Con l'Europa nel mirino, la Onvo L60 si gode 20.000 consegne in 100 giorni

NIO ha creato il sotto marchio Onvo con l'intento di creare auto elettriche di fascia più economica rispetto a quelle del brand principale, senza però rinunciare a qualità e tecnologia e, soprattutto, senza eliminare l'opzione della batteria sostituibile al volo nelle famose stazioni di scambio.

Una ricetta che sta funzionando alla grande, e già lo avevamo capito dall'andamento dei preordini. Ora NIO ha reso noti i numeri dei primi mesi di vendita, con le consegne che hanno superato quota 20.000 in soli 100 giorni.

Ma non è tanto il numero totale la cosa più importante, quanto piuttosto la progressione. All'inizio, a settembre, come lecito attendersi, NIO aveva consegnato solo 832 esemplari della Onvo L60, il primo modello sul mercato. A ottobre la produzione aveva già scalato numeri importanti, arrivando a 4.319 consegne, ed ancora qualcosa in più con le 5.082 di novembre.

Non conosciamo ancora i numeri finali di dicembre, ma con la somma dei mesi precedenti che arriva a 10.233, significa che con ancora qualche giorno sul calendario del 2024, Onvo ha consegnato almeno 9.767 L60 a dicembre. È sicuramente plausibile che si sforino le 10.000 unità questo mese.

Inoltre NIO ha già ben in mente il piano da qui ai prossimi mesi. L'intento è di raddoppiare ancora la produzione, con il traguardo delle 20.000 vetture che dovrebbe essere raggiunto entro marzo 2025. La popolarità della Onvo L60 deriva certamente in parte anche dal suo prezzo, persino in un mercato competitivo come quello cinese. Grazie al noleggio batteria per lo scambio, il prezzo della vettura può calare fino all'equivalente di 21.000 dollari, ai quali aggiungere gli abbonamenti mensili per il BaaS (battery as a service), di 85 o 125 dollari. Ma anche a prezzo pieno, con la batteria di proprietà, la Onvo L60 resta più economica della sua rivale diretta, la Tesla Model Y: 29.000 dollari contro 35.000.

NIO è già presente in Europa in alcuni Paesi, dove ha portato anche le stazioni di scambio. Appare ovvio, e la casa cinese non lo ha affatto nascosto, che il prossimo traguardo sia portare la Onvo L60 anche nel Vecchio Continente.