Continua l'apertura dei SuC Tesla a terze parti in Cina, ora sono oltre 350
di Giulia Favetti pubblicata il 01 Dicembre 2023, alle 16:39 nel canale Auto ElettricheIn Cina, Tesla ha oltre 1800 hub di ricarica, per un totale di più di 11.000 stalli; quelli aperti a terze parti hanno superato le 350 unità (rispetto ai 10 di aprile). Il lavoro di implementazione delle stazioni di ricarica e di apertura a terze parti sta attirando l'interesse anche di Polestar
Secondo un post pubblicato su Weibo (uno dei più popolari social media in Cina, di proprietà di Sina, che nel format richiama sia X che Facebook) il numero di siti di ricarica cinesi disponibili per i veicoli elettrici non Tesla è aumentato a oltre 350 (rispetto ai soli 10 di aprile), mentre il numero dei Destination Charging, ovvero di stalli Tesla situati presso località ricettive (come alberghi e ristoranti) è passato dai 25 - 37 di questa primavera, ad oltre 260.
A semplificare enormemente l'apertura a terze parti (sia per i SuC che per i Destination Charging) è l'adozione di un unico standard di ricarica, ovvero il GB/T che consta dei classici due ingressi (uno per AC e uno per DC).
L'unico problema per l'utilizzo del network della casa americana è quindi legato al cavo degli stalli V3 (che stanno piano piano venendo affiancati dai V4 di nuova generazione) che, in alcuni casi, risulta troppo corto.
Man mano che i SuC vengono migliorati e aperti a tutti, diverse case automobilistiche hanno iniziato a manifestare il loro interesse per una joint-venture con Tesla, in modo da assicurare ai propri clienti prezzi vantaggiosi.
In linea di massima, infatti, il proprietario di un'auto non – Tesla dovrà pagare un costo più alto rispetto a quello riservato a chi guida uno dei modelli di Musk: come succede anche in Europa, la tariffa al kWh varia (anche sensibilmente) in base allo stallo scelto e all'orario.
Recentemente è stato reso noto l'accordo fra la casa americana e riportato SAIC-GM per permettere a tute le vetture di SAIC e General Motors di accedere ai SuC e di integrarle quali destinazioni sia nel navigatore di bordo, sia nella app. Anche Polestar ha annunciato la stipulazione di una joint-venture simile, secondo quanto riportato da CnEVPost.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLe soluzioni più assurde e meno funzionali, sono la Cinese e Giapponese, fanno si ché, sulla macchina ci siano 2 grossi connettori affiancati
Le soluzioni più assurde e meno funzionali, sono la Cinese e Giapponese, fanno si ché, sulla macchina ci siano 2 grossi connettori affiancati
quello che mi domando io è perchè i distributori non abbiano alloro interno i raddrizzatori e non forniscano solo corrente continua o pussante ma comunque uni direzionale. si risparmierebbe di mettere i grossi raddrizzatori su tutte le auto.
Aumenterebbe moltissimo la dimensione, il peso e il costo dei caricatori domestici e portatili
no. per quelli domestici, visto che assorbono dalla rete 3kW (o 5kW in trifase) basterebbero, 4 diodi ( 6 in trifase), un po' grossetti ma non più tanto da 20A - 25 A.
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