"Ferrari cinese", lo stabilimento italiano si farà: rogito per i terreni a breve
di Vittorio Rienzo pubblicata il 28 Luglio 2022, alle 19:31 nel canale Auto ElettricheNell'ultimo incontro con le istituzioni italiane, la cino-americana Silk-FAW ha annunciato la firma del rogito per il 5 agosto con l'avvio dei lavori a settembre per costruire lo stabilimento in cui verranno prodotte le hypercar a marchio Hongqi della serie S.
In questi giorni si è tenuto un incontro in remoto tra i rappresentanti della regione Emilia-Romagna e i vertici di Silk-FAW, la joint venture americana e cinese pronta a produrre hypercar ibride nella cosiddetta Motor Valley italiana. L'accordo per la costruzione dello stabilimento è ormai trovato, ma mancano ancora le firme.
Durante l'incontro, i rappresentanti delle due aziende hanno confermato gli impegni annunciati in precedenza che prevedono un investimento da 1,3 miliardi di euro nel comune di Reggio Emilia. Hanno anche notificato che la firma del rogito per l'acquisto dell'area di Gavassa avverrà il 5 agosto, mentre a settembre si terrà un evento per celebrare l'avvio dei lavori di costruzione.
Dopo le incertezze mostrate da Silk-Faw negli ultimi mesi, l'assessore allo sviluppo Vincenzo Colla frena però l'entusiasmo, richiedendo un impegno firmato. Colla ha chiesto un verbale, controfirmato dal presidente di Silk-EV Jonathan Krane e dall'ingegnere Li Chongtian per FAW, che sancisca gli impegni presi per ora solo verbalmente.
In un comunicato stampa emanato dalla regione Emilia-Romagna si legge che "Questo è un passaggio 'dovuto e importante' per il progetto industriale degli americani di Silk-EV e dei cinesi di FAW. Un progetto che prevede, secondo le intenzioni dei proponenti, di realizzare uno stabilimento per la progettazione e produzione di auto ibride di lusso che riguarda l'Emilia-Romagna e, in particolare, il territorio reggiano".
Lo stabilimento si occuperà della progettazione, sviluppo e realizzazione delle vetture a marchio Hongqi della serie S, ovvero la Hongqi S7 e la Hongqi S9. In particolare, di quest'ultima avevamo già parlato nell'agosto 2021 in occasione della Milano Design Week in cui la vettura si era mostrata per la prima volta in Italia.
Da allora, però, è iniziato un tira e molla che ha indotto l'assessore Colla a chiedere qualcosa in più nell'ultimo incontro, rispetto alle mere promesse fatte da Silk-FAW. Sembra comunque che l'azienda sia convinta delle proprie intenzioni, le quali se portate a termine genereranno 1.000 nuovi posti di lavoro.
In ogni caso, per quanto basate su una piattaforma cinese, il prezzo delle due Hongqi non sarà per niente accessibile: nel caso della S9 il listino dovrebbe partire da 1,5 milioni di euro.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque alla fine costeranno più di una Ferrari o Lamborghini... perché mai dovrebbero preferire questa? Mah.
assumeranno gli ingegneri dalle aziende in zona a colpi di K, quelli non diranno di no e ciao ciao. Un po' com'è giusto che sia.
Per ora hanno assunto 75 ingegneri ma per ora non lavorano...
Vedremo cosa succederà...
In realtà potrebbe essere il contrario. Se faranno joint venture con aziende locali, potrebbero essere loro ad importare qua il loro know-how. Con le batterie ad esempio sono già anni luce avanti ed i primi produttori al mondo. Il loro modello al contrario insomma.
Ad ogni modo mettetevi d'accordo. Prima ci si lamenta che nessuno investe da noi. Poi però se vengono si ha paura che ci rubino il know-how. Quindi, cosa si deve fare ?
Le batteria non sono un componente dalla elevata tecnologia, per questo in Cina sono molto avanti, semplicemente perchè hanno grandi catene di produzione. La tecnologia più complessa nelle auto elettriche non è da ricercare negli accumulatori, bensì nella progettazione di semiconduttori e nel software..del resto come sempre direi..
mah dubito che il processo sia interscambiabile: alla fine il know how trasferito alla Cina è avvenuto perchè noi occidente abbiamo mandato li i nostri progetti da realizzare, ovviamente loro avendo inevitabilmente accesso alla parte progettuale possono avantaggiarsi nella copiatura e modifica per essere esenti da rivalse brevettuali (e anche anche essendo lo stato cinese un pò compiacente con queste manovre pirata)
in questo caso, essendo il processo invertito (progetti US-Cinesi -> manodopera Italiana), l'unico modo per estrapolare know how sarebbe affiancando operai cinesi ai nostrani, ma possiamo dire che è per loro un corso professionalizzante certamente molto costoso, oltre che invertire il flusso da fuori a dentro l'italia.
io credo sia piu probabile che si siano fatti due conti e che formare degli operai a capacità di assemblaggio artigianale sarebbe costato circa uguale,
ma in omaggio investendo qui, avranno anche accesso al loghetto "made in Italy", che magari ha un certo valore nel settore auto extralusso, che sicuramente farebbero molta fatica a ricreare la stessa aura di eccellenza con un "made in china", essendo anche il Brand "Hongqui" direi sconosciuto ai piu, a parte i cinesi probabilmente
invero credo pure io che possa essere una buona idea per acquisire noi know how sull'elettrificazione dell'automotive, le batterie sono component banali ma la loro integrazione, sviluppo e applicazione nell'automotive non credo sia un processo banale (dubito che Ferrari non abbiano pescato tra i migliori Ing. mondiali per elettrificare i loro futuri modelli)
sopratutto per noi che viaviamo sotto un cappello di antica tradizione di motori a combustione
E quindi? Le batterie sono uno dei settori con più alta concentrazione di investimenti, perché sono assolutamente fondamentali e fanno da vero discriminante tra le auto elettriche, molto più del software. Devono essere durature, performanti e con ricarica veloce. Per questo si cercano sempre nuovi materiali, tecnologie. Non direi che poi sono a così bassa tecnologia. E la Cina è avanti, non importa come ma lo è.
Anche fosse, mica aprono una fabbrica di batterie; quelle arriveranno dalla Cina già assemblate (e senza poter "rubare" il know how...)
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".