Contro dietrofront: no carburanti sintetici, il Parlamento EU conferma il ban dei motori endotermici nel 2035
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 13 Maggio 2022, alle 14:55 nel canale Auto ElettricheLa commissione per l'ambiente del Parlamento europeo ha confermato la volontà di vietare le auto con motore endotermico entro il 2035. Niente scappatoia per i carburanti sintetici
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa paura del cambiamento non deve fermare l'evoluzione.
Le case dovranno essere da classe A a passive, e se si aumenta l'efficienza dei vari processi produttivi non sara' cosi difficile lasciare le energie fossili, sicuramente non con la politica delle attese, e'come spostare di 5 minuti in 5 minuti la sveglia, prima ti alzi meglio e'
Inoltre il titolo è sbagliato, la Commissione non ha il potere di bannare o imporre un beato belino, il Parlamento UE non ha votato e non ha vietato niente, ci sarà la votazione in Estate e, ad esempio, la Commissione TRASPORTI aveva già deliberato che il piano era una cagata.
Il mondo é cambiato, non siamo piú in piena globalizzazione e l'EU NON ha materie prime fossili come petrolio e gas.
E non le avremo mai.
Quindi é chiaro che L'UNICA scelta possibile é l'elettricità.
E meno male che in Europa se ne sono accorti.
Inutile girarci intorno SE si vuole un UE indipendente si deve abbassare drasticamente la dipendenza da fonti fossili alias gas e petrolio.
ok. e la corrente come la produciamo senza gas e petrolio e con il ban al nucleare? intendo entro l'inverno che sta per arrivare
In questo l'europa è letteralmente una goccia nel mare, perche le nostre auto sono già estremamente moderne ed ecologiche rispetto al resto del mondo. Quindi il nostro 'estremo' sacrificio varrà tipo il 2% a livello mondiale, forse meno. La percentuale che sarà compensata 10 volte dall'Africa ed India in tipo 2 settimane
Concordo, il guadagno in termini di inquinamento globale è marginale per il solo settore europeo dell'automobile.
Io NON vieterei del tutto la vendita di auto e veicoli a combustione ma disincentiverei il loro acquisto o utilizzo:
1) una tassa fissa statale/europea su ogni auto a combustione nuova acquistata --> ad esempio 1000 euro / 2000 euro o altro
2) un incentivo fisso statale/europeo su ogni auto elettrica nuova acquistata --> ad esempio 1000 euro / 2000 euro o altro
3) massiccio investimento coordinato a livello europeo sui trasporti pubblici: analizzare le città e le strade extarurbane che aggregano più traffico e costruire linee metropolitane e treni efficienti per pendolari. Anche continuare a possedere l'auto a combustione ma non usarla per andare a lavoro 5 giorni su 7 perchè sei servito da una comoda metropolitana sul tratto casa lavoro va benissimo per l'ambiente!
Chi NONOSTANTE questi disincentivi all'acquisto dell'auto a combustione valuterà che per il suo particolare "caso d'uso" ha più senso quel tipo di auto lasciamogli il diritto di trovarne una sul mercato del nuovo!
Se NONOSTANTE questi meccanismi l'unione europea riterrà che si stanno vendendo/utilizzando ancora TROPPE auto a combustione interna, non si dovrà vietarle, ma aumentare il valore di questi incentivi/disincetivi e continuare a costruire nuove linee metropolitane nelle città e nuove linee ferroviarie o migliorare quelle esitenti per i pendolari..
ps. ricordiamo che l'auto elettrica non cambia il paradigma per cui per portare a lavoro 70kg di persona sposto energeticamente un mezzo di 1 o 2 tonnellate. Usare la metropolotana cambia proprio l'ordine di grandezza delle efficienze in gioco!
Questo considerando che l'inquinamento prodotto dai veicoli venga semplicemente "azzerato", quando è evidente che quell'energia elettrica in qualche modo la devi produrre. Il 2035 è ancora lontano, ma se non riesci a produrla completamente da rinnovabili (cosa del tutto impensabile), chiaro che quella percentuale si abbassa ancora.
Va però detto che si dovrebbero comunque apportare miglioramenti evidenti per quanto riguarda la "vivibilità" nelle città, sia per il miglioramento della qualità dell'aria che per quanto riguarda l'inquinamento acustico.
e poi le marmotte incartano la cioccolata...
Già adesso con le termiche a 15k€ trovi poco e niente. Spesso solo utilitarie con standard bassi e poco funzionali. Tanto per farti un esempio una panda o una Yaris con un minimo di allestimento per essere funzionali vanno dai 18k€ in su.
Quindi parlare di 15k€ è sognare... non esiste per le elettriche e non esiste nemmeno per le termiche.
La manutenzione costa poco o tanto a seconda di quanti anni ha l'auto. Ad esempio la mia giulietta turbo benzina ormai ha 120.000Km fatti in 10 anni circa. Che valore vuoi che abbia? Quasi sicuramente qualsiasi intervento di manutenzione che non sia giusto il cambio dell'olio supera il valore dell'auto.
Questo considerando che l'inquinamento prodotto dai veicoli venga semplicemente "azzerato", quando è evidente che quell'energia elettrica in qualche modo la devi produrre. Il 2035 è ancora lontano, ma se non riesci a produrla completamente da rinnovabili (cosa del tutto impensabile), chiaro che quella percentuale si abbassa ancora.
Va però detto che si dovrebbero comunque apportare miglioramenti evidenti per quanto riguarda la "vivibilità" nelle città, sia per il miglioramento della qualità dell'aria che per quanto riguarda l'inquinamento acustico.
Per la 100.000.000 volta... il punto delle auto elettriche non è fare la differenza sull'inquinamento generale ma su quello locale.
Nelle grandi metropoli come Roma o Milano l'inquinamento delle auto diventa importante perché localmente ristagna e si somma a tanti altri fenomeni delle grandi città rendendo l'aria irrespirabile. Uno degli obiettivi dell'auto elettrica è quindi NON fare la differenza nell'inquinamento generale in quanto sarebbe una differenza risibile ma in quello locale rendendo le città più vivibili e diminuendo l'impatto biologico sull'uomo.
Nelle grandi metropoli come Roma o Milano l'inquinamento delle auto diventa importante perché localmente ristagna e si somma a tanti altri fenomeni delle grandi città rendendo l'aria irrespirabile. Uno degli obiettivi dell'auto elettrica è quindi NON fare la differenza nell'inquinamento generale in quanto sarebbe una differenza risibile ma in quello locale rendendo le città più vivibili e diminuendo l'impatto biologico sull'uomo.
Vero anche questo! Per risolvere la qualità dell'aria delle grandi metropoli però non credo sia il caso di ricorrere ad una soluzione così drastica come quella di vietare la vendita di auto a combustione su tutto il territorio europeo.
Già ci sono le ztl per quello, inoltre le abbinerei ad una massiccia costruzione di nuove linee della metropolitana per ridurre il numero di auto in generale in città (siano esse a combustione o elettriche) vedi il mio post precedente..
Già ci sono le ztl per quello, inoltre le abbinerei ad una massiccia costruzione di nuove linee della metropolitana per ridurre il numero di auto in generale in città (siano esse a combustione o elettriche) vedi il mio post precedente..
Non è che si fa solo per quello ma per tanti motivi fra cui anche quello...
Secondo me, ma questo è un parere puramente personale, il motivo principale per cui si spinge sull'elettrico è che pressappoco tutti i grandi costruttori erano arrivati ai limiti estremi dello sviluppo del termico. Ormai ottenere anche solo un 2% di prestazione in più era diventato costosissimo al punto che le vendite non ripagavano l'investimento. Da prima che l'elettrico diventasse "famoso" già si parlava che non sapevano come fare a star dentro euro7.
Poi parliamoci chiaro è una tecnologia che è stata messa a punto per praticamente un secolo e spremerla ulteriormente era quasi impossibile.
Tornando a quanto scrivi poi le ZTL son sempre state un fallimento... nessun sindaco è mai riuscito a calcare realmente la mano sulle ZTL che son rimaste relegate a poche e limitate zone senza procurare un reale effetto sulla qualità dell'aria così come allo stesso modo ad oggi nessuno ha il coraggio di calcare la mano sulle caldaie per paura di non essere rieletto motivo per il quale si tollerano ancora impianti assurdi e inquinanti.
Purtroppo la fallacità della democrazia sta in questi aspetti: provvedimenti necessari ma impopolari che vengono rimandati perché nessuno vuole farsi bollare come il "cattivo" di turno.
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