Giorgia Meloni e Xi Jinping, prodotti italiani in Cina in cambio di auto elettriche e IA
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 30 Luglio 2024, alle 10:58 nel canale Auto ElettricheLa premier ha incontrato il numero uno cinese per cercare nuovi accordi commerciali, e pare ci sia grande intesa su temi fondamentali
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe la Cina andrà a vincere preferisco di gran lunga che veda l'Italia come i preferiti in Europa.
Come si suol dire... se sei costretto a essere uno schiavo e non ha possibilità di ribellarti meglio essere lo schiavo preferito che no.
In queste cose sono sempre scettito, alla fine i buoni propositi contano ben poco negli affari, contano soprattutto le condizioni effettive, se e quando la Cina decidesse di investire in Europa per aggirare le eventuali barriere doganali, vedrà dove andare a seconda della convenienza non certo in base a un foglio di carta contentente una bozza di intenti.
Poi sempre meglio avere amici piuttosto che nemici, ma oggi avere amici fidati in campo economico è piuttosto utopistico.
Poi sempre meglio avere amici piuttosto che nemici, ma oggi avere amici fidati in campo economico è piuttosto utopistico.
Questo è ovvio... ma tanto su questo che ci puoi fare? La differenza di potere contrattuale è talmente ampia che te la giochi sulla simpatia e non hai ovviamente nessuna garanzia.
Per quanto triste che sia ognuno si gioca le carte che ha in mano e se purtroppo a parte cercare di essere i preferiti altre carte non ce l'hai giochi quelle sperando che servano a qualcosa ma altrettanto ovviamente consapevole che potrebbero non servire a niente.
D'altra parte si torna al punto iniziale... se non giochi nemmeno questa carta non è che ci guadagni qualcosa ma potresti perdere quella piccola chance che invece conti qualcosa.
Per quanto triste che sia ognuno si gioca le carte che ha in mano e se purtroppo a parte cercare di essere i preferiti altre carte non ce l'hai giochi quelle sperando che servano a qualcosa ma altrettanto ovviamente consapevole che potrebbero non servire a niente.
D'altra parte si torna al punto iniziale... se non giochi nemmeno questa carta non è che ci guadagni qualcosa ma potresti perdere quella piccola chance che invece conti qualcosa.
Il fatto è che da una parte si dà l'idea di voler contare qualcosa nel mondo, poi coi dati di fatto, non facciamo niente o quasi di concreto per farlo veramente, siamo in una posizione privilegiata in mezzo al mediterraneo, ma si fatica a fare transitare le merci dai porti perchè mancano le infrastrutture, abbiamo strade e ferrovie da fine 1800 e una burocrazia e sistema giuridico che spaventa qualsiasi investitore straniero, poi facciamo festa se riusciamo a vendere qualche cintura di marca ai ricconi.
Penso che ci siano una miriade di passi precedenti di cui non tieni conto:
1) Per affrontare le cose come Europa dovremmo avere degli interessi comuni e una unità di intenti cosa che mi sembra evidente non sia così visto che ogni stato europeo va un po' nella direzione che gli pare.
2) Servirebbe una unità politica e quindi qualcuno che parla a nome dell'Europa e oggi è sostanzialmente impossibile.
3) Dovresti avere delle alternative ma se noi siamo importanti per loro come clienti è vero anche che noi senza loro a produrre non avremmo nemmeno lontanamente la capacità di produrre non dico la metà ma nemmeno un terzo di quello di cui abbiamo bisogno
insomma quello che proponi è sulla carta anche condivisibile ma nella realtà è lontanissimo dall'essere anche solo vagamente proponibile e non ti dico nemmeno oggi ma anche fra anni.
Leggevo l'altro giorno che i più ottimisti pensano di raggiungere l'accordo per un'unità politica dell'Europa intorno al 2100. Praticamente qualcosa di talmente distante nel tempo che nel frattempo potrebbe succedere di tutto.
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