Alfa Romeo
Il CEO di Alfa Romeo conferma: la Giulia elettrica si fa. Ecco quello che sappiamo
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 08 Luglio 2022, alle 10:16 nel canale Auto ElettricheIn una recente intervista il CEO Jean-Philippe Imparato ha confermato l'intenzione di rendere completamente elettrica la Giulia, ma si lavorerà tanto sul peso per far sì che sia una vera Alfa Romeo
46 Commenti
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Giulia Quadrifoglio spazio di frenata 30,8 m
Tesla S Plaid 2,1-2,2+ Tonnellate 32m
Buona lettura
https://www.politesi.polimi.it/bits...ea%20Casali.pdf
La massa di solito viene trascurata per approssimazione, infatti al diminuire della stessa il vettore risultante tra avanzamento e quella Mxg sarà preponderante quella sull'asse trasversale al piano, quindi questo vuol dire che all'aumentare della velocità V0 il vettore risultante concorrerà a diminuire l'azione di frenatura del veicolo, ma non è vero che a parità di impianto frenante all'aumentare della massa gli spazi di arresto diminuiscono, è vero che a parità di impianto frenante con l'aumentare della massa lo spazio di arresto diminuisce al diminuire della velocità.
Tesla S Plaid 2,1-2,2+ Tonnellate 32m
La Giulia Quadrifoglio ha pneumatici da 285 e 245 con freni da 360 e 350.
La Tesla S Plaid invece ha pneumatici da 295 e 265 con freni da 381 e 366!!!
E nonostante ciò la Giulia frena ancora meglio.
La Tesla S Plaid invece ha pneumatici da 295 e 265 con freni da 381 e 366!!!
E nonostante ciò la Giulia frena ancora meglio.
La S accelera da 0-100 in 30metri, in meno spazio di quanto è necessario per la decelerazione....probabilmente nonostante i dischi da 381mm la forza frenante non è sufficiente o una ripartizione della massa svantaggiosa..
La Tesla S Plaid invece ha pneumatici da 295 e 265 con freni da 381 e 366!!!
E nonostante ciò la Giulia frena ancora meglio.
impossibile.
ho letto in questo forum che i motori elettrici con inversione di fase possono frenare l'auto prima e meglio delle pinze su carboceramici financo senza far bloccare le ruote
https://www.politesi.polimi.it/bits...ea%20Casali.pdf
La massa di solito viene trascurata per approssimazione, infatti al diminuire della stessa il vettore risultante tra avanzamento e quella Mxg sarà preponderante quella sull'asse trasversale al piano, quindi questo vuol dire che all'aumentare della velocità V0 il vettore risultante concorrerà a diminuire l'azione di frenatura del veicolo, ma non è vero che a parità di impianto frenante all'aumentare della massa gli spazi di arresto diminuiscono, è vero che a parità di impianto frenante con l'aumentare della massa lo spazio di arresto diminuisce al diminuire della velocità.
sei partito per la tangente... non ho ancora dato un occhiata al file, ma la tua affermazione è esattamente l'opposto di quello che ho affermato...
a parità di massa e di altri fattori per avere lo stesso spazio di arresto è necessario che l'impianto frenante generi una potenza proporzionalmente superiore....
ora questo vale per elementi puntiformi senza interazioni aerodinamiche...no, in questo caso, non si approssima un bel niente, visto che la massa m è presente in entrambi i membri dell'equazione, e si badi bene che ho usato la tua stessa formula con la quale volevi dimostrare il contrario...
a parità di massa e di altri fattori per avere lo stesso spazio di arresto è necessario che l'impianto frenante generi una potenza proporzionalmente superiore....
ora questo vale per elementi puntiformi senza interazioni aerodinamiche...no, in questo caso, non si approssima un bel niente, visto che la massa m è presente in entrambi i membri dell'equazione...
Stai considerando un modello statico o dinamico? In quello dinamico ci sono da considerare le risultanti vettoriali.
Grazie al piffero ,
sei troppo generico. Se mi dici in quale pagina si vede che la decelerazione dipende da M ne sarò lieto.
Ripeto da quello che vedo è semplicemente un analisi più accurata che tiene conto della distribuzione del peso tra asse posteriore e anteriore e baricentro. Ma la M nella formula c'è per il semplice fatto che si parla di Forze, ed è ovvio che per rallentare un veicolo più pesante bisogna controbilanciare con una superiore..e se l'attrito aumenta proporzionalmente al peso (e quella Tesi non sembra. quantomeno in maniera diretta, rispondere al quesito, motivo della discordia anzi....), si può esercitare una forza superiore.
Semmai il punto da sciogliere è il seguente...con forze peso generato da carico aerodinamico è ovvio che si possa esercitare una forza frenante superiore e allo stesso tempo la massa m inerziale è quella proprio del veicolo...ora in un auto da corsa come le F1 dove il carico fa si che la macchina eserciti una pressione sulle gomme anche 5 volte superiore, sarebbe un assurdo trascurare questo fatto....un raddoppio della massa inerziale non comporterebbe un raddoppio dell'attrito delle gomme ma solo un aumento del 20-25%, con i relativi aumenti degli spazi di frenata...
ma in una macchina stradale gli aumenti sono minimi...sulla Tesla P100dl leggo che nonostante gli spoiler il carico è di appena 140Kg alla velocità di 250Km/h...stiamo parlando di inerzie...tanto più che il carico si abbassa drasticamente con la velocità.
Facendo 2 conti rapidi...il carico aumenta il "peso" di una auto da 1600 kg è del 8%....tradotto un vantaggio teorico del 2,8% sulla forza frenante rispetto ad un auto da 2150kg, relativizzata alla massa inerziale e a 250Km/h...
sei troppo generico. Se mi dici in quale pagina si vede che la decelerazione dipende da M ne sarò lieto.
Ripeto da quello che vedo è semplicemente un analisi più accurata che tiene conto della distribuzione del peso tra asse posteriore e anteriore e baricentro. Ma la M nella formula c'è per il semplice fatto che si parla di Forze, ed è ovvio che per rallentare un veicolo più pesante bisogna controbilanciare con una superiore..e se l'attrito aumenta proporzionalmente al peso (e quella Tesi non sembra. quantomeno in maniera diretta, rispondere al quesito, motivo della discordia), si può esercitare una forza superiore.
Te la pongo in modo semplice
Secondo te dato un corpo in movimento è vero o no che parte della massa (risultante del vettore sull'asse Y) concorrerà ad opporsi all'arresto del veicolo mentre un altra risultante concorrerà alla Fx esercitata dal piano?
Questa è la domanda che devi porti.
Secondo te dato un corpo in movimento è vero o no che parte della massa (risultante del vettore sull'asse Y) concorrerà ad opporsi all'arresto del veicolo mentre un altra risultante concorrerà alla Fx esercitata dal piano?
Questa è la domanda che devi porti.
non ci siamo capiti...è ovvio che le forze in gioco aumentano...ma visto che aumentano anche la presa del pneumatico è possibile esercitare una maggior forza sul pedale del freno prima che dall'attrito statico si passi a quello dinamico...
ripeto la domanda riesci a confutare la formulina che tu stesso hai messo e io l'ho semplicemente completata con la quale ho risposto al quesito che ora mi stai ponendo
ripeto la formula.
Fp= mg (forza peso esercitato sul piano)
Forza_attrito= m*g* K dove k è il coefficiente di attrito
Forza_frenante=m* a
Forza_frenante=Forza_attrito (condizione di massima decelerazione)
m*a =m*g*k
a= g*k
la decelerazione massima non dipende, per un punto elementare, dalla massa m del corpo.
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