Giorgetto Giugiaro sull'auto elettrica: "significa passare dal medioevo all'era moderna"
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Marzo 2023, alle 10:31 nel canale Auto Elettriche
Il re del design dell'automobilismo non ha dubbi, per lui l'auto elettrica è perfetta, per funzione, emozione, e libertà stilistica per chi fa il suo lavoro, tanto da dire: "mi sono innamorato"
Anche chi non è appassionato di auto in senso stretto, una volta o l'altra, avrà sicuramente sentito il nome Giugiaro. In particolare quello di Giorgetto Giugiaro, il designer che ha saputo mettere la sua firma su una miriade di capolavori dell'automobilismo, da vetture che hanno fatto la storia come tante Alfa o la Fiat Panda, fino a vetture rimaste nell'immaginario come l'orignale DeLorean di Ritorno al Futuro.
Un uomo e un professionista dunque legato al glorioso passato delle auto, e qualcuno potrebbe immaginare quindi contrario alla rivoluzione dell'elettrificazione. Invece scopriamo, grazie a una lunga intervista concessa a FormualPassion, che Giugiaro ha mantenuto schemi mentali aperti, che vanno oltre le sensazioni istintive che troppo spesso si sentono nelle cosiddette "chiacchiere da bar".
Giorgetto Giugiaro non usa mezzi termini: "Significa passare dal medioevo all’era moderna. Mi sono davvero innamorato. Non trovo altre parole per un un mezzo che ha uno spunto che nemmeno la supercar più estrema ti regala, nel totale silenzio. E poi non senti un fruscio, nulla. Appena appena il rumore delle ruote e quando viaggi i tuoi pensieri sono integri, non inquinati da suoni di ogni tipo".
Sono tanti gli aspetti a favore dell'auto elettrica che Giugiaro descrive, parlando anche fluidità di erogazione, assenza di vuoti a qualsiasi regime, spiegando anche che gli scettici non possono capire finchè non ne guidano una a lungo. Le uniche perplessità riguardano l'autonomia per alcune vetture, e l'eccessivo dualismo con una tecnologia a volte troppo invadente, non adatta a tutti. Ma per il Maestro la mancanza di libertà non esiste.
Parlando dal punto di vista del design, invece, Giugiaro adora le auto elettriche. Il pianale semplice e piatto ha eliminato tutti gli ostacoli che impedivano a chi fa il suo lavoro di essere libero. Le elettriche sono una tela bianca che permette di giocare con gli spazi, e tornare all'essenzialità del design, concetto tanto caro al leggendario professionista.
C'è un'altra frase, tra le tante espresse, che potrebbe rimanere nella storia: "con l’elettrico l’uomo ha raggiunto qualcosa di importante per se stesso". Consigliamo a tutti la lettura integrale dell'intervista, che trovate a questo link.
126 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl medioevo è a tutti gli effetti un periodo negativo in rapporto all'era moderna così come via via che si va indietro nel tempo. Raramente andando indietro si sono trovate condizioni migliori rispetto che andando avanti nel tempo.
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Quanto all'articolo in se... niente di nuovo sotto il sole. Purtroppo l'offerta BEV è ancora troppo limitata ma sicuramente sono molto interessanti e non vedo l'ora di fare il salto.
Crollo dell'impero romano, ascesa dei barbari, ascesa del potere ecclesiastico, declino e bando della scienza e della cultura storica, superstizioni, peste nera, ecc...
Sì, il medioevo è stato un periodo negativo, in molti sensi.
Il periodo che lo segue si chiama RInascimento, proprio perché si è rinati dopo quel brutto millennio.
No, il medioevo è stato un periodo negativo anche rispetto ai tempi che lo hanno preceduto...
Certo che di tutte le cose di cui ha parlato, ti sei concentrato proprio sulla più importante, usata evidentemente come metafora senza alcuna importanza, rispetto ai temi trattati.
Sì ok, ma erano esperimenti dati da crisi momentanee del settore energia, nulla a che vedere con quello che si fa oggi
A caval donato non si guarda in bocca
"il presidente della Hyundai per Natale mi ha regalato una Ioniq5"Anche io sarei positivo se mi regalassero l'auto in questione.
Vorrei sapere se ne sarebbe altrettanto soddisfatto se avesse dovuto impegnare oltre due anni del suo stipendio per avere un'auto con quelle caratteristiche e ritrovandosi comunque limitato come autornomia (come lui stesso ha ammesso).
Certamente, ma i fondamenti sono gli stessi, così come lo sono quelli di un motore a scoppio da un secolo. Spesso sento dire che viene eliminata una tecnologia di 100 anni per introdurne una nuova. Beh, non proprio direi. Hanno entrambe 100 anni, ma ovviamente cambia lo sviluppo sotto.
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