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BYD ha prezzi troppo bassi, l'associazione dei costruttori si oppone in Cina

di pubblicata il , alle 18:13 nel canale Auto Elettriche BYD ha prezzi troppo bassi, l'associazione dei costruttori si oppone in Cina

La China Automobile Manufacturers Association, seppur non direttamente, ha chiesto a BYD di fermare la guerra commerciale con i suoi concorrenti fatta a colpi di tagli di prezzo. Il problema, secondo l'associazione, sono i margini di profitto che iniziano ad essere troppo bassi

 

Che la concorrenza dei costruttori cinesi proceda a passo più che spedito è ormai innegabile. Tuttavia, pare che la strategia basata su prezzi sempre più concorrenziali non piaccia alla China Automobile Manufacturers Association, ovvero l'associazione dei costruttori cinesi.

Nonostante la società non venga mai esplicitamente menzionata, pare che l'associazione faccia riferimento a BYD che a maggio ha effettuato ulteriori tagli di prezzo al suo listino. Per avere un'idea di quanto sia accessibile un'auto del marchio in Cina, possiamo prendere come riferimento il modello più popolare in oriente: la Seagull.

Con l'ultimo taglio di prezzo, avvenuto il 23 maggio, la vettura ha un prezzo di partenza in Cina di soli 69.800 yuan, ovvero poco più di 8.000 euro. Naturalmente, parliamo di prezzi di listino, quindi dell'allestimento base acquistato nuovo. Prezzi che praticamente, nel nostro mercato, è difficile riscontrare perfino nel mercato dell'usato.

Ebbene, pare che questa lotta a colpi di tagli di prezzo abbia generato una vera e propria guerra commerciale che sta spingendo altri produttori ad abbassare i propri listini pur di rimanere concorrenziali con BYD. Questa strategia, però, contrae i margini di guadagno, un meccanismo che la CAMA ha definito "fuori controllo".

In una dichiarazione condivisa da Bloomberg, l'associazione ritiene che "si sia esagerato" e aggiunge che i tagli stanno "scatenando una nuova ondata di panico da guerra dei prezzi". Secondo la CAMA, si tratta di una guerra disordinata, la quale non fa altro che "alimentare una concorrenza feroce che intacca i margini di profitto delle aziende".

Alcuni organi di stampa cinesi hanno suggerito di interrompere i tagli dei prezzi per non rischiare di "vendere un prodotto di bassa qualità e danneggiare la reputazione del Made in China". Nel frattempo, le azioni di alcuni concorrenti nostrani come NIO, XPeng, Geely e Li Auto hanno continuato a perdere ad ogni tagli di prezzo di BYD.

Probabilmente, come di consueto, la verità sta nel mezzo. Forse BYD ha innescato davvero una guerra dei prezzi fuori controllo che potrebbe rivelarsi insostenibile per realtà più piccole che devono fare i conti con una situazione finanziaria più precaria. Dall'altro, potrebbe essere vero che i produttori (inclusi quelli cinesi) siano proiettati ad ottenere margini sempre maggiori, talvolta incomprensibilmente elevati, con listini che spesso sono poco rappresentativi del valore della vettura.

È chiaro, comunque, che la produzione europea, come ormai da anni avviene per ogni altro settore, dovrà fare i conti con produttori che, per quanto non raggiungano la medesima qualità costruttiva, riescono a proporre listini decisamente più accessibili. Evidentemente BYD ha ben chiaro il suo obiettivo a lungo termine: fidelizzare il maggior numero di clienti possibile, a prescindere dal margine netto.

3 Commenti
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Max Power09 Giugno 2025, 20:12 #1
Da noi va molto meglio.

I prezzi salgono, la qualità scende comunque
aqua8409 Giugno 2025, 20:14 #2
Originariamente inviato da: Max Power
Da noi va molto meglio.

I prezzi salgono, la qualità scende comunque


Si infatti, qui da noi NON C'E' ALCUN PERICOLO che qualcuno si metta ad abbassare tanto i prezzi per fare concorrenza!!!

Doraneko09 Giugno 2025, 21:01 #3
Alcuni organi di stampa cinesi hanno suggerito di interrompere i tagli dei prezzi per non rischiare di "vendere un prodotto di bassa qualità e danneggiare la reputazione del Made in China".


Continuate pure a tagliare tranquilli

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