Volkswagen
Cattivissima e un po' tamarra: Volkswagen presenta la ID.5 GTX Xcite
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 14 Settembre 2022, alle 16:52 nel canale Auto ElettricheUn team di giovani apprendisti Volkswagen ha lavorato per un anno su una ID.5 GTX, per creare una versione unica e dimostrare le potenzialità dei nuovi lavoratori se ben addestrati
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNaturalmente per l'auto che ti segue in coda!!
Si, molte elettriche sono limitate a 180 Km/h, velocità piuttosto ridicola oggi per una macchina. Non credo di aver mai avuto automobili con velocità massima dichiarata così bassa ...e non credo che ne avrò mai!
Mah.. a parte il fatto che 180 all'ora non mi sembrano pochi.. ci saranno pure auto capaci di andare anche ben più forte ma resta il fatto che non sono pochi.. ma almeno in Italia esistono limiti di velocità ovunque che non consentono di andare oltre i 130. Passi che vuoi farti lo sparo in un tratto autostradale vuoto.. (e 180 mi pare uno sparo di tutto rispetto) ma comunque lo fai per un km al massimo visto che comunque poi c'è il tutor praticamente ovunque..
Quindi che senso può avere volere un'auto che va oltre i 180?
e dove ci devi andare in pista?
quindi una vagonata di ore di attesa per caricare le batterie, poi ti fai qualche sparetto in pista e dopo max 30' devi uscire perchè l'è scarica....
e che te ne fai (se vivi in italia) di un'auto che potrebbe superare i 180 quando il limite massimo è 130 in autostrada, e normalmente se viaggi in extraurbano/cittadino la velocità media non supera i 50/60 km/h?
Quindi che senso può avere volere un'auto che va oltre i 180?
quoto
Talmente Tamarro e Cattivo..... che la si pagherà in Rubli!
si intonavano bene con lo skateboard
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".