Hyundai Inster si mostra in pubblico a Milano. Scopriamo l'elettrica da 25.000 euro | Video
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 27 Settembre 2024, alle 12:06 nel canale Auto ElettricheUna mini ricostruzione della cultura coreana, per un mini SUV elettrico da città. Tutti possono così scoprire Hyundai Inster, e noi l'abbiamo vista in anteprima
Il segmento delle auto elettriche più compatte, e con prezzo più basso (anche se forse non basso in assoluto), si sta rapidamente popolando, ma lascia ancora tanto spazio per nuovi interpreti, ed è anche per questo che Hyundai ha deciso di lanciare, rapidamente e con efficacia, la nuova Inster.
Pienamente nel segmento A, con i suoi 3,82 metri di lunghezza, deriva dalla coreana Casper, in patria venduta in versione benzina ed elettrica, che in Europa, suo mercato per ora esclusivo, arriva con nuovo nome, e con piattaforma modificata, che diventa dedicata all'elettrico, con i vantaggi che ne derivano. Abbiamo potuto scoprire l'auto dal vivo a Milano, luogo scelto da Hyundai per esporla in pubblico per la prima volta, nella ricostruzione di uno scenario di cultura coreana. Ecco il nostro video:
Il passo è stato leggermente allungato, ed ora arriva a 2,58 metri, a beneficio dello spazio interno, come vedremo più avanti. All'esterno i designer - ed abbiamo avuto la fortuna di parlare con Nicola Danza, Exterior Design Manager - hanno scelto un look da SUV urbano super compatto, con linee però decise ad esaltarne il carattere muscolare e rialzato, il tutto con un mix di tocchi asiatici, coreani ovviamente, come per le luci tonde frontali. Ritroviamo, nei fari e in altri dettagli, il motivo a pixel che c'è nelle elettriche del marchio. Interessante la scelta delle vernici opache, proposte in più colori, al fianco delle più tradizionali lucide.
All'interno è dove si scopre la vera anima di Inster, ed è ciò che le permette di avere ambizioni anche al di fuori del suo segmento di appartenenza. Lo spazio è davvero tanto, e la piattaforma è sfruttata fino all'ultimo millimetro. Guidatore e passeggero possono stare comodi, senza avere timore di rubare spazio alle gambe di chi sta seduto dietro. Il sedile del guidatore inoltre comprende la console centrale con portabicchieri e bracciolo, così che questa parte sia sempre perfettamente allineata con qualsiasi regolazione della seduta. La stessa console è anche tagliata anteriormente, e non si collega al cruscotto, così che al centro si sfrutti al massimo il pavimento completamente piatto, con più spazio per i piedi.
Passando al cruscotto, le linee sono semplici, ma non manca nulla. Il quadro strumenti è digitale, con uno schermo da 10,25", la stessa diagonale che abbiamo anche per il display centrale dell'infotainment. Più in basso c'è una sezione con alcuni tasti fisici per i controlli più frequenti, mentre la parte destra si sviluppa con un ampio vano porta oggetti, dovre trovano spazio anche le prese USB-C e USB-A, oltre alla 12 volt. Sembra una posizione comoda per ricaricare lo smartphone, o per connettersi a Apple CarPlay e Android Auto. Nella parte bassa del cruscotto, quasi al pavimento, troviamo anche la presa per corrente alternata a 220 volt, grazie alla tecnologia V2L, che supporterebbe fino a circa 3 kW di potenza. Verbo al condizionale poiché per il nostro mercato sono ancora in corso le discussioni su se e come offrire questa opzione.
Passando ai sedili posteriori, il concetto di spazio a disposizione migliora ulteriormente. Anche con un passeggero molto alto, il sedile posteriore offre spazio in abbondanza, e lo schienale può essere leggermente ribassato per diventare ancora più comodo. Di fatto si sta quasi sdraiati, e non sembra affatto di essere all'interno di una segmento A. Merito della panchetta che è divisa in due, e permette ai due posti di scivolare avanti o indietro, cambiando lo spazio e modificando, di conseguenza, la capacità del bagagliaio. Da questo capite che la Inster è omologata per quattro, ma più avanti dovrebbe arrivare anche una versione da 5 posti. Anche qui dietro c'è il grande vantaggio del pavimento completamente piatto, finalmente anche in una vettura piccola.
Il bagagliaio quindi è modulabile, e passa da meno di 300 litri, se entrambi i sedili sono posti indietro al massimo, a 351 litri con la posizione più avanzata. Si arriva volendo a 1.059 litri con i sedili reclinati. Ma attenzione, perché tutti i sedili sono completamente collassabili, anche quello del guidatore, permettendo di alloggiare carichi molto lunghi, o anche addirittura di dormire in auto, o di sfruttare il sedile del passeggero come un poggia piedi, tutti trend che pare siano in crescita in Corea del Sud. Non è disponibile un frunk, in quanto il vano motore è piccolo, e basta appena per tutte le componenti della trazione anteriore.
Parlando invece delle specifiche tecniche, la Inster apre il listino con la versione dotata di motore da 71,1 kW (97 CV), alimentato da una batteria da 42 kWh. Questo porta la vettura fino a 305 km di autonomia, con una velocità massima di 140 km/h. La ricarica si può effettuare in corrente alternata, con presa frontale, a 11 kW, oppure in 30 minuti in corrente continua per passare dal 10% all'80%. Questa versione base ha comunque una ricca dotazione, e di serie i più comuni ADAS, non si tratta quindi di una base al ribasso. La top di gamma invece avrà a disposizione il motore da 84,5 kW (115 CV), con batteria da 49 kWh, la cui auotonomia sale a 355 km, con la velocità di punta leggermente più alta, 150 km/h. Stesse specifiche per la ricarica.
Il prezzo non è stato ancora dichiarato, ed arriverà circa a metà ottobre, ma Hyundai è sicura di poter proporre la Inster a partire da circa 25.000 euro, e con una proposta rateale che possa avvicinare anche chi potrebbe avere una più ridotta disponibilità economica. La casa coreana inoltre non nasconde le ambizioni per questa vettura, e date le peculiarità di spazio a bordo si aspetta che per alcune tipologie di clienti questa possa essere anche una prima auto.
Per chi fosse curioso, da oggi e fino al 29 settembre, Inster sarà esposta a Milano presso la Casa degli Artisti (Corso Garibaldi, 89/A), dove i visitatori potranno immergersi nella Korean Wave, con serate dedicate a cibo, musica e cultura coreana. L’evento prevede l’apertura ad accesso libero nelle giornate di sabato 28 (dalle 10:00 alle 18:00) e
domenica 29 (dalle 10:00 alle 20:00) settembre, ma per le serate di venerdì 27 e sabato 28 è necessario registrarsi sulla pagina dedicata, selezionando il giorno preferito. A disposizione anche l'experience della skin care coreana, con Yepoda, anche qui previa prenotazione sulla pagina dedicata.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomolto bene comunque queste nuove proposte del mercato
Bho, proprio non capisco cosa vogliono fare con l' elettrico, se ci stanno prendendo per il culo o cosa.....
era meglio tenerla coperta
Bho, proprio non capisco cosa vogliono fare con l' elettrico, se ci stanno prendendo per il culo o cosa.....
Davvero, oggettivamente è difficile fare un auto più brutta di questa, ci si sono messi proprio d'impegno per fare sto aborto, poi per 25.000€ è praticamente regalata.....
Per il resto a mio avviso è chiaro che sfatato il mito della EV "che va bene per tutto come se fosse una ICE..." con relativo crollo delle vendite, adesso stanno buttandosi a pesce nell'unico settore che attualmente ha un senso per una EV, e cioè un mezzo da città da intendersi come seconda auto dove la usi nella tangenziale e nel centro abitato, ovviamente con l'importante "accessorio" di poterla ricaricare a casa altrimenti è un problema, al pari di quello di avere due auto che non tutti possono permettersi....
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Gen z è già propensa, ancora qualche annetto e le auto saranno solo un ricordo..
PS: peccato che nel film il futuro distopico venga "demolito", mentre nella nostra realtà non avverrà...
Il futuro immaginato in quegli anni sta andando ben oltre le più cupe previsioni per quanto concerne controllo e limitazioni.
Il bello è che siamo "noi" a richiederle... In questa parte del Mondo, poi ci sono interi continenti che vivono come gli pare!
molto bene comunque queste nuove proposte del mercato
Su alvolante la danno a 10.000€ cocozze in più.
Bisogna che arrivino sul mercato batterie allo stato solido competitive (ci sono già, ad occhio è questione di ancora un paio d'anni per vederle installate su auto) e bisogna che batterie e BMS siano modulari ed intercambiabili; idealmente dovrebbe essere possibile montare range extender, fuel cell o batterie di vario tipo tramite un interfaccia elettrica ed un protocollo di identificazione e configurazione standard per tutte le auto
(e su questo l'UE sarebbe ora che si muovesse).
In questo modo diventerà possibile avere auto elettriche davvero economiche (per economie di scala e vera competizione tra i produttori di batterie ed i produttori d'auto) e sopratutto facilmente riparabili/aggiornabili anche a livello di "unità energetica".
Su alvolante la danno a 10.000€ cocozze in più.
mea culpa, parlavo della skoda epiq
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".