FIAT riporta sulle strade la sua Topolino: elettrica, smart, compatta e accessibile a tutti
di Giulia Favetti pubblicata il 01 Giugno 2023, alle 12:16 nel canale Auto ElettricheGuidabile anche per i quattordicenni, il quadriciclo elettrico di FIAT (ora all’interno del Gruppo multimarchio Stellantis) riprende molto della cugina Ami, di Citroen, ma in chiave irresistibilmente italiana, seguendo la medesima DolceVita della sorella 500 elettrica
FIAT ha richiamato un'altra delle sue auto più iconiche, strettamente legata alla 500, anche stavolta in chiave elettrica: parliamo del quadriciclo a zero emissioni "Topolino", presentato ieri tramite comunicato ufficiale dalla stessa casa.
Il marchio si è rivelato assai parco non solo per quanto riguarda i dettagli del nuovo modello, ma anche sulle immagini rilasciate, che si limitano a un'unica foto, rimbalzata migliaia di volte in ogni angolo della rete.
"La nuova Topolino incarna perfettamente la dolce vita e lo spirito italiano di FIAT" ha dichiarato l'azienda in una nota "La Topolino porta nelle strade cittadine una nuova concezione della dolce vita, fatta di gioia, ottimismo e divertimento e ispira immediatamente un sorriso. Il nuovo quadriciclo è un nuovo oggetto di mobilità elettrica pensato per un vasto pubblico, compresi i clienti più giovani, le famiglie e gli amanti della città."
Il quadriciclo dovrebbe avere un prezzo molto accessibile (circa 10.000 euro) e potrà essere guidato anche dai ragazzi di quattordici anni, similmente a quanto avviene per la Citroën AMI, di cui la Topolino riprende le linee morbide, smussate, la semplicità dell'abitacolo e la praticità di utilizzo.
Un po' di storia: il passaggio di testimone fra la prima "Topolino" e quella attuale
Era il 1930 quando Benito Mussolini (asceso alla guida dello Stato italiano) convocò il senatore Giovanni Agnelli, uno dei fondatori della FIAT, per chiedergli di soddisfare l'"inderogabile necessità" di motorizzare gli italiani con una vettura economica, che non superasse il costo di 5000 lire.
Quest'ultimo rimise la questione ai progettisti dell'ufficio tecnico della FIAT, che si divisero in due opposte correnti di pensiero. La prima riteneva possibile raggiungere lo scopo con tecnologie e schemi già utilizzati dalla FIAT, risparmiando all'osso su dotazioni e materiali.
La seconda, valutando che l'azienda torinese non fosse in grado di fornire un prodotto adeguato in tempi brevi, proponeva di affidare il progetto a Oreste Lardone, allievo di Giulio Cesare Cappa, che aveva già realizzato un prototipo di piccola vettura economica per l'Itala.
Il modello di Lardone non superò i test su strada, il progettista venne licenziato ma il progetto (imposto da Mussolini) non poteva morire e passò quindi nella mani di Dante Giacosa che, il 7 ottobre 1934, riuscì a portare il prototipo su strada, superando i collaudi.
Per la nuova vettura era stata scelta la denominazione "FIAT Topolino", sull'onda del successo che l'omonimo personaggio, ideato da Walt Disney, aveva ottenuto in Europa, ma la casa non aveva forse tenuto conto dei diritti di autore; poco prima della messa in vendita e in seguito alle sanzioni, alcune indiscrezioni giornalistiche ventilarono il nuovo nome di "Fiat Ginevra".
Il 10 giugno 1936, a Villa Torlonia, la nuova "ultra utilitaria" fu presentata a Mussolini ed alla Stampa, svelando la denominazione definitiva di "Fiat 500", ma restando a imperitura memoria "Topolino".
La mobilità elettrica di FIAT: che fine ha fatto la 120?
L'arrivo di un secondo modello elettrico, che ancora una volta riprende la tradizione del marchio italiano di una vettura "popolare" (anche nel prezzo), non può che deludere (almeno in parte) chi, dal 2019, aspetta pazientemente la FIAT centoventi, o 120, o "la versione elettrica della mitica Panda".
Comparsa per la prima (ed unica) volta al Salone di Ginevra nel 2019, non come concept disegnato, ma come vettura 3D, l'utilitaria ha tutto quello che una persona può chiedere a un'auto: accattivante, moderna, connessa, ma soprattutto comoda, pratica e personalizzabile. E a soli 15.000 euro.
Ben prima della Ami e delle sue pressoché infinite possibilità di personalizzazione degli interni, la 120 era arrivata con tutte le sue componenti stampabili: dai sedili, ai porta-oggetti che è possibile agganciare alla plancia, la vettura offre anche un alloggio "porta-gatto" al posto del sedile passeggero.
Ultimo, ma non ultimo, il pacco batterie modulare, composto nel totale da 5 moduli (acquistabili in toto, in un secondo momento, o noleggiabili a seconda delle proprie necessità), per 500 km di autonomia. Un range veramente di tutto rispetto e molto probabilmente reale, visto le dimensioni dell'auto.
Uno di questi moduli, inoltre, è sganciabile e trasportabile (il peso sarebbe di circa 10 kg) per permettere anche a chi non possiede un box di proprietà di poter ricaricare l'auto a casa, garantendosi 100 km di autonomia (dichiarata) sfruttando la ridotta tariffa domestica.
Trovate tutti i dettagli nella video-intervista fatta a Ginevra ad Olivier François - a capo del Brand FIAT -, da Alessandro Lago.
E forse questa vettura, che a distanza di 4 lunghissimi anni sarebbe ancora incredibilmente attuale e senza alcuna rivale, incarnerebbe realmente la visione dei manager del marchio di "It's only green when it’s green for all", ma soprattutto, lo spirito popolare dei modelli FIAT che hanno scritto interessanti pagine di vita italiana: quella di tutti i giorni, che non ha mai smesso – e non smetterà mai – di essere Dolce.
90 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"Il quadriciclo dovrebbe avere un prezzo molto accessibile (circa 10.000 euro) "
10000 euro per quest'affare vi sembrano accessibili?
Che volete che siano ? Restano pure le 300 lire, 200 ci compri un gettone, 100 una goleador !
...si vede che abbiamo concetti "di accessibile" molto diversi....
1. Prendi una macchinetta scrausa
2. Cambia colore, fari, dagli un nome iconico e raddoppia il prezzo
3. ???
4. Profit!!!
Proprio geniacci in FIAT.
Be', questa è una scatoletta di plastica tenuta in piedi da tubetti di ferro in cui piove dentro, e soprattutto che, senza le modifiche [sembra] puramente estetiche, cosa la metà del prezzo previsto dall'articolo.
Non posso parlare per "la gente", ma per me personalmente la macchina grande è deleteria, è inutilmente ingombrante (e mi farebbe dannare per il parcheggio), più costosa da mantenere, e con minore [parlo dei SUV] spazio all'interno, a fronte di zero benefici.
Non esageriamo, la Ami senza calcolare i vari incentivi dovrebbe partire da 8.000€ circa, anche se comunque non mi è chiaro come venga giustificato l'aumento di prezzo tant'è che il modello in foto non ha nemmeno le portiere…
certo che esteticamente e nettamente più gradevole, ma 2.000 euro son pur sempre quattro milioni del vecchio conio.
Ho controllato ora sul sito, se fai l'"acquisto immediato" costa 6.025,25€, non parla di incentivi.
Però ha le cordicelle!
certo che esteticamente e nettamente più gradevole, ma 2.000 euro son pur sempre quattro milioni del vecchio conio.
c'è da pagare i diritti sul nome alla walt disney e ci sarà qualche optional in più
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