Bosch
Cambio rotta verso la mobilità elettrica: per i fornitori l’era del termico sta già finendo
di Giulia Favetti pubblicata il 28 Ottobre 2022, alle 18:11 nel canale Auto ElettricheBosch, il più grande fornitore mondiale di componenti per auto sta evolvendo la propria attività per l'era dei veicoli elettrici
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoah ecco non ero l'unico a pensarlo
Le prese di posizione sono il minimo sindacale, in questo contesto. Anche per contrastare gli idioti come Sala a Milano.
concordo al 100%: sala crea le ciclabili mentre i neBri ci rubano le donne e Renzicheffa?!?
Quindi il suo intervento è meno stupido se a farlo notare è qualcuno che non ti sta simpatico?
Una bellissima coppia.
Bisogna iniziare piano piano a spostare la produzione di tutto ciò che abbiamo delegato ai cinesi di nuovo in occidente... ci vorrà tempo? Pazienza. È un investimento che creerà comunque ricchezza e milioni di posti di lavoro, quindi vale la pena. Come varrebbe la pena finanziare la ricerca per trovare metodi alternativi per sviluppare tecnologia, che non abbia un impatto ambientale altissimo come l'estrazione delle così dette terre rare.
D'altra parte c'è anche un problema di coerenza: non si può da un lato lamentarsi di aver fatto accordi con autocrati (penso alla Russia) e poi dipendere in larga fetta da un altro paese autocratico, anzi peggio, comunista.
Finché continueremo ad avere governanti miopi e alle dipendenze di lobby extra-europee, certamente sarà dura.
Esistono delle vie di mezzo, e strizzare l'occhiolino a delle autocrazie non è il massimo per i paesi così detti "democratici". Bisogna stare molto attenti a non scivolare verso quel modello lì, l'abbiamo già visto durante la pandemia e non è stato piacevole per nessuno, anzi adesso paghiamo anche delle conseguenze sociali per quelle decisioni scellerate.
La crisi della democrazie occidentali deriva anche da questo, ovvero dal non scegliere e dal galleggiare.
In Italia la causa di questo è stata soprattutto quella di avere governi tecnici senza una chiara identità politica. Speriamo che qualcosa adesso cominci a cambiare.
Non penso che uno del partito opposto a Sala avrebbe escluso 1 milione di auto dall'accedere in città, comprese forze dell'ordine e persone che lavorano con mezzi quali camion.
D'altra parte, il livello di polarizzazione ideologica è arrivato ad un punto deprimente:
https://www.affaritaliani.it/politi...html?refresh_ce
Tornando all'auto elettrica: è chiaro che probabilmente sarà il futuro della mobilità, ma non si può neanche spingere ad un cambio radicale senza pensare alle conseguenze, come in genere fanno i pasdaran dell'ecologismo come religione.
sì certo tutti gli operai son pronti a vedere le loro paghe dimezzate e a lavorare di più per competere coi made in china, non vedono l'ora proprio.
o i clienti a pagare il triplo per avere prodotti made in italy.
non capisco se vivi su marte o se hai 15 anni perchè sono discorsi teorici totalmente staccati con gli ultimi 100 anni dell'Occidente
Bisogna iniziare piano piano a spostare la produzione di tutto ciò che abbiamo delegato ai cinesi di nuovo in occidente... ci vorrà tempo? Pazienza. È un investimento che creerà comunque ricchezza e milioni di posti di lavoro, quindi vale la pena. Come varrebbe la pena finanziare la ricerca per trovare metodi alternativi per sviluppare tecnologia, che non abbia un impatto ambientale altissimo come l'estrazione delle così dette terre rare.
D'altra parte c'è anche un problema di coerenza: non si può da un lato lamentarsi di aver fatto accordi con autocrati (penso alla Russia) e poi dipendere in larga fetta da un altro paese autocratico, anzi peggio, comunista.
Finché continueremo ad avere governanti miopi e alle dipendenze di lobby extra-europee, certamente sarà dura.
Esistono delle vie di mezzo, e strizzare l'occhiolino a delle autocrazie non è il massimo per i paesi così detti "democratici". Bisogna stare molto attenti a non scivolare verso quel modello lì, l'abbiamo già visto durante la pandemia e non è stato piacevole per nessuno, anzi adesso paghiamo anche delle conseguenze sociali per quelle decisioni scellerate.
La crisi della democrazie occidentali deriva anche da questo, ovvero dal non scegliere e dal galleggiare.
In Italia la causa di questo è stata soprattutto quella di avere governi tecnici senza una chiara identità politica. Speriamo che qualcosa adesso cominci a cambiare.
Non penso che uno del partito opposto a Sala avrebbe escluso 1 milione di auto dall'accedere in città, comprese forze dell'ordine e persone che lavorano con mezzi quali camion.
D'altra parte, il livello di polarizzazione ideologica è arrivato ad un punto deprimente:
https://www.affaritaliani.it/politi...html?refresh_ce
Tornando all'auto elettrica: è chiaro che probabilmente sarà il futuro della mobilità, ma non si può neanche spingere ad un cambio radicale senza pensare alle conseguenze, come in genere fanno i pasdaran dell'ecologismo come religione.
anche questo un discorso da bar senza fondamenta.
la politica italiana "non tecnica" ha un presente di livello altissimo e alle spalle 80 anni di buon lavoro vero?
In ogni caso, è compito delle istituzioni nazionali dialogare *PRIMA* con gli enti locali, senza calare decisioni dall'alto senza neanche spiegare il perché di una certa scelta, nonostante chiaramente l'emergenza sia evidente.
Sono convinto comunque che questo governo troverà la soluzione adeguata per Piombino, e si verrà a miti consigli.
Non parlavo solo dell'Italia, ma dell'occidente in generale. Già adesso l'Europa ha intenzione di rifinanziare il settore dei semiconduttori ad esempio. E lo stesso vale per gli USA che rispingerà molte produzioni in loco. Meglio tardi che mai.
Riguardo alla competizione, questo è quello che succede quando allevi anche generazioni di persone abituandole a politiche assistenzialiste e socialiste, facendo credere che tanto c'è sempre lo Stato (non capendo che lo Stato sono loro) a risolvere tutto.
Il problema è chiaramente educativo.
Innanzitutto bisognerebbe smetterla di pensare che sia compito dello Stato educare adulti ed anziani, magari a colpi di legge. Quella roba lasciamola a chi propaganda lo Stato Etico (di stampo comunista).
Non si può dare neanche sempre la colpa al cittadino. Le istituzioni si devono assumere le loro responsabilità: si può cercare di dialogare con la popolazione e di spiegare le cose anche a coloro che sono ignoranti, e bada bene, non necessariamente per colpa loro.
Invece quello che accade puntualmente è che lo Stato Italiano è vessatorio e pensa che siano i cittadini ad essere al suo servizio, anziché il contrario. Questa mentalità statalista traspare ogni qual volta si mette piede in ogni ufficio pubblico. Va prima di tutto sradicata questa mentalità.
Va recuperato il rapporto tra e con le istituzioni, e la relativa fiducia.
Siamo in questa situazione perché lo Stato non si fida dei cittadini e viceversa i cittadini non hanno alcuna fiducia nello Stato (e non gli si può dar torto).
Ho ancora una speranza che qualcosa possa cambiare, che questo paese ritrovi un briciolo di orgoglio nazionale anziché piangersi addosso.
Beh, guarda la campagna denigratoria nei confronti del motore Diesel, dopo che per 20 anni hanno venduto a tutta Europa motori a gasolio. È ormai difficile per molti marchi trovare auto a gasolio, e il prezzo del gasolio alla pompa, almeno dove sono io (provincia di Roma) è sopra al prezzo della benzina.
Produttori come Volkswagen (che hanno riempito le strade di veicoli a gasolio) cercano di rifarsi una reputazione e si spacciano adesso per ecologici.
Io comunque sono contrario alla messa al bando dei motori termici. Ma capisco che le leggi vigenti spingono i produttori a fare il doppio carpiato sulle emissioni.
concordo sul primo punto.
gli altri invece non li ho capiti:
non si può dare sempre la colpa al cittadino + propendi a dare sempre la colpa allo stato + che è esso stesso cittadino
Non sto qui a raccontarti tutte le cose stimolanti che si potrebbero fare, come viaggiare in giro per il mondo ecc... Chiamala pure utopia, ma di sicuro non sarebbe una tristezza infinita.
per seguire le passioni servono soldi di norma.. la mia passione è viaggiare e non credo di poterlo fare senza soldi..
idem se volessi seguire altre delle mie passioni..
e come hai detto molte cose sono state scoperte da gente RICCA che non aveva bisogno di lavorare .. ma era ricca..
se fossi ricco certo che mi dedicherei di più alle passioni che al lavoro ma mi serve un buon lavoro per poter seguire le mie passioni.. banalmente anche solo per andare a mangiare (o mangiare bene a casa) servono soldi.. o per sciare.. andare al mare, suonare il pianoforte, avere un computer etc..
ora.. a meno che il reddito di cittadinanza non sia da 6 mila euro/mese dubito che posso permettermi di poltrire e seguire le mie passioni.. se il reddito è di 1k/mese ci faccio poco più che pagare affitto e cibo e la passione diventa quella di respirare..
o i clienti a pagare il triplo per avere prodotti made in italy.
non capisco se vivi su marte o se hai 15 anni perchè sono discorsi teorici totalmente staccati con gli ultimi 100 anni dell'Occidente
L’unica soluzione, e lo dico con un triste ahimè, è tornare al protezionismo.
L’Europa deve chiudersi e importare solo lo stretto necessario per produrre cose essenziali, o quasi, che altrimenti non si può produrre.
iPhone? 2500 euro importato oppure un bel cellulare di marca europea, oppure Apple apre una fabbrica in Europa. Idem per auto, vestiti ecc. Idem per l’alimentare: si importa l’indispensabile mentre il superfluo si tassa da morire.
L’obiettivo è unificare l’Europa a livello di salari e burocrazia, e renderlo autonomo e indipendente da ogni influenza esterna
Tornare all’antica, cosa non possibile per l’Italia, ma già l’Europa ha dimensioni, abitanti e risorse sufficienti a sostentarsi da sola.
Se non lo facciamo tra vent’anni moriamo di fame: le produzioni sono all’estero e vent’anni fa ci raccontavano che saremmo stati gli uffici, l’amministrazione, delle fabbriche.
La realtà è che con internet e lo Smart work tra pochi anni assumeranno amministrativi vietnamiti o cambogiani con sw di traduzione, creativi cileni, grafici cinesi…. e allora ci offriranno lavori a 400 euro al mese
il fatto che non vedano (vediamo: ai colletti blu faranno seguito buona parte di quelli bianchi) l'ora rende la cosa meno inevitabile?
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