I dazi sulle auto elettriche cinesi sono un grosso problema per Cupra

I dazi che la Commissione Europea ha imposto (per ora provvisoriamente) alle auto elettriche di produzione cinese dovrebbero servire per proteggere i modelli europei da una concorrenza sleale, ma rischiano di avere anche effetti contrari.

È ciò che sottolinea Cupra, parte del Gruppo Volkswagen, per parola del suo CEO Wayne Griffiths, che ha parlato con la stampa in occasione della presentazione della Cupra Terramar. La nuova auto 100% elettrica Tavascan è prodotta in uno stabilimento cinese di proprietà di Volkswagen, ad Anhui, e per questo è soggetta ai nuovi dazi.

Il problema sta nel fatto che il modello è particolarmente importante per Cupra, essendo appunto elettrico e necessario per abbassare la media di emissioni del marchio in Europa, così come voluto dalle attuali regolamentazioni. L'effetto dei dazi sul prezzo del prodotto potrebbe far diminuire le vendite, con il rischio che Cupra non riesca a raggiungere gli standard richiesti. A quel punto l'azienda sarebbe soggetta a pesanti sanzioni, oppure dovrebbe acquistare crediti green altrui (spesso da Tesla) che sono però altrettanto costosi.

Griffiths è quindi preoccupato da questa situazione, che potrebbe intaccare pesantemente la pianificazione finanziaria di Cupra: "Il sistema di dazi dell’UE mette a rischio l’intero futuro finanziario dell’azienda. L’intenzione era quella di proteggere l’industria automobilistica europea, ma per noi sta avendo l’effetto opposto. Dobbiamo trovare una soluzione".

In caso di piano finanziario non rispettato, Cupra potrebbe tagliare la produzione, riducendo anche il livello di occupazione in Spagna.