Guerra a distanza Biden-Musk: il presidente ignora ancora Tesla, il CEO lo provoca (a suon di tweet)
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 01 Febbraio 2022, alle 14:01 nel canale Auto Elettriche
Il Presidente degli Stati Uniti continua a lodare le aziende americane produttrici di auto elettriche, ma non cita mai Tesla. Elon Musk non ci sta e gli risponde su Twitter
Nei giorni scorsi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è tornato a parlare di auto elettriche e dei piani per rendere l'America leader del settore, e lo ha fatto ancora una volta a mezzo Twitter, lodando General Motors e Ford. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, se non che i nomi delle due aziende sono usciti parlando di "futuro delle aziende di auto americane". Tra i produttori americani di auto, soprattutto elettriche, è evidente che manca il nome di Tesla.
Biden nel suo tweet aggiunge anche che "GM e Ford stanno costruendo più auto elettriche di sempre", il che fa un po' sorridere, considerando che partivano da una base di zero veicoli elettrici, o poco più nel caso di GM. Chi non l'ha presa tanto bene è sicuramente Elon Musk, che ha immediatamente risposto al presidente, con un tono provocatorio:
Starts with a T
— Elon Musk (@elonmusk) January 27, 2022
Ends with an A
ESL in the middle
La "battaglia" tra l'amministrazione Biden e Tesla in realtà prosegue da alcuni mesi, fin da quando Musk non venne invitato ad un meeting con l'allora neo eletto presidente. Il nodo della questione, secondo molti, è l'avversione di Musk, e di Tesla di conseguenza, verso i sindacati dei lavoratori, spesso ostacolati. Gli stessi trovano invece terreno fertile in aziende tradizionali, come appunto General Motors e Ford.
Agevolare l'unione dei lavoratori potrebbe far entrare anche Tesla nelle grazie di Biden, sempre che Musk e soci ne abbiano realmente necessità. Eventuali incentivi ed agevolazioni finiranno infatti nelle tasche di Tesla anche in mancanza di reciproca simpatia. Nel frattempo Musk non ha lesinato commenti ed epiteti, definendo Biden "un umido burattino in forma umana".
24 Commenti
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Ribadisco per la seconda volta in un giorno, é un capitalista della peggior specie che si traveste da "salvatore".
Il tema non credo sia l'auto elettrica in sé, ma il trattamento e le condizioni di lavoro imposte ai dipendenti il fulcro della diatriba
Ribadisco per la seconda volta in un giorno, é un capitalista della peggior specie che si traveste da "salvatore".
Bezos docet!
Siamo d'accordo... non si può ignorare... ma si deve necessariamente adeguare alle regole... altrimenti poi non lamentiamoci se un dipendente guadagna 900 euro per 40 ore e muore perché lavorava ad una catena di montaggio a cui avevano tolto le sicurezze per produrre di più. Se non vuole rispettare le regole lo si ignora (tanto cmq se gli conviene si sposta dove preferisce senza batter ciglio).
Questo perché i governanti "anziani" hanno quel fastidiosissimo retaggio culturale (ormai in via d'estinzione a quanto vedo dai vostri post) di dare priorità alla salute dei lavoratori, alle condizioni contrattuali dei lavoratori... e solo dopo alle necessità del datore di lavoro (soprattutto se vuole mascherare il progresso con la perdita di diritti). Perché se fosse per la gente come Musk, guadagneremmo 350 euro al mese rischiando di morire ogni santo giorno per produrre auto elettriche.
Vado a prendere i pop corn
certo, per favore continua a raccontare di come la casta più alta non dorme pensando alle morti sul lavoro. per favore raccontami di come i politici piangono quando muore un operaio che cade da una torre 5G perché il datore di lavoro non garantiva la sicurezza sul lavoro, mentre i governanti "anziani" ricevono sovvenzioni milionarie dalle imprese di telecomunicazione...ma dove vivi?
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