale organico e inorganico, agisce da filtro per l'acqua che raggiunge le falde. E infine, il suolo è risorsa non rinnovabile (perché la sua formazione richiede migliaia o persino decine di migliaia di anni).
Senza suolo, è la catastrofe. Un suolo inquinato o irrimediabilmente danneggiato è suolo sottratto alla funzione biologica e al corretto completamento del ciclo del carbonio. E' letteralmente suolo strappato alla vita. A quel punto paradossalmente poco ce ne frega dell'aumento di temperatura: se non prestiamo attenzione al suolo, vivremo presto in un bellissimo "deserto climaticamente neutro" (?).
L'aumento della temperatura è invece una cosa che si è sempre verificata, anzi in realtà siamo pure ancora in un periodo freddo. La massima biodiversità si è avuta in periodi ben più caldi, fino a 8-10° superiori all'attuale. Ovviamente se l'aumento di temperatura è accelerato dalle attività antropiche è certamente un male, perché è un'alterazione non naturale causata da una forma di inquinamento, con tutto ciò che ne consegue in termini di danneggiamento della biodiversità e degli ecosistemi. Giusto, giustissimo quindi cercare di prevenire l'inquinamento atmosferico (sia quello clima-alterante che non), ma non a danno di altre cose e, in modo drammaticamente particolare, non a danno dei suolo.
In "pochi anni" l'unica cosa che si può fare è cercare soluzioni "di pancia" e non ponderate in tutti i loro impatti sugli ecosistemi, per darci l'illusione di stare "agendo in fretta". Ma il rischio è che se ci va male, potremmo fare persino più danni che continuando sulla strada attuale. La fretta è cattivissima consigliera, specialmente in ecologia (che è cosa ben diversa dall'ecologismo... anzi l'ecologismo è fra i peggiori nemici dell'ecologia).
Il suolo è il substrato dove l'intero ciclo biologico negli ecosistemi su terra emersa ha origine e si completa, svolge il ruolo di fissazione del carbonio e del suo passaggio dalla biosfera alla litosfera, consente scambi di materiale organico e inorganico, agisce da filtro per l'acqua che raggiunge le falde. E infine, il suolo è risorsa non rinnovabile (perché la sua formazione richiede migliaia o persino decine di migliaia di anni).
Senza suolo, è la catastrofe. Un suolo inquinato o irrimediabilmente danneggiato è suolo sottratto alla funzione biologica e al corretto completamento del ciclo del carbonio. E' letteralmente suolo strappato alla vita. A quel punto paradossalmente poco ce ne frega dell'aumento di temperatura: se non prestiamo attenzione al suolo, vivremo presto in un bellissimo "deserto climaticamente neutro" (?).
L'aumento della temperatura è invece una cosa che si è sempre verificata, anzi in realtà siamo pure ancora in un periodo freddo. La massima biodiversità si è avuta in periodi ben più caldi, fino a 8-10° superiori all'attuale. Ovviamente se l'aumento di temperatura è accelerato dalle attività antropiche è certamente un male, perché è un'alterazione non naturale causata da una forma di inquinamento, con tutto ciò che ne consegue in termini di danneggiamento della biodiversità e degli ecosistemi. Giusto, giustissimo quindi cercare di prevenire l'inquinamento atmosferico (sia quello clima-alterante che non), ma non a danno di altre cose e, in modo drammaticamente particolare, non a danno dei suolo.
In "pochi anni" l'unica cosa che si può fare è cercare soluzioni "di pancia" e non ponderate in tutti i loro impatti sugli ecosistemi, per darci l'illusione di stare "agendo in fretta". Ma il rischio è che se ci va male, potremmo fare persino più danni che continuando sulla strada attuale. La fretta è cattivissima consigliera, specialmente in ecologia (che è cosa ben diversa dall'ecologismo... anzi l'ecologismo è fra i peggiori nemici dell'ecologia).
Corretto e giustissimo
Aggiungo che notoriamente quando l’uomo fa qualcosa per preservare l’ambiente di norma combina danni peggiori perchè non ne sa abbastanza..
Vedi i dingo in Australia, le coperture dei ghiacciai da noi.. la preservazione delle sequoie in America etc..
All’uomo non piacciono i cambiamenti.. che siano colpa sua o meno.
Ma l’impoverimento del terreno è una cosa grave.. più del calore..
Le elettriche avranno prezzo concorrenziale entro 8 anni, autonomie raddoppiate possibilità di ricaricarsi anche in 5 minuti.
Le infrastrutture invece, non terranno minimamente il passo e considerando circa 13 milioni di veicoli in strada, la cosa è gravissima.
Manca produzione e distribuzione.
Per quest'ultima serviranno decenni con costi astronomici. Anche se i distributori di carburante installassero postazioni a 500Kw (costi mostruosi), la rete elettrica non reggerebbe in alcun modo
Non ci vuole nulla ad ammettere che qualcuno campava di teorie astruse. Le due realtà dovranno convivere fin quando il prodotto e le infrastrutture non saranno mature. Quando tutto sarà pronto, la conversione avverrà per conto proprio, Musk parlava almeno del 2050 e mi trova d'accordo.
per starlink, si riempono casa di gadget elettronici e magari minano bitcoin.
perchè quella è tutta roba che non inquina, mentre quello che inquina veramente è un euro 6 .....
Ho girato per concessionarie in questi giorni per comprare un auto , e si le elettriche sono roba da ricchi , ma anche le normali non scherzano
Preventivo panda con un minimo di accessori( sedile regolabile e radio é ) 13500 consegna 2 mesi , 14500 al pronto , 208 19000 , Clio 19000 , c3 16000 base 18000 con accessori decenti ( radio e fascioni é nulla di più ) dr 16k , hundai i10 15k
La dacia per quanto aumentata é l'unica rimasta a prezzi umani , se 15k per una gpl romena si possono chiamare umani ... Ovviamente 5 mesi per averla perché tutti comprano quella.
Usati vecchi di 10 anni 5000 6000 euro
Usati under 30k li paghi quanto costavano nuove un paio di anni fa .
Se continuano così l'auto in generale rimarrà una cosa da ricchi , e poveri a piedi o in bici ... A prescindere dalla elettrico.
Preventivo panda con un minimo di accessori( sedile regolabile e radio é ) 13500 consegna 2 mesi , 14500 al pronto , 208 19000 , Clio 19000 , c3 16000 base 18000 con accessori decenti ( radio e fascioni é nulla di più ) dr 16k , hundai i10 15k
La dacia per quanto aumentata é l'unica rimasta a prezzi umani , se 15k per una gpl romena si possono chiamare umani ... Ovviamente 5 mesi per averla perché tutti comprano quella.
Usati vecchi di 10 anni 5000 6000 euro
Usati under 30k li paghi quanto costavano nuove un paio di anni fa .
Se continuano così l'auto in generale rimarrà una cosa da ricchi , e poveri a piedi o in bici ... A prescindere dalla elettrico.
Perfettamente vero purtroppo. Le case non fanno nulla per ridurre il costo complessivo, vero problema al giorno d'oggi. Anni fa ad esempio si parlava di carrozzerie in fibra, plastica riciclata ecc per ridurre (e non di poco) pesi e costi. Non si è saputo più nulla.
Risposta: Indirizzare la popolazione ad riaprire di nuovo centrali nucleari o peggio qualcosa di alternativo. Sappiamo che la storia ci ha insegnato cosa succede se qualcosa va storto.
Risposta: Indirizzare la popolazione ad riaprire di nuovo centrali nucleari o peggio qualcosa di alternativo. Sappiamo che la storia ci ha insegnato cosa succede se qualcosa va storto.
Premesso che io sono contrario all imporre l'elettrico , ed anche ad incentivarlo , per me andrebbe fatto evolvere naturalmente .
É palese che ci sono degli interessi dietro. Il fatto che hanno trovato un giacimento di litio in Germania poco prima che pianificassero l'obbligo é una coincidenza?
Cmq al nucleare tradizionale non penso che ci torneremo ormai . Esplosioni improbabili a parte é troppo complicato a livello politico e di sicurezza ( viste le mafie)
Il futuro , sempre se riescono a trovare la quadra , é la fusione , ma serviranno molti anni ancora.
Poi dovrebbero anche trovare un sistema per incentivare le assunzioni con abitazione vicina.
Capisco i lavori particolari , ma anche semplici operai che abitano in città x vanno a lavorare a y e chi abita a y va a lavorare a X , é uno spreco assurdo.
Per non parlare dei supermercati, banche ecc che fanno fare il giro di della regione ai dipendenti .
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