Stellantis
Europa contro Cina, Tavares punta il dito su costi e fuga dei cervelli
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 22 Aprile 2024, alle 12:02 nel canale Auto ElettricheCarlos Tavares è tornato a parlare dei marchi cinesi all'attacco del mercato europeo, ed identifica in due punti chiari lo svantaggio europeo
71 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn Know How centenario perso oramai.
Proprio perso no, molti impianti produttivi sono ancora in Italia, anche se non so ancora per quanto. Il problema è se andranno via pure quelli.
Un Know How centenario perso oramai.
d'altronde se non ci sono non ci sono, se devo investire e non ho soldi devo cercare di prenderli cedendo qualcosa che abbia mercato prima che la mia mancanza di investimenti ne faccia crollare il valore.
Per l'appunto, la mancanza di un piano industriale moderno, i contratti dei lavoratori mai aggiornati e rimasti ai primi del 900 (tanto per dire) il potere dato ai sindacati su come e quando decidere se un'aziende deve produrre, quanto e perche' (andava bene per gli anni 60/70 e 80 forse) ma ad oggi la mentalita' e' ancora quella, il fatto che oramai il LAVORATORE, oggi piu' di ieri, serve per prendere VOTI ed e' preso in ostaggio dai politici.
Ma in che senso? Spiega un minimo...lo stesso Marchionne sapeva benissimo che FCA doveva unirsi a qualcuno e fu lui a smembrare Iveco e l'agricoltura, va bene il piano industriale, ma non è che ci si possa inventare le cose.
I sindacati? In Fiat? Sono almeno 20 anni che vengono presi a calci nel culo, altor che decidere...
Chi è che ha spostato la sede in Olanda? Elkann?
John Elkann ha le sue gravi colpe, ma il gruppo viene gestito da Tavares e le sue belle parole di rilancio dei marchi e di investimenti se le è già rimangiate tutte!!
Quello che fa è solamente una parte del suo lavoro, visto che una industria prospera se ha un mercato di riferimento che ha le sue basi nel reddito da lavoro. Qui invece si sta dismettendo tutto, o gran parte del potenziale impiegato in Italia, per risparmiare il più possibile. Il rilancio industriale dove è? Alla fine a chi cavolo le venderà le nuove FIAT, Lancia e Alfa a quei prezzi? Il segmento B è già affollato e la concorrenza, soprattutto asiatica, è molto agguerrita. Vedere una Alfa Junior, un B SUV, a partire da più di 29000 Euro fa letteralmente sanguinare gli occhi... A parità di segmento e di dotazioni c'è per esempio la collaudata VW T Cross che costa una manciata di migliaia di Euro in meno.
Da cui discende un po' tutto. Hanno preferito i soldi abdicando alla gestione...poi da noi si sono rivenduti che hanno fatto una "fusione" quando invece è stata una acquisizione dei francesi.
E' tutto secondo copione.
Giò Pizzi che ricostruisce la vicenda. Non ci va liscio...
https://youtu.be/pJWazH_QlLI?feature=shared
I sindacati? In Fiat? Sono almeno 20 anni che vengono presi a calci nel culo, altor che decidere...
Allora......
Quando parlo di PIANO INDUSTRIALE non lo faccio legato alla sola FIAT o alle sole attivita' degli Angnelli, parlo di un PIANO INDUSTRIALE NAZIONALE fermo agli anni 70 se va bene.
l’Italia è l’unico Paese occidentale che è fermo da decenni e non fa crerscere la ricchezza collettiva. Gli altri più o meno crescono e hanno fatto riforme anche sui contratti di lavoro. Un esempio ? Sono un informatico e lavoro con contratto da Metalmenccanico con incarichi quanto piu' vicini ad un informatico, perche' ? Perche' nel 2024 ANCORA NON ESISTONO contratti legati all' IT specifici e indovina il perche' ? Negli altri paesi invece questo mondo e' stato al passo con i tempi, non solo per i "diritti" ma anche a livello economico.
Se la politica rimane inerme sotto questo aspetto e non pianifica una rivoluzione in tal senso, non pianifica un piano industriale pluriennale come si deve, nessuna azienda e' disposta ad investire in italia e quelle che ci sono o c'erano stanno chiudendo o stanno scappando.
E' un problema tutto e solo italiano che ha visto esplodere molte crisi industriali, nessuna delle quali (Alitalia, Ilva, Whirpool, Carige e Popolare Bari… minimamente risolta, perche' la nostra classe politica e' mediocre e non sa come confrontarsi con le grandi multinazionali o colossi della finanza e dubito anche che sappiano fare 2+2. Mettici pure la politica fallimentare delle TASSE applicate alle aziende.
INTEL docet, ci ha mandato affanculo per andare ad aprire in SPAGNA.
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