Ford pronta a fornire ambulanze a zero emissioni per il primo soccorso al Regno Unito
di Giulia Favetti pubblicata il 16 Gennaio 2024, alle 09:01 nel canale Auto ElettricheIl London Ambulance Service (LAS) intende aggiungere quattro veicoli elettrici di emergenza alla sua flotta e ha scelto Ford quale fornitore
A Capodanno 2023 è ufficialmente entrata in servizio la prima ambulanza elettrica del London Ambulance Service (LAS), che per quest'anno ha deciso di aggiungere alla scuderia a zero emissioni altri quattro mezzi di emergenza.
A preparare e consegnare i nuovi veicoli (fatti su misura) sarà Ford, scelto dal LAS in virtù del suo essere "il primo produttore di apparecchiature originali a fornire al servizio sanitario nazionale un veicolo base che ha consentito ai convertitori specializzati, WAS, di costruire un'ambulanza completamente elettrica con caratteristiche uniche", come dichiarato dal servizio di soccorso londinese.
Fra i punti di forza del modello Ford di ambulanza elettrica figura la capacità di alimentare il riscaldamento, la ventilazione, l'aria condizionata e le forniture ausiliarie richieste a un mezzo di primo soccorso tradizionale per la durata di un intero turno, ovvero 12 ore, ma non solo. Le versioni a batteria delle ambulanze permettono di montare apparecchiature più leggere e versatili, come una barella con carrello elettrico, una sedia trasportabile elettrica e un sistema di scansione integrato che controlla le scorte presenti nel veicolo dopo ogni paziente trattato, informando i soccorritori di eventuali ammanchi.
Daniel Elkeles, amministratore delegato del London Ambulance Service, ha definito i nuovi veicoli "un punto di svolta per la progettazione di ambulanze in tutto il mondo" anche in virtù di quanto affermato da Taylor Forde, uno dei medici in turno durante la vigilia di Capodanno:
"C'è molto più spazio nella parte posteriore, si guida molto più agevolmente e ci ha davvero aiutato a far entrare e uscire i pazienti dall'ambulanza, rendendoci molto più efficienti. Le nuove funzionalità, in particolare il sistema letto carrello, ci hanno permesso di gestire meglio la cura dei pazienti".
"Abbiamo avuto veicoli elettrici per il trasporto dei pazienti e veicoli di supporto, ma fino ad ora non avevamo un'ambulanza elettrica in grado di rispondere alle emergenze potenzialmente letali a Londra", ha aggiunto Elkeles.
"Queste ambulanze non solo ci aiuteranno a fornire cure eccezionali ai nostri pazienti, ma sono fondamentali per i nostri sforzi volti a ridurre il nostro impatto ambientale e a fare la nostra parte nel migliorare la qualità dell'aria della capitale".
Al momento Londra vanta una flotta elettrica composta da 160 veicoli, fra cui 42 auto elettriche a risposta rapida e tre motociclette elettriche; a queste si aggiungeranno a breve le quattro ambulanze commissionate a Ford, facenti parte di un ordine di 12 mezzi di primo soccorso, che verranno gestite dal team Net Zero Travel and Transport di NHS England in collaborazione con LAS.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoparlano di 12 ore per alimentare i dispositivi interni e non di servizio
fortunatamente la mai esperienza con l'ambulanza è molto limitata, ti conviene contattarli direttamente per chiedere informazioni ai tuoi dubbi
beh dai le ambulanze sono quei mezzi dove l'uso elettrico (almeno in italia) non sarebbe problematico
alla fine per ogni servizio standard si percorrono mediamente pochi km (massimo sulla cinquantina almeno qui in lombardia calcolando la distribuzione delle sedi)
si rimane parecchio in ospedale, tra accettazione triage ecc ecc dove già esistono prese per alimentare i servizi di bordo e che quindi potrebbero ricaricare
anche al rientro in sede ci vuole sempre un pò per la checklist e il ripristino dei materiali
calcolando una velocità di ricarica spannometrica di 8 km al kW anche con una stazione ac base da 11 kw in sede e in ospedale tieni sempre le batterie cariche
alla fine per ogni servizio standard si percorrono mediamente pochi km (massimo sulla cinquantina almeno qui in lombardia calcolando la distribuzione delle sedi)
si rimane parecchio in ospedale, tra accettazione triage ecc ecc dove già esistono prese per alimentare i servizi di bordo e che quindi potrebbero ricaricare
anche al rientro in sede ci vuole sempre un pò per la checklist e il ripristino dei materiali
calcolando una velocità di ricarica spannometrica di 8 km al kW anche con una stazione ac base da 11 kw in sede e in ospedale tieni sempre le batterie cariche
non ci sono anche i mezzi dedicati al trasporto avanti/indietro dei pazienti? ossia non dedicati alle emergenze ma che sono poco più di taxi per trasporto barelle/sedie etc?
per circa un anno son stato trasportato avanti e indietro da ambulanze varie, tra cui dei modelli VW 4x4 per le zone impervie, questo perchè ero impossibilitato a muovermi senza barella prima e senza sedia da trasporto poi.
i miei trasporti erano perlopiù dovuti a controlli medici e medicazioni post trauma e altri piccoli interventi dove, oltre a me ovviamente, c'era un via vai costante di pazienti durante il giorno.
non so quanti km percorrevano, ma ne mio caso erano 35 circa, se hai una decina di trasporti pazienti come o anche più credo che i 500 al giorno siano probabili, e non so che soste ci siano nel mezzo dato che i conducenti fanno i turni, i mezzi non è detto.
hai eseguito dei calcoli particolari per valutare quei 5 minuti di ricarica ad ogni viaggio non siano sufficienti?
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