BMW porta la iX5 Hydrogen sulla neve svedese. L'auto a idrogeno regge il freddo estremo?
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 10 Marzo 2022, alle 16:35 nel canale Auto ElettricheBMW ha iniziato i test della iX5 a idrogeno nel rigido clima svedese. Il sistema composto da serbatoi, fuel cell, batteria e motore elettrico ha dimostrato ottime prestazioni anche con freddo polare
L'ultima volta che l'abbiamo visto è stato in occasione dell'IAA Mobility di Monaco, dove era in bella mostra presso lo stand BMW. Stiamo parlando della iX5 Hydrogen che, come il nome chiaramente suggerisce, è la versione a idrogeno del popolare SUV della casa tedesca.
È arrivato il momento per i test più impegnativi, prima che BMW proceda alla produzione di un piccolo lotto. La vettura è dunque impegnata nel BMW Group test centre di Arjeplog, in Svezia, così da mettere alla prova il powertrain in condizioni climatiche estreme.
Secondo i dati diffusi dalla casa, la iX5 Hydrogen si è dimostrata efficace anche con temperature ambientali di -20 gradi centigradi. Parte della motorizzazione a idrogeno è un normale powertrain elettrico, per il quale il freddo è sempre un nemico difficile. Ma anche testare il semplice rifornimento poteva essere una sfida, ma tutto è andato per il meglio, con tempi di 3-4 minuti, come un qualsiasi pieno di carburante.
Le prestazioni sono rimaste invariate anche con il freddo intenso, in parte merito del sistema di celle a combustibile prodotto da Toyota. La potenza generata dall'idrogeno è di 125 kW, mentre il motore può arrivare fino a 275 kW. Nei casi in cui la potenza delle fuel cell non basta, interviene la batteria di buffer, che fornisce il delta necessario per spingere il motore al suo massimo. Non sappiamo però quanto sia la capacità della batteria, e nemmeno l'autonomia complessiva del veicolo.
Il problema delle auto a idrogeno, come abbiamo già visto in altre occasioni, è la quasi totale assenza di infrastrutture di rifornimento, nonché la difficoltà ed il costo di conversione dei distributori esistenti. Per questo BMW si sta anche rivolgendo al mondo della politica, per spingere sulla AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation) che dovrebbe favorire lo sviluppo parallelo di colonnine di ricarica e distributori di idrogeno.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosolo 3-4 minuti? Come le auto a combustibili fossili? che cosa barbara e retrograda! Meglio 4 ore di ricarica ogni 300 km! Volete mandare in rovina i motel accanto alle stazioni di ricarica da 100 kW?
certo.. solo nelle auto però.. per il resto.. vedi cripto e dintorni dell'efficienza non ci frega niente...
ma BMW non aveva abbandonato l'idrogeno stando ai più esperti del forum ?
Bisogna vedere quale è l'autonomia e considerare che una macchina singola viene caricata da un impianto gassoso non è mai un problema, il vero problema è quando ci sono 4 auto in contemporanea alla colonnina (e chi va a metano lo sa bene).
Non è questione di esperti o meno, BMW ci aveva provato con l'idrogeno l'ultima volta nel 2008 ed era stato un fallimento.
Visto che le complessità e i costi legati all'idrogeno nel mentre non sono cambiati, difficilmente questo progetto non farà la stessa fine.
mai avuto problemi neanche nel grosso impianto dove mi servivo che ha 10 stazioni di ricarica
l'importante è che l'impianto sia fatto bene
Anche un impianto L-CNG qua vicino quando arrivano i mezzi pesanti si siede.
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